Con l'apertura del Repertorio Telematico
dei Commercial Diver Italiani, presso l'Assessorato al Lavoro della Regione
Siciliana, previsto dalla Legge n. 7/2016 e dal Decreto Presidenziale n.31/2018 che
hanno definito la categoria dei
"Sommozzatori e lavoratori subacquei" come coloro che "eseguono, in immersione,
attività lavorative subacquee anche in via non esclusiva o in modo non
continuativo, operando in acque marittime inshore ed offshore o interne", fuori
dall'ambito portuale, con titoli validi, come specifica l'articolo 3, comma 5 della legge, ai sensi
della direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7
settembre 2005, sull'intero territorio comunitario, è stato, dopo 40 anni,
colmato quel vuoto legislativo che connotava il settore, ed è iniziata una nuova
era che disciplina finalmente i lavoratori di questa
categoria.
La qualità dei percorsi formativi è
garantita dall'articolo 3.2 della legge 07/2016 " Gli interventi di cui al comma
1 devono essere conformi nei contenuti agli standard internazionalmente
riconosciuti, con riferimento ai tempi di immersione e di fondo ed alle attività
in acqua, dall’International Diving Schools Association (IDSA)"; standard a cui,
nell'ultimo decennio hanno fatto riferimento i corsi del CEDIFOP, essendo una
delle 18 scuole attualmente Full member IDSA nel mondo ed unica in Italia.
Va sottolineato che questi corsi sono
soggetti a controlli che devono essere effettuati per il rispetto di obblighi e
requisiti generali in materia di salute, sicurezza ed ambiente, offrendo
garanzie relative alla sicurezza dei lavoratori, già previste dal decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante il testo unico in materia di sicurezza
sul lavoro, ed in particolare gli articoli 18, comma 1, lettera e), 36, comma 1,
lettera a), e 37, comma 3, sulla formazione minima, che deve ricevere un
lavoratore che effettua un'attività subacquea, affinché si ottemperino i
requisiti previsti dal decreto legislativo n.81 del 2008. Tale formazione minima
è l'unica a garantire i lavoratori attraverso un livello "minimo" di competenze
per operare in sicurezza, e allo stesso tempo garantire anche il datore di
lavoro e le istituzioni che attualmente espongono i lavoratori del settore a
gravi rischi in mancanza di una formazione specifica.
La formazione al CEDIFOP, si articola in
un corso successivo che permette, a chi ha già raggiunto il livello OTS, di
continuare il suo percorso formativo per raggiungere il livello INHSORE, come
prevede il Decreto Dirigente Generale (DDG) n°4741 del 18/12/2019,
dell'Assessorato Regionale del Lavoro, che così recita: "... per OTS (Operatore Tecnico Subacqueo),
si intende il riferimento alla qualifica di base necessaria all'accesso ai
corsi, che consente di conseguire le qualifiche normate di: 1) Inshore diver o
“sommozzatore”; 2) Offshore air diver “Top up”; e 3) Offshore sat diver
“altofondalista” ... " e che " ...i richiedenti, per poter accedere ai profili
di “Formazione normata” delle tre qualifiche professionali, onde partecipare ai
corsi, debbono necessariamente dimostrare di essere in possesso del profilo di OTS (D.M. 13/01/1979,
D.M. 31/03/1981 e D.M. 02/02/1982) con il Libretto di ricognizione, in corso di
validità, attestante l'iscrizione ad un registro dei sommozzatori in servizio
locale di cui all'art. 3 del Decreto ministeriale 13 gennaio 1979, ovvero essere
in possesso di certificazione di visite mediche internazionali, attestanti
l'idoneità psico-fisica allo svolgimento dell'attività della subacquea
industriale (IMCA D-20/01 del 02/07/2001)....", facendo un preciso distinguo fra
la formazione base per OTS (valida per l'iscrizione al Registro Sommozzatori
presso una Capitaneria di Porto) e la formazione successiva, valida per
l'iscrizione al Repertorio Telematico. In atto si stanno definendo le iscrizioni al prossimo corso per
OTS del CEDIFOP, che inizierà verso la fine di Febbraio 2020, con allievi che
arrivano, come sempre, da tutte le regioni Italiane, mentre dall'estero si sono
iscritti allievi dalla Grecia, Tunisia, Russia e Sri
Lanka.