CEDIFOP

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le foto si riferiscono alle attività del CEDIFOP, nei vari livelli di addestramento

giovedì 6 dicembre 2012

Corso TOP UP 2012 del CEDIFOP


Rientrati gli allievi del corso "TOP UP" in Italia, dallo stage di 5 giorni ad OSLO, dove hanno completato il loro percorso formativo durato 110 giorni  diviso in 4 step:

Allievi del CEDIFOP durante una esercitazione con la campana aperta

  • 60 giorni per il corso di Operatore Tecnico Subacqueo Specializzato, 
  • 10 giorni per il corso Diver Medic/Imca, 
  • 20 giorni per il corso OTS 2° livello, che completa i tempi di fondo per le immersioni dalla superficie (Scuba e Surface), secondo la didattica IDSA e 
  • 20 giorni per il corso TOP UP, realizzati per 15 giorni a Palermo e stage finale di 5 giorni in Norvegia, presso la scuola IDSA NYD di Oslo. 
Allievi del CEDIFOP durante una esercitazione con la campana aperta


Martedì 27 novembre ci sono stati gli esami finali davanti ad una commissione istituita con decreto dell'Assessore Regionale alla Formazione, che ha nominato un funzionario della regione presidente della commissione, un funzionario della Capitaneria di Porto di Palermo e 2 docenti del CEDIFOP.

Allievi del CEDIFOP durante una esercitazione con il basket


Ospite di riguardo, Walter D'Aniello, in visita al CEDIFOP, durante l'esame del corso TOP UP

Manos Kouvakis direttore CEDIFOP e Walter D'Aniello 


Il corso per il TOP UP del CEDIFOP è l'unico corso svolto in Italia ad essere riconosciuto dall'HSE-UK per il livello di "Surface Supplied & Surface Supplied (Top-Up)" (for Surface Supplied, Surface-Orientated Diving Techniques to a maximum depth of 50 metres) e dall'IMCA poichè rientra fra le qualifiche riportate nel "Diver and Diving Supervisor Certification" dell'IMCA (unico in Italia), categoria: A: Surface-Supplied Diver Certificates.

allievo CEDIFOP durante una esercitazione

venerdì 16 novembre 2012

Subacquea industriale: CEDIFOP incontra gli allievi dell’IISS “A. Volta”


Il 15 e il 16 novembre 2012 si è svolto, per il quarto anno consecutivo, un incontro organizzato dal CEDIFOP e dall'Istituto Istruzione Secondaria Superiore "Alessandro Volta" (già istituto tecnico industriale "A.Volta") di Palermo, orientato alla promozione della subacquea industriale e della cultura del mare.


Durante le due giornate varie classi di studenti si sono susseguite nell'aula assegnata dall'Istituto, allo stand del CEDIFOP dove i docenti del CEDIFOP Francesco Costantino e Luca Lorico, con l’assistenza degli allievi dell’attuale corso per OTS, arrivati in Sicilia da tutta Italia, hanno descritto le caratteristiche della subacquea industriale e della professione di OTS, sottolineando le differenze con la subacquea sportiva. E' stato presentato l'equipaggiamento utilizzato da un OTS ed evidenziate le specificità professionali, tra cui la possibilità di svolgere i lavori in immersione con disponibilità continua di aria, inviata dalla superficie, e il collegamento in audio e video costante dell'operatore con la postazione a terra, attraverso una delle funzioni del cavo ombelicale. E' stato descritto il corso di formazione per OTS del CEDIFOP, le opportunità lavorative e le specializzazioni successive. Alla conclusione di ogni sessione, gli studenti, oltre a porre domande relative alle prospettive professionali e alla sicurezza sul lavoro, hanno avuto la possibilità di “provare” il casco Kirby Morgan, constatandone le funzionalità, in particolare il collegamento audio. Inoltre sono state distribuite gratuitamente agli studenti diversi numeri della rivista “MARE”, specialistica del settore.




La formazione nella subacquea industriale e le specificità dell'IISS "A. Volta" trovano un punto di incontro ideale nella meccanica, in particolare nell'ambito delle operazioni di saldatura e taglio; attività in cui un OTS può essere impiegato e, di recente, la sua rilevanza, come ambito professionale, è aumentata. Per un allievo del CEDIFOP la saldatura e il taglio subacqueo sono materia del corso, sia con lezioni di teoria sia con esercitazioni. In tal modo si ha una preparazione molto più ampia, che rende possibile seguire anche le fasi precedenti e successive allo svolgimento del lavoro, così come è di norma nell'ambito dell'industria energetica (petrolio, gas naturale) per la installazione e la riparazione di oleodotti e gasdotti; per la riparazione e la costruzione di navi; per lavori nelle piattaforme petrolifere.



Lo stage CEDIFOP/IISS "A.Volta" ha rappresentato un’ottima occasione di convergenza tra scuola e formazione professionale, in particolare in un settore in cui sono molto richieste figure professionali specializzate, sia dal punto di vista dell'abilità nello svolgimento di lavori subacquei, sia nella conoscenza delle necessarie procedure di sicurezza, che cominciano già prima dello svolgimento del lavoro in immersione, come sempre sottolineato durante tutti i corsi del CEDIFOP.

sabato 13 ottobre 2012

La Formazione (in Sicilia) è in balia di lotte di spartizione”

vedi anche: Il Moderatore:

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“Siamo una scuola che da alcuni anni (circa 20 per l’esattezza) realizza corsi per sommozzatori (non subacquei). Facciamo parte di una organizzazione di scuole a livello internazionale (IDSA) che riconosce 15 scuole come la nostra al mondo e in particolare ASIA 2 (India, Singapore), AFRICA 1 (Marocco), USA 2 e 10 in EUROPA (Belgio 2, Danimarca 1, Finlandia 1, Italia 1 (la nostra scuola unica in Italia), Paesi Bassi 1, Norvegia 1, Svezia 2).

Facciamo anche parte di un’altra organizzazione Internazionale del settore (IMCA), siamo anche qui una delle 19 scuole riconosciute, da questa organizzazione, al mondo (le altre sono in Norvegia, Sudafrica, Regno Unito, Francia, Egitto, India, Singapore, Canada, Malesia e Honduras).

CEDIFOP è socio dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) insieme con (cito gli altri soci di Palermo): AMG ENERGIA SPA, ARPA SICILIA, BECA BOX FACTORY SRL, C.I.A.P.I., CATANIA ONOFRIO, CEDIFOP, GEOLAB SRL, INFRASTRUTTURE SRL, ISTITUTO DIAGNOSTICO SICILIANO SRL, ISTITUTO REGIONALE DELLA VITE E DEL VINO, ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA SICILIA, LABORATORIO METRO SRL, MEDIELETTRA SAS DI BADALAMENTI A. & C., ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI PALERMO, ORSA CONSULTING SRL, SARE SUD SPA, SICURCERT ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE SRL, SPALLINA MARIA RITA. TECHSYSTEM SPA, TECNIMPIANTI SPA, TERME DI GERACI SICULO SPA, UNIVERSITA’ PALERMO BIBL.CENTRALE FAC.INGEGNERIA.

Io personalmente faccio parte della commissione sicurezza dell’UNI e mi occupo, insieme con altri, della norma 11366 (settore offshore della subacquea industriale) citata anche dall’attuale premier Monti nel Decreto legge 24 gennaio 2012 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, meglio noto come “decreto liberalizzazioni” (articolo 16, al punto 2).

Negli anni abbiamo stilato diversi protocolli d’intesa con scuole del palermitano (Istituti: Nautico, Volta, Cassarà) con i quali da anni, gratuitamente, collaboriamo organizzando incontri annuali con gli alunni di queste scuole, per presentare questo “mestiere” del mare.

Centinaia di allievi arrivano da tutte le regioni d’Italia e spesso anche dall’estero per partecipare ai percorsi formativi che annualmente svolgiamo (solo nel 2012 abbiamo già concluso 3 sessioni d’esami con commissioni nominate dall’assessorato regionale della formazione professionale e con la partecipazione in qualità di Esperto di un funzionario del Ministero dei Trasporti, nominato dalla Capitaneria di Porto di Palermo.

Il tasso di occupazione, per i ragazzi che conseguono con profitto l’attestato di qualifica a fine corso presso il nostro centro è altissimo, anche a partire dal primo livello di formazione e arriva al 100% per gli allievi che finiscono i 4 step formativi proposti dal nostro centro (gli ultimi 2 corsi sono corsi di perfezionamento di 20 e 15 giorni e l’ultimo prevede anche uno stage di una settimana in Norvegia).

Abbiamo inoltre sottoscritto diversi protocolli d’intesa sia con imprese Italiane, che operano sul territorio nazionale e ci mandano i loro dipendenti per aggiornamenti formativi (corsi IMCA per Diver medic refresher), ma anche con imprese estere che ci chiedono personale che ha conseguito le nostre certificazioni, obbligatorie per lavorare all’estero, gli allievi da noi indicati vengono ulteriormente addestrati con uno stage specifico in alcuni settori specialistici, realizzato gratuitamente all’estero, con un successivo ed immediato inserimento lavorativo in strutture sparse in tutta Europa (Scozia, Irlanda, Bulgaria, Grecia, Turchia, ecc.)

Malgrado tutto questo, il nostro Ente già accreditato da anni presso la regione, con diversi corsi realizzati e finanziati dal FSE nel passato (fino al 2003), non riesce a trovare spazi nei bandi di finanziamento con risorse pubbliche dal 2005 in poi, sia perché tali bandi, o non esistono, o perché vengono annullati (vedi avviso 8 del 2009) o perché non vengono completati (vedi avviso 12 del 2009), o perché si aspetta per anni che vengano fatte le graduatorie (vedi linea 2 e 3 del bando “Infomare”), oppure perché funzionari della regione, in qualità di componenti un nucleo di valutazione, “falsificano” le graduatorie, inserendo criteri di esclusione non pubblicati nel bando stesso (Avviso 20/2011) per poter “eliminare” un ente come il nostro non riconoscendoli quanto gli è dovuto di diritto.

Tutto ciò nel totale disprezzo di alcune centinaia di richieste, che abbiamo ricevuto da giovani siciliani che, pur sapendo che un corso presso di noi può loro cambiare la vita, non possono affrontare le spese per effettuare questi corsi a pagamento (corsi liberi).

Tutto ciò alla faccia di alcune interrogazioni parlamentari, dove si chiedono i motivi e si sottolineano le irregolarità, (n. 2010 del 20.07.2011, n.2690 del 29.06.2012 e la n.2691 del 29.06.2012) naturalmente senza alcuna risposta, in data odierna, da parte degli assessori regionali del settore (On. Centorino e On. Gallo)

Così ci viene attribuito nei progetti presentati come avviso 20, visto i “paletti” messi volutamente e illegittimamente nei verbali dal nucleo di valutazione per togliere quei punti dovuti per essere inseriti nella graduatoria dei corsi finanziati, durante l’esame dei nostri progetti, creando regole non previste nel bando stesso, attribuendoci alla voce “Esperienza continuativa nel territorio regionale.” il punteggio di 0/20 in virtù del paletto messo con una regola di esclusione non prevista dal bando, togliendoci 20 punti dovuti, mentre alla voce “Esperienza maturata nell’ambito di attività di formazione” il punteggio di 0/8 anche qui in virtù del paletto messo con una regola di esclusione non prevista dal bando e togliendoci 4 punti diversamente dovuti, mentre alla voce successiva “Capacità di realizzazione rilevata in precedenti azioni finanziate (ad esempio, limitato numero di abbandoni, ritiri, ecc.)” in virtù della dimenticanza (o forse perché erano già sazi, avendoci tolto ben 24 punti) otteniamo il massimo dei punteggi cioè 5/5.

Poca la consolazione derivata dalle dichiarazioni del Dott. Albert che nella seduta della V commissione lavoro e formazione dell’ARS n.287 del 26.6.2012 dichiara (riporto la parte scritta nei verbali, naturalmente non tutta la dichiarazione espressa davanti alla commissione) “Il dott. Albert, ammessa la qualità della formazione operata dall’ente CEDIFOP, rileva che il suo mandato era quello di portare a compimento il bando…”!!!!!!!!

Poca la consolazione che in primo grado il TAR ha scritto che: “…Ritenuto che, ai fini della successiva decisione in sede di merito, sia necessario acquisire dall’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione professionale della Regione n. 4 copie conformi all’originale della versione definitiva dell’avviso pubblico n. 20/2011 ravvisandosi delle incongruenze tra la copia prodotta in giudizio dalla ricorrente e quella prodotta in giudizio dall’Avvocatura erariale (v. art. 8, pag. 19), assegnando termine di giorni quindici (15) dalla comunicazione in via amministrativa, o dalla notificazione, se anteriore, della presente ordinanza, per il deposito, presso la Segreteria del T.a.r., dei documenti richiesti;…”, naturalmente l’art. 8, pag. 19 si riferisce alla “falsificazione” dei criteri di esclusione riportate nel bando rispetto a quelli inseriti dal nucleo di valutazione dell’assessorato.

Ora, si aspetta che venga fissata la prossima udienza dal tribunale amministrativo, ma i tempi della giustizia amministrativa a volte sono più lenti delle esigenze dei ragazzi che quasi giornalmente riceviamo, presso la nostra sede all’interno del porto di palermo, che vedono impotenti partire chi è più fortunato di loro perché ha la possibilità di affrontare da privato i costi del corso.

Sicuramente una realtà rispecchiata fra le righe delle interrogazioni parlamentari presentate, rimaste senza risposta dagli assessori regionali alla formazione (On. Centorino e On. Gallo) “…l’esclusione di tali progetti comporta, prima ancora che un pregiudizio per l’ente, un oggettivo vulnus per i giovani siciliani che si vengono a trovare nella materiale impossibilità di accedere, gratuitamente, a percorsi formativi e qualifiche che ne consentirebbero un rapido e proficuo inserimento nel mondo del lavoro…” e dove si chiede “…se si ritengano legittime le procedure adottate e, in particolare, se appaia o meno legittimo l’operato del Nucleo di valutazione nella parte in cui ha introdotto un criterio ultroneo (peraltro in carenza di un sottostante interesse pubblico) e quali interventi s’intenda adottare per individuare e sanzionare le eventuali responsabilità…”

Credo che la verità è sotto gli occhi di tutti: La formazione professionale è ormai in balia di lotte di spartizione e di interessi avallati di volta in volta da chi a turno viene chiamato a gestire i finanziamenti che la comunità europea manda in Sicilia, e visto che la situazione ormai è irrecuperabile, non può esserci spazio per chi come noi la vera formazione la fa sul campo.

Ricordiamo alcuni passaggi emblematici accaduti negli ultimi anni:

  • 2008: Prof 2008, viene impugnato dal commissario dello stato, ma dalla politica arrivano le garanzie di una corretta gestione. Viene riproposta la ripetizione del piano dell’anno precedente a garanzia degli enti storici e naturalmente di chi si avvantaggia di questa situazione per un altro anno
  • 2009: non potendo più ripetere il giochetto dell’anno precedente, si inventano la linea 1 (enti storici) e la linea 2 (tutti gli altri enti cosi come prevede il regolamento della comunità europea per poter usufruire dei finanziamenti – avviso 12 del 2009) per poter mettere di nuovo le mani illegittimamente sui finanziamenti della comunità europea. Naturalmente la linea 1 parte subito finanziata dalla CE, mentre la linea 2 dopo aver svolto il suo ruolo, cioè buttare fumo negli occhi e permettere l’accesso ai finanziamenti CE per finanziare la linea 1, non avendo più motivo di “esistere” scompare e in data odierna ancora si aspetta l’avvio di quei pochi corsi entrati in graduatoria, ma volutamente poi accantonati. Anche l’avviso n.8 del 2009 ha svolto la sua parte in quel periodo, perché ha permesso di avere poche lamentele da parte di chi non era stato inserito in un “blindato” Prof 2009, naturalmente anche l’avviso 8 dopo è stato smontato ad arte.
  • 2010: non potendo più ripetere i “trucchi” degli anni precedenti, con uno sforzo enorme, il Prof, viene finanziato con finanziamenti regionali e non europei, ma anche qui sono state cercate tutte le scappatoie per mettere le mani sui finanziamenti della CE ,come per esempio le diarie degli allievi pagati con quei soldi ecc.
  • 2011: siamo arrivati perfino a falsificare i criteri di selezione per accaparrarsi per l’ennesima volta i finanziamenti europei per gestirli con modalità diametralmente opposte a quelle sottoscritte con l’Europa (libera concorrenza, trasparenza, qualità, ecc.) e che poco hanno a che fare con quelli per i quali erano previsti


Manos Kouvakis

Direttore CEDIFOP

martedì 11 settembre 2012

CEDIFOP - corso TOP UP 2012


Le foto del corso per il TOP UP anche sul sito del CEDIFOP, a partire da questo link: http://www.cedifop.it/idsa_2011/top_up/foto_top_up_02.htm

Il percorso formativo del CEDIFOP per il TOP UP ha il riconoscimento dell’HSE-UK per il livello di "SURFACE TOP UP" (for Surface Supplied, Surface-Orientated Diving Techniques to a maximum depth of 50 metres), UNICO percorso formativo italiano ad avere questo riconoscimento.



Il corso "TOP UP" rientra fra le qualifiche riportate nel "Diver and Diving Supervisor Certification" dell'IMCA (UNICO IN ITALIA), categoria: A: Surface-Supplied Diver Certificates.

QUINDI HA IL RICONOSCIMENTO IMCA PER I CANTIERI IN CUI TALE RICONOSCIMENTO E' RICHIESTO.

giovedì 2 agosto 2012

Capitaneria di Porto di Milazzo: Ordinanza n. 40/2012 "Disciplina delle operazioni subacquee professionali"


Anche la Capitaneria di Porto di Milazzo, con l'ordinanza n. 40 del 2012, pubblicata il 30/07/2012, entra a far parte di quel gruppo di capitanerie di porto che in Italia, visto la mancanza di una specifica legislazione del settore, ha proceduto ad adottare in modo autonomo una disciplina che regolamenta il settore.

L'Ordinanza n. 40/2012 "Disciplina delle operazioni subacquee professionali" è importante perchè segue la linea tracciata dalla Capitaneria di Porto di Palermo con l'ordinanza n. 50/2011 "regolamento operazioni subacquee", che attualmente risulta essere, insieme a quella di Milazzo, fra le più tecniche e specifiche del settore della subacquea industriale, dando le maggiori specifiche di qualità e sicurezza per le immersioni di carattere non ricreativo.

Certamente questa iniziativa della Capitaneria di Porto di Milazzo, concorrerà ad aiutare a trovare, finalmente, una soluzione legislativa che da più di 30 anni manca in Italia, causa certamente di diversi incidenti nel settore. Complimenti alla Capitaneria di Porto di Milazzo, sperando che altre capitanerie di porto in Italia seguano questo esempio, per garantire maggiore sicurezza e qualità agli operatori del settore.



Altre ordinanze sulla subacquea industriale in Italia:

2012: CAPITANERIA DI PORTO  GUARDIA COSTIERA MILAZZO Ordinanza N. 40/2012
(attualmente l'ordinanza si può scaricare dal sito della guardia costiera/capitaneria di Milazzo
http://www.guardiacostiera.it/capitanerieonline/index.cfm?id=23
e da qui - ordinanze - ordinanza 40&2012)

2011: CAPITANERIA DI PORTO  GUARDIA COSTIERA PALERMO Ordinanza N. 50/2011
http://www.cedifop.it/appunti/ord-palermo_2011.htm

2011: UFFICIO CIRCONDARIALE  MARITTIMO CAORLE  Ordinanza N. 05/2011
http://www.cedifop.it/appunti/ord-caorle_2011.htm

2010: UFFICIO CIRCONDARIALE  MARITTIMO ANZIO Ordinanza N. 25/2010
http://www.cedifop.it/appunti/ord-ANZIO.htm

2006: CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA CHIOGGIA Ordinanza N. 33/06
http://www.cedifop.it/appunti/ord-chio.htm

2006: CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA VENEZIA Ordinanza N. 32/06
http://www.cedifop.it/appunti/ord-ven.htm

1992: CAPITANERIA DI PORTO  GUARDIA COSTIERA RAVENNA Ordinanza N. 77/92
http://www.cedifop.it/appunti/ord-rav.htm

domenica 29 luglio 2012

La storia più recente del CEDIFOP raccontata in articoli

La storia più recente del CEDIFOP raccontata in articoli, pubblicati nelle news mensili dal 2006 ad oggi

Un elenco di tutti gli articoli delle NEWS del CEDIFOP, su questo link:
http://www.cedifop.it/articoli.htm


Anno 2012 (n.13 articoli): http://www.cedifop.it/2012.htm
Anno 2011 (n.18 articoli): http://www.cedifop.it/2011.htm
Anno 2010 (n.23 articoli): http://www.cedifop.it/2010.htm
Anno 2009 (n.24 articoli): http://www.cedifop.it/2009.htm
Anno 2008 (n.21 articoli): http://www.cedifop.it/2008.htm
Anno 2007 (n.26 articoli): http://www.cedifop.it/2007.htm
Anno 2006 (n.07 articoli): http://www.cedifop.it/2006.htm



domenica 15 luglio 2012

ARS - Seduta n. 287 del 26.06.12 della V Commissione - Cultura, Formazione e Lavoro


Commissione QUINTA - Cultura, Formazione e Lavoro

Riferimenti: Seduta n. 287 del 26.06.12
Orario Seduta: dalle ore 11:30 alle ore 15:00

Componenti Presenti
Presidente: Lentini Salvatore (UDC Unione Di Centro).
Panarello Filippo (PD).
 Dina Antonino (UDC Unione Di Centro).
Beninati Antonino (PDL).
Bufardeci Giambattista (Grande Sud).
Caronia Maria Anna (PID-CANTIERE POPOLARE).
Currenti Carmelo (FLI).
Marinese Ignazio (PDL).
Marziano Bruno (PD).
Rinaldi Francesco (PD).


Altri Presenti


• MISSINEO, ASSESSORE BENI CULTURALI


• RAPPRESENTANTI ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE


Ordine del Giorno  

1) Seguito esame del disegno di legge n. 557 Organizzazione del servizio
bibliotecario regionale integrato a firma dell'onorevole Apprendi.

2) Audizione in ordine alle problematiche della formazione professionale, con
particolare rife-rimento all'avviso 20.

3) Audizione in ordine al Piano straordinario per il lavoro in Sicilia ;

4) Audizione dei richiedenti enti EUSS srl, EN@IPCL-ENAIP Caltanissetta,
C.E.DI.FO. P e Insieme per la formazione in ordine ai piani formativi 2012 -
2014.

Testo del Sommario

 La seduta inizia alle ore 1130.


     IL  VICEPRESIDENTE  LENTINI passa al primo punto all'ordine del
     giorno.  Dà  la  parola  all'Assessore  per  i  beni  culturali
     Missineo.

     L'assessore per i Beni culturali MISSINEO ritiene opportuna una
     revisione  del  testo da parte dei propri  Uffici  che  elimini
     alcuni  profili di particolare complessità, al fine di  rendere
     più agevole l'iter del disegno di legge.

     L'on. APPRENDI si dice d'accordo.

     Il VICEPRESIDENTE LENTINI invita l'Assessore a trasmettere il testo
     revisionato dagli Uffici onde discuterne l'adozione come  testo
     base.

       (  La  Commissione  si  trasferisce  in  Sala  Rossa  per  la
       trattazione dei rimanenti punti)

     Il VICEPRESIDENTE  LENTINI passa al secondo punto all'ordine del
       giorno.

     (I rappresentanti degli enti di formazione entrano nella Sala
                               riunioni)

     Il  sig.  LO  CICERO, della CGIL, ritiene incongruo programmare
     l'inizio   delle  attività  nel  mese  di  agosto.  Chiede   un
     approfondimento in ordine all'esigibilità di istituti di  legge
     e   contrattuali  che  confliggono  con  il  meccanismo   della
     rendicontazione  e che l'Amministrazione sia in  grado  di  far
     fronte alle eventuali riammissioni dei ricorrenti enti esclusi,
     in caso di pronunce loro favorevoli.

     Il  rappresentante della CISL solleva il problema  della  cassa
     integrazione  in  deroga  e la carenza  dell'offerta  formativa
     verificatasi   in   provincia  di   Caltanissetta   a   seguito
     dell'esclusione degli enti operanti in quella provincia.

     Il  sig  RAIMONDI, della UIL, rilevato che gli attuali  profili
     critici erano stati già rappresentati alla Commissione, ritiene
     non prefigurabile un inizio delle attività corsuali nel mese di
     agosto.  Solleva  il  problema del  finanziamento  degli  enti,
     considerando  che  i decreti di finanziamento  non  sono  stati
     ancora  posti in essere. Condivide la preoccupazione in  ordine
     alla  situazione  creatasi  nella provincia  di  Caltanissetta.
     Rappresenta i risultati di uno studio, effettuato dalla propria
     organizzazione,  dal quale si evincono circa  800  esuberi  nel
     settore.

     Il  rappresentante  di Insieme per la formazione  manifesta  la
     preoccupazione degli operatori del settore.

     Suor LO TURCO, di FORMA SICILIA, chiede un avvio immediato delle
     attività, stigmatizzando i ritardi della macchina burocratica.

     Il  dr.  MIRODDI, del CENFOP, chiede un immediato  avvio  delle
     attività  progettuali  per permettere l'inizio  delle  attività
     d'aula a settembre e certezze in ordine all'impegno finanziario
     ed in ordine alla tempistica dei decreti di finanziamento.

       Il dr. CEGLIA, di ASSOFOR, chiede garanzie sul finanziamento.
     Chiede, altresì, un anticipo delle somme dovute.

     Il dr. ALBERT, dirigente generale della formazione, premesso che i
     ritardi  sono  dipesi  anche  dalle  tempistiche  di  bilancio,
     rappresenta  che  con il decreto di approvazione  dei  corsi  è
     stato  già  posto  in  essere un impegno di  spesa  cui  devono
     necessariamente  seguire,  per prassi  consolidata,  i  singoli
     decreti di finanziamento. Rivendica che la Regione siciliana  è
     l'unica  regione alla quale Bruxelles ha riaperto i  flussi  di
     spesa.  In  ordine all'esigibilità degli istituti  contrattuali
     espone  che,  con l'adozione dell'unità di costo standard,  ciò
     che  rileva  è  l'effettivo svolgimento della  formazione  alle
     condizioni previste. Ammette la criticità in ordine all'offerta
     formativa   verificatasi  nella  provincia  di   Caltanissetta,
     affermando che, una volta partito l'avviso 20, si provvederà  a
     studiarne   i  rimedi.  In  ordine  agli  esuberi  strutturali,
     rappresenta che il dato è una variabile dipendente  dal  numero
     degli  allievi  e si dice, comunque, stupito del mancato  avvio
     della  contrattazione tra sindacati ed enti. Dichiara  di avere
     concordato  con gli enti un percorso che prevede l'avvio  della
     fase  di  progettazione  al 3 agosto  e  l'avvio  dei  corsi  a
     settembre, ritenendo governabili i tempi.

     L'on.  MARINESE,  difeso l'operato della macchina  burocratica,
     evidenzia  la  mancanza  di certezze.  Ritiene  impossibile  la
     rendicontazione  per l'anno 2010 a causa del non  funzionamento
     del sistema.


     Posto che l'Avviso è triennale, rileva come non esistano certezze
     per   gli   anni   successivi.  Ritiene  l'assistenza   tecnica
     dispendiosa  e carente. Lamentato un aumento di spesa  rispetto
     all'anno  precedente, pari a circa 30 milioni di euro, denuncia
     i  forti  ritardi  nell'attuazione del FSE, i cui  avvisi  sono
     quasi  tutti  fermi. Ritiene che in sede di attuazione  si  sia
     illegittimamente derogato a clausole del bando e che non  fosse
     possibile avvalersi delle premialità previste.

     L'on. DINA rileva che il problema dei lavoratori non è secondario,
     prospettando un'emergenza sociale. Chiede al dirigente generale
     di fare chiarezza sugli esuberi.

     Il dr. ALBERT rappresenta che, ove si è derogato al bando, era il
     bando  stesso che contemplava questa facoltà. Dichiara  che  in
     base  alle  attuali  regole,  non è possibile  individuare  una
     soluzione  che,  in assenza di formazione, consenta  di  pagare
     stipendi,  incorrendo  nelle procedure di  infrazione  relative
     agli  aiuti  di stato. Rileva che fino ad oggi i fondi  per  la
     cassa integrazione sono disponibili.

     Il sig. RAIMONDI, rappresentante UIL, quantifica in circa 800 gli
     esuberi,  al netto degli eventuali riassorbimenti, per  effetto
     delle  ore  non  assegnate  e dell'introduzione  del  parametro
     unico.

     L'on. PANARELLO rammenta che, se non si fosse operata la scelta di
     finanziare   con   il  FSE  la  formazione,  stante   l'attuale
     situazione  di bilancio, saremmo in presenza di una  situazione
     drammatica;  ritiene,  comunque, necessario  vigilare  affinché
     l'introduzione  delle  nuove  regole  determini  condizioni  di
     tranquillità  per  gli  operatori e  per  il  servizio.  Reputa
     necessario  un chiarimento sull'assistenza tecnica.  Invita  il
     dr. Albert a non essere reticente sugli esuberi e di affrontare
     la problematica in tempo nelle sedi idonee.

     L'on.  ALBERT rappresenta che il problema degli esuberi esiste;
     riguardo  al rilievo mosso di essere reticente, fa presente  di
     non  potere  sbilanciarsi sul tema in attesa di avere  contezza
     dell'avvio  delle  attività. Lamenta di non  avere  trovato  la
     disponibilità  dei  sindacati e degli enti per  la  definizione
     delle modalità concrete per l'attuazione del fondo unico.

     L'on.  BUFARDECI   rileva che l'annualità 2014  ricadrebbe  nel
     prossimo   POR   2014   -2020  e,  quindi,   su   una   diversa
     programmazione.  Chiede  che  il dirigente  generale  ponga  in
     essere  una  circolare che vieti nuove assunzioni  di  soggetti
     estranei al bacino. Annuncia un serrato confronto sugli  avvisi
     che non sono partiti e sull'attuazione del FSE.

     Il dr. ALBERT ammette che non può fornire alcuna certezza, nelle
     more  dell'emanazione dei nuovi regolamenti, pur rilevando  che
     in   passato   è   sempre  stata  prevista  una   clausola   di
     salvaguardia. Sull'assistenza tecnica, premesso che di essa  si
     avvalgono   tutte  le  Regioni,  fa  presente  che  nella   sua
     precedente esperienza nella regione Piemonte, poteva contare su
     circa  600  dipendenti per gestire circa la metà  dei  fondi  a
     disposizione della Sicilia e di non essere, pertanto, in  grado
     di  far  fronte alla situazione con le risorse umane  del  solo
     dipartimento.

     I rappresentanti degli enti EUSS srl, EN@IPCL-ENAIP Caltanissetta,
     C.E.DI.FO.P.  espongono le problematiche  sottostanti  la  loro
     esclusione   dalla  graduatoria,  ritenendola   illegittima   e
     annunciando ricorsi all'autorità giudiziaria.

     Il dr ALBERT, ammessa la qualità della formazione operata dall'ente
     C.E.DI.FO.P., rileva che il suo mandato era quello di portare a
     compimento  il  bando  e  che sulle esclusioni  non  potrà  che
     pronunciarsi  l'autorità giudiziaria; rileva  che  in  caso  di
     riammissioni i fondi per il finanziamento esistono.

     L'on. MARZIANO, premesso che è giusto che la  dinamica  delle
     esclusioni sia rimessa, in questa fase,  alle  determinazione
     dell'Autorità giudiziaria, sottolinea che  bisogna  garantire
     due esigenze: 1) che vengano tutelati gli enti  eventualmente
     riammessi;  2)  che,  ove  dovessero  essere  confermate   le
     esclusioni,  i  dipendenti   degli   enti   esclusi   vengano
     riassorbiti, anche ricorrendo  alle  qualifiche  equipollenti
     evitando fenomeni di  nuove  assunzioni  senza  attingere  al
     bacino. Menziona l'alta eccellenza dell'ente C.E.DI.FO.P.

     Il   Vicepresidente   LENTINI   propone   l'istituzione   di   una
     sottocommissione  al  fine di esaminare le problematiche  relative
     agli esuberi ed ai reintegri.


      La seduta termina alle ore 15.00




sabato 14 luglio 2012

I soldi dell’Avviso 20 alla forestazione?

di Giulio Ambrosetti (12/7/2012)




I fondi destinati alla formazione professionale sarebbero stati spesi – almeno in parte – per fronteggiare i bisogni finanziari di altre branche dell’amministrazione regionale, a cominciare dalla forestazione? 
La notizia ci lascia basiti, perché i fondi europei non possono essere utilizzati per la spesa regionale ordinaria. Eppure è quello che ci sussurra a voce bassa il parlamentare regionale del Pdl, Salvino Caputo. Possibile?


Insomma: per questo Avviso 20, il mega-bando per la formazione professionale siciliana, non ci sarebbe proprio pace. La dizione ‘mega’ ci sta tutta, perché si tratta di circa 900 milioni di euro da spendere in tre anni (287 milioni di euro circa ogni anno, compreso l’attuale). Vediamo di provare a capire quello che potrebbe succedere.


Qualche ora fa abbiamo dato notizia di un’interrogazione parlamentare presentata da Salvino Caputo, Pdl, presidente della terza commissione legislativa dell’Ars (Attività produttive). Il deputato di Sala d’Ercole chiede al Governo della Regione ‘lumi’ sulla copertura finanziaria dell’Avviso 20.


Per caso, incontriamo Caputo davanti il portone di Palazzo Reale. Abbiamo letto e riportato per grandi linee la sua interrogazione rivolta al Governo della Regione. Ci ha colpito, in particolare, un passaggio del suo ragionamento, là dove lascia intendere che gli Avvisi 7 e 8 (si tratta di altri due bandi per corsi di formazione professionale) sarebbero stati ‘bocciati’ per coprire i fondi dell’Avviso 20 che, a suo dire, non sarebbero più disponibili.


La cosa ci lascia perplessi, perché i fondi europei sono a destinazione vincolata. Ricordiamo che l’Avviso 20 viene finanziato con l’Fse, il Fondo sociale europeo. Risorse che debbono essere utilizzate per la formazione e non per altre finalità.


Chiediamo a Caputo che sta succedendo. Ci risponde che di nuovo non c’è niente. In effetti, da tre mesi a questa parte, sull’Avviso 20, registriamo il massimo dell’ ‘annacamento’ per il minimo movimento.


Non c’è niente in che senso, chiediamo? Caputo ci risponde così: “Non c’è niente nel senso che non ci sono i soldi per far partire l’Avviso 20″.


Replichiamo: scusi, onorevole, non è che possono sparire così quasi 900 milioni di euro!


Caputo non si scompone: “A me risulta che questi soldi non ci sono più”.


A questo punto, la nostra domanda è d’obbligo: scusi, onorevole, non ci sono più perché da Bruxelles non sono mai arrivati, o non ci sono più perché sono stati utilizzati per altre finalità?.


Caputo: “Credo che la seconda possibilità sia quella più vicina alla realtà…”.


Altra nostra domanda: dunque i 900 milioni dell’Avviso 20 sarebbero stati spesi per finalità diverse dala formazione professionale?


Caputo: “Esattamente”.


E in quali settori?


A questo punto Caputo deve andare via. Ci saluta garbatamente. Mentre si allontana avvertiamo la sua voce: “Mi dicono forestazione. Verificate”.


Ora noi sembra impossibile che il Governo regionale abbia preso i 900 milioni – o una part4e di questi 900 milioni di euro di fondi comunitari destinati alla formazione professionale – e li abbia stornati per pagare i forestali. Per noi ‘sta cosa è incredibile e impossibile. Ci rifiutiamo di credere che il Governo dell’Isola possa avere fatto una cosa del genere. Assolutamente impossibile…

martedì 10 luglio 2012

INTERROGAZIONE N. 2663 - Notizie circa il decreto n. 2376 del 14 giugno 2012 del direttore generale della formazione professionale.


  XV  Legislatura ARS

                         INTERROGAZIONE
                        (risposta orale)

  N. 2663 - Notizie circa il decreto n. 2376 del 14 giugno 2012
           del    direttore    generale    della     formazione
           professionale.

              Al Presidente della Regione e  all'Assessore  per
           l'istruzione e la formazione  professionale,  emesso
           che:

              in merito alla graduatoria  dell'AVVISO  20  sono
           state sollevate numerose  osservazioni  dalla  Corte
           dei conti  che  hanno  evidenziato  criticità  sulle
           modalità  della  formazione  della  graduatoria   in
           relazione ai progetti presentati;

              con decreto del 14 giugno  n.  2376,  non  ancora
           pubblicato  in  GURS,  il  direttore  generale   del
           dipartimento  della  formazione   professionale   ha
           modificatoi  criteri  di  assegnazione  individuando
           criteri di premialità (cfr.  articolo  3  dd  1.5  -
           2.6)diversinda quelli indicati in bando;

              considerato che:

              il  nuovo  decreto   interviene   in   una   fase
           successiva     all'individuazione     degli     enti
           beneficiari;

              sarebbero a rischio anche le  risorse  dei  fondi
           comunitari del FSE 2007/2013;

              ritenuto che occorre verificare se corrisponde al
           vero  la  notizia  del  decreto  di  modifica   alla
           graduatoria AVVISO 20;

              per sapere:

              se il decreto n. 2376 del 14  giugno  emesso  dal
           direttore generale della formazione  non  sia  stato
           pubblicato in GURS;

              quali  modifiche  il  decreto   abbia   apportato
           rispetto ai  criteri  di  assegnazione  indicati  in
           precedenza nei relativi bandi;

              se  i  criteri  del  nuovo  decreto  modifica  la
           graduatoria già stilata;

              quali provvedimenti abbiano adottato o  intendano
           adottare in merito al settore della formazione;

              se  siano  a  rischio  i  fondi  comunitari  e  i
           progetti relativi alla AVVISO 20.

              (L'interrogante   chiede   lo   svolgimento   con
           urgenza)

              (26 giugno 2012)

                                                CAPUTO



INTERROGAZIONE N. 2657 - Chiarimenti circa la presunta assistenza tecnica affidata ad una società delle Isole Cayman in relazione all'Avviso 20.


XV  Legislatura ARS

                       INTERROGAZIONE
                      (risposta orale)

  N. 2657 - Chiarimenti circa la  presunta  assistenza  tecnica
           affidata  ad  una  società  delle  Isole  Cayman  in
           relazione all'Avviso 20.

              Al Presidente della  Regione,  all'Assessore  per
           l'istruzione  e  la   formazione   professionale   e
           all'Assessore per l'economia, premesso che:

              l'AVVISO 20 è stato oggetto  di  osservazioni  da
           parte della Corte dei  conti  e  che  non  vi  è  la
           certezza della copertura economica;

              per le  operazioni  di  assistenza  tecnica  sono
           state  incaricate  due   società:   la   Dispositivi
           tecniche metodologiche srl e la Ecube srl,  entrambe
           con sede a Torino;

              tale circostanza suscita  particolare  attenzione
           atteso che si tratta di società con sede in  Torino,
           città di provenienza del Direttore generale Ludovico
           Albert;

              considerato   che   dalle   visure   camerali   e
           commerciali è emerso  che  tra  i  soci  risulta  la
           società PERIWINKLE BLUE INVESTMENTLTD che ha sede in
           Georgetown, Isole Cayman;

              ritenuto che:

              si tratta di circostanze che denotano  una  forte
           preoccupazione per  i  fondi  comunitari  del  bando
           dell'AVVISO 20 che prevede l'utilizzo  di  centinaia
           di miliardi  di  euro  finalizzati  a  sostenere  le
           attività formative in Sicilia;

              la  notizia  circa  la  compagine  sociale  e  la
           presenza di società  con  sede  nelle  Isole  Cayman
           chiamate a fare le verifiche e l'assistenza tecnica,
           merita  attenta  verifica  parlamentare  e   precisi
           chiarimenti dal Governo della Regione;

              per sapere:

              se corrisponda al vero che le società  incaricate
           per la verifica tecnica hanno sede in Torino;

              se corrisponda al vero che la compagine sociale è
           formata anche da soci con sede nelle Isole Cayman;

              quali  provvedimenti  abbiano  adottato  per   la
           misura dell'AVVISO 20;

              quali criteri abbiano adottato per individuare le
           società incaricate per la verifica tecnica;

              quali provvedimenti abbiano adottato per revocare
           il blocco dell'AVVISO 20.

              (L'interrogante   chiede   lo   svolgimento   con
           urgenza)

              (20 giugno 2012)
                                                  CAPUTO




sabato 7 luglio 2012

Errori nelle graduatorie L'Avviso 20 rischia lo stop

http://livesicilia.it/2012/07/05/errori-nelle-graduatorie-lavviso-20-rischia-lo-stop/


Il presidente della Commissione Totò Lentini (nella foto): "L'assessorato non ha considerato, nel computo dei punteggi, i corsi 'autofinanziati' dagli enti: le graduatorie sono da rifare e si prepara una pioggia di ricorsi".

Ancora polemiche sull'Avviso 20. Il bando della Formazione professionale siciliana, stavolta è al centro di un'interrogazione parlamentare del deputato dell'Udc e presidente della Commissione Lavoro Totò Lentini che denuncia: “Commessi degli errori nel calcolo dei punteggi nelle graduatorie, l'Avviso rischia di affondare”.

La polemica gira attorno al concetto di “corsi liberi”. Si tratta di corsi di Formazione che non sono stati finanziati direttamente dalla Regione. Secondo Lentini e secondo diversi titolari di enti, questi corsi svolti dalle associazioni negli anni passati, non sono stati considerati nel computo dei “titoli” che ciascun ente deve presentare per ottenere i finanziamenti del Piano regionale dell'offerta formativa.

“L'Avviso 20 indicava – scrive Lentini nella sua interrogazione - fra i criteri di attribuzione dei punteggi per la formazione delle graduatorie, la cosiddetta 'esperienza continuativa nel territorio regionale' (punto 1.1), rilevata a partire dalla valutazione dei corsi realizzati nel quinquennio precedente alla data di pubblicazione dell’avviso; il citato punto escludeva esplicitamente, - aggiunge Lentini -  i corsi realizzati in ambito OIF, IFTS, dell’alta formazione, dell’apprendistato, della formazione continua anche con fondi interprofessionali”. Insomma, l'Avviso chiarisce, spiega il deputato, senza possibili ambiguità, quali siano i corsi da ritenere “inutili” per il computo del punteggio in graduatoria.

Tra questi, però, non ci sarebbero i cosiddetti “corsi liberi”: si tratta appunto di corsi che non sono stati finanziati dalla legge 24 (la legge Regionale che ha appunto sostenuto economicamente gli enti di Formazione) ma che comunque sono passati attraverso i controlli previsti “per le attività cofinanziate dal Fondo sociale europeo”, oltre che da quelli della Regione, previsti dalla legge 24, compresi i processi di accreditamento delle sedi. Insomma, spiega Lentini, “può tranquillamente affermarsi, che si è determinata una vera e propria equiparazione fra i progetti finanziati con fondi pubblici e quelli autofinanziati, considerato che gli enti accreditati operano progetti formativi che realizzano un interesse pubblico senza gravare sulle finanze pubbliche”. Anzi, non solo le tipologie di corsi vanno equiparate per la determinazione del punteggio in graduatoria, ma quelli “liberi”, dice Lentini, appaiono persino più “meritevoli”, perché organizzati senza gravare sulle finanze pubbliche.

E invece, il Nucleo di valutazione dell'assessorato alla Formazione e all'Istruzione, “ha proceduto – scrive Lentini - ad escludere dalla valutazione i corsi autofinanziati”, una decisione che “non trova riscontro in quanto previsto dall’Avviso 20, che in nessuna sua parte ed in alcun modo (neppure in forma indiretta ovvero desumibile in via analogica da altre disposizioni del vigente ordinamento) indica di escludere i “corsi liberi” dalla valutazione. Il comportamento del Nucleo – aggiunge Lentini - appare pertanto palesemente illegittimo nella parte in cui ha ritenuto di introdurre una previsione ultronea che ha alterato e falsato quanto sancito dall’Avviso”.

E il rischio, adesso, è che sull'assessorato cada una pioggia di ricorsi, tale da “bloccare” l'avvio delle attività di Formazione, visto che l'”errore” dell'assessorato finirebbe per mettere “in questione la legittimità dell’intera procedura e, soprattutto, della graduatoria scaturente dalla valutazione effettuata. L’esclusione dei 'corsi liberi' – prosegue Lentini - ha determinato e determina un grave pregiudizio a danno di alcuni enti che, come detto, hanno realizzato e realizzano finalità di pubblico interesse senza gravare fin qui sulle finanze pubbliche ed i corsi dagli stessi promossi hanno riscontrato e riscontrano vasto successo nella platea dei potenziali interessati”. Enti che, “da notizie di stampa”, dice Lentini, avrebbero già inoltrato ricorsi al Tar. “I contenziosi, che vedrebbero verosimilmente soccombere l’amministrazione regionale, rischiano – aggiunge infatti Lentini - di mettere in questione il regolare avvio dell’intero complesso delle attività formative, con pesanti conseguenze sull’occupazione e sul reddito dei ben 8mila operatori del comparto”. Insomma, la Regione intervenga ritoccando le graduatorie. Prime che una montagna di ricorsi finisca per sommergere l'Avviso 20.

martedì 3 luglio 2012

INTERROGAZIONE N. 2690 - ARS - Assemblea Regionale Siciliana Interrogazione Parlamentare N. 2690 del 29.06.12


 12 lug 2012 Trasmissione governo

Storico
29 giu 2012 Presentazione
03 lug 2012 Annuncio Aula Seduta n. 360 AULA



XV  Legislatura ARS

                    INTERROGAZIONE
                  (risposta orale)

     N. 2690 - Notizie sui  corsi  di  formazione  per
  'operatori  tecnici  subacquei'  e   sull'esclusione
  dell'ente  CEDIFOP  dai  progetti  di  cui  al  c.d.
  'Avviso 20'.

     Al Presidente della  Regione e all'Assessore  per
  l'istruzione e la formazione professionale, premesso
  che:

     il Dipartimento Regionale dell'Istruzione e della
  Formazione, con Avviso n.20, approvato  con  Decreto
  del Direttore Generale n.3699 del 12 agosto 2011, ha
  indetto una procedura finalizzata all'acquisizione e
  selezione   di   'Percorsi    formativi    per    il
  rafforzamento dell'occupabilità e  dell'adattabilità
  della forza lavoro siciliana';

     il  detto  Avviso  indicava,  fra  i  criteri  di
  attribuzione dei punteggi per  la  formazione  delle
  graduatorie,  le  esperienze  (punti  1.1  e   1.2),
  rilevate  a  partire  dalla  valutazione  dei  corsi
  realizzati nel triennio/quinquennio precedente  alla
  data di pubblicazione dell'avviso;

     tra  gli  enti   che   operano   sul   territorio
  regionale, in  possesso  di  tutti  i  requisiti  di
  accreditamento dei percorsi e delle sede  formative,
  vi è il  Cedifop  di  Palermo,  specializzato  nella
  formazione di operatori tecnici subacquei;

     il detto  ente,  fin  dal  1993,  ha  promosso  e
  gestito progetti formativi  finanziati  con  risorse
  comunitarie   (FSE),   regolarmente    vigilati    e
  positivamente   valutati   dai   competenti   uffici
  dell'amministrazione regionale;

     il   Cedifop   è    'full    member'    dell'IDSA
  (l'associazione che riunisce a livello  mondiale  le
  scuole   per   subacquei   professionisti),    socio
  effettivo  dell'UNI   (organizzazione   riconosciuta
  dallo Stato e  dall'UE  che  cura  l'adozione  delle
  norme tecniche), ed è 'approved training  providere'
  dell'IMCA  (l'organizzazione  mondiale  dei  'marine
  contractors'), avendo costruito, nei circa  20  anni
  di attività, uno straordinario patrimonio tecnico di
  esperienze, professionalità e dotazioni  strumentali
  che ne fanno  praticamente  un  'unicum'  a  livello
  nazionale;

     la  specificità  del  Cedifop  è  stata  peraltro
  rilevata esplicitamente dal competente  Assessorato,
  come attestato da  quanto  dichiarato  dal  Capo  di
  Gabinetto    pro    tempore    dell'Assessore    per
  l'istruzione in sede di audizione di fronte  alla  V
  Commissione  legislativa  permanente   all'Assemblea
  regionale siciliana (seduta n.185 del 25/01/2011);

     atteso che:

     in sede di  valutazione  delle  proposte  di  cui
  all'Avviso   20   il   nucleo   all'uopo   delegato,
  introducendo  una  previsione  NON  contemplata  dal
  detto  avviso,  ha  ritenuto   di   non   attribuire
  punteggio ai  c.d.  'corsi  liberi'  (soggetti  alla
  vigilanza della Regione ed alle medesime regole  cui
  sono sottoposti i corsi  a  finanziamento  pubblico)
  quali quelli promossi ultimamente dal Cedifop;

     l'operato   del   nucleo    appare    palesemente
  illegittimo nella misura in  cui,  alterando  quanto
  previsto  dall'Avviso  (che  costituisce   ad   ogni
  effetto lex  specialis  cui  l'amministrazione  deve
  conformarsi), ha  determinato  un  minor  punteggio,
  risoltosi  nell'esclusione  dal  novero  dei   corsi
  finanziati, per il  Cedifop  e,  eventualmente,  per
  altri enti che si trovino nella medesima condizione;

     sul  punto,  peraltro,  è  pendente  un   ricorso
  promosso  dall'ente  di  fronte  alla  giurisdizione
  amministrativa;

     il  Cedifop,  ad  oggi,  risulta  l'unico   ente,
  sull'intero territorio nazionale, ad  essere  membro
  dell'IDSA ed in grado di rilasciare qualifiche  fino
  al  'top-up'  conformi  agli  standard   HSE   (ente
  governativo britannico che stabilisce i  criteri  di
  sicurezza internazionalmente riconosciuti);

     tale  riconoscimento,  peraltro,   ha   richiesto
  l'intervento  dell'Assessorato  che  ha   rilasciato
  all'HSE  apposita  dichiarazione  sull'effettuazione
  delle attività di controllo sull'operato dell'ente e
  sulla piena conformità  dello  stesso  alle  vigenti
  disposizioni;

     le  proposte  progettuali  presentate   dall'ente
  risultano,    fin    dalla    loro    denominazione,
  assolutamente coerenti ed in linea con gli  standard
  HSE/IDSA  (peraltro  riconosciuti  ed  espressamente
  richiamati dal Dipartimento nelle 'Direttive per  la
  programmazione  e   presentazione   delle   proposte
  formative' del PROF 2011) e le uniche, relativamente
  alle professioni subacque, in grado di soddisfare  i
  requisiti  di   cui   alla   direttiva   comunitaria
  2005/36/CE;

     l'esigenza  che  i  percorsi  formativi  per   le
  professioni subacquee nel settore industriale  siano
  assolutamente in linea con  gli  standard  citati  è
  dettata oltreché dalla spendibilità sul mercato  del
  lavoro, anche dal peculiare profilo di rischio delle
  attività  di  diving  professionale  che  richiedono
  l'acquisizione   di   competenze    specifiche    ed
  irrinunciabili;


     rilevato che:

     negli ultimi anni il  centro  ha  promosso  corsi
  c.d. 'liberi' che, pure a pagamento, hanno visto  la
  partecipazione di tanti giovani siciliani,  attratti
  evidentemente  dal  prestigio  dei  corsi  e   dalle
  opportunità    occupazionali    che    seguono    al
  conseguimento  delle   qualifiche   rilasciate   dal
  Cedifop;

     i corsi promossi dal Cedifop,  da  ormai  diversi
  anni, attirano giovani da tutte le parti d'Italia  e
  da diversi paesi del  Mediterraneo,  costituendo  un
  oggettivo elemento di eccellenza nel  sistema  della
  formazione in Sicilia;

     il settore delle attività professionali subacquee
  risulta strategico per l'economia regionale (a causa
  della presenza di molteplici installazioni portuali,
  impianti chimici, insediamenti di acquacoltura, etc.
  ove tali figure sono richieste ed indispensabili)  e
  la  carenza  di  personale   adeguatamente   formato
  costituisce  un  duplice  danno:  per   le   imprese
  interessate e per i tantissimi giovani in  cerca  di
  lavoro;

     l'esclusione dei progetti presentati dal Cedifop,
  al di  là  dei  rilievi  formali  sopra  richiamati,
  comporta, nei fatti, l'impossibilità per  un  grande
  numero   di   giovani   siciliani   di   conseguire,
  gratuitamente,  una   qualificazione   professionale
  internazionalmente  riconosciuta  ed  in  grado   di
  assicurare loro concrete opportunità occupazionali e
  renderli competitivi,  come  operatori  qualificati,
  sul piano internazionale;


     considerato che:

     come  sopra  detto  emergono  seri  dubbi   sulla
  legittimità  degli  atti  che  hanno  portato,   fra
  l'altro, all'esclusione dei progetti del Cedifop dal
  novero di quelli finanziati nell'ambito  dell'Avviso
  20;

     in  ogni  caso  l'esclusione  di  tali   progetti
  comporta,  prima  ancora  che  un  pregiudizio   per
  l'ente, un oggettivo vulnus per i giovani  siciliani
  che   si   vengono   a   trovare   nella   materiale
  impossibilità di accedere, gratuitamente, a percorsi
  formativi e qualifiche  che  ne  consentirebbero  un
  rapido e proficuo inserimento nel mondo del lavoro;

     per sapere:

     se si ritengano legittime le  procedure  adottate
  e,  in  particolare,  se  appaia  o  meno  legittimo
  l'operato del nucleo di valutazione nella  parte  in
  cui ha introdotto un criterio ultroneo (peraltro  in
  carenza di  un  sottostante  interesse  pubblico)  e
  quali interventi s'intenda adottare per  individuare
  e sanzionare le eventuali responsabilità;

     se, in  particolare,  s'intenda  intervenire  per
  correggere le cause che hanno portato all'esclusione
  dei progetti presentati dal Cedifop  dal  novero  di
  quelli finanziati;

     quali iniziative s'intenda assumere per garantire
  che   le   attività    formative    per    subacquei
  professionisti    possano    essere    adeguatamente
  valorizzate, assicurando la possibilità  ai  giovani
  siciliani di intraprendere, gratuitamente,  percorsi
  di  eccellenza  che  offrano  concrete   opportunità
  occupazionali, anche a livello  internazionale,  nel
  settore.

     (L'interrogante   chiede   lo   svolgimento   con
  urgenza)

     (29 giugno 2012)
                                            LENTINI




INTERROGAZIONE N. 2691 - ARS - Assemblea Regionale Siciliana - Interrogazione Parlamentare N. 2691 del 29.06.12


ARS - Assemblea Regionale Siciliana

Interrogazione Parlamentare  N. 2691 del 29.06.12 (Annuncio Aula Seduta n. 360) - Notizie sulla valutazione dei progetti di cui al c.d. 'Avviso 20' e sulle eventuali irregolarità in sede di attribuzione dei punteggi.



  XV  Legislatura ARS

                             INTERROGAZIONE
                            (risposta orale)

  N. 2691 - Notizie sulla valutazione dei progetti  di  cui  al
           c.d. 'Avviso 20' e sulle eventuali  irregolarità  in
           sede di attribuzione dei punteggi.

              Al Presidente della  Regione e all'Assessore  per
           l'iIstruzione   e   la   formazione   professionale,
           premesso che:

              il Dipartimento Regionale dell'Istruzione e della
           Formazione, con Avviso n.20, approvato  con  Decreto
           del Direttore Generale n.3699 del 12 agosto 2011, ha
           indetto una procedura finalizzata all'acquisizione e
           selezione   di   'Percorsi    formativi    per    il
           rafforzamento dell'occupabilità e  dell'adattabilità
           della forza lavoro siciliana';

              il  detto  Avviso  indicava,  fra  i  criteri  di
           attribuzione dei punteggi per  la  formazione  delle
           graduatorie, la c.d.  'esperienza  continuativa  nel
           territorio  regionale'  (punto  1.1),   rilevata   a
           partire dalla valutazione dei corsi  realizzati  nel
           quinquennio precedente alla  data  di  pubblicazione
           dell'avviso;

              il  citato  punto  escludeva,  esplicitamente,  i
           corsi realizzati  in  ambito  OIF,  IFTS,  dell'alta
           formazione,  dell'apprendistato,  della   formazione
           continua anche con fondi interprofessionali;

              egualmente, al  successivo  punto  1.2,  dove  si
           indicavano i criteri di valutazione  dell'esperienza
           maturata     nell'ambito     di     attività      di
           formazione/orientamento/istruzione e  politiche  del
           lavoro, finanziate nel triennio antecedente al bando
           con  risorse  regionali,   statali   e   comunitarie
           congruenti  con  le   specifiche   dell'Avviso,   si
           escludevano i corsi OIF, IFTS, ecc;

              la   ratio   della   detta   esclusione   è    da
           individuarsi, verosimilmente, nella diversa  natura,
           rispetto ai corsi  formativi  PROF,  delle  attività
           sopracitate, alcune  soggette  ad  altra  e  diversa
           disciplina (OIF, IFTS, formazione  continua),  altri
           comunque non sottoposti alle funzioni  di  controllo
           esercitate dall'amministrazione regionale;

              atteso che:

              i c.d. 'corsi liberi', ovvero  i  corsi  che,  in
           forza di quanto espressamente previsto  dal  decreto
           23  luglio  2003  dell'Assessore  per   il   lavoro,
           risultano tenuti a 'essere presentati ed attuati con
           le modalità previste per  le  attività  cofinanziate
           dal Fondo sociale europeo (FSE), fissate nell'avviso
           n. 3/2002 'P.O.R. Sicilia 2000-2006  -  Modalità  di
           presentazione delle istanze e di  svolgimento  delle
           azioni  cofinanziate  dal  Fondo  sociale  europeo',
           pubblicato nel S.O. nella Gazzetta  Ufficiale  della
           Regione Siciliana (P.I.) n. 34 del  26  luglio  2002
           (n. 25) e successive modifiche ed integrazioni,  per
           quanto  con  esse   compatibili   e   con   espressa
           esclusione  di   tutte   le   norme   di   carattere
           economicofinanziario';

              i detti corsi, tra  l'altro,  sono  soggetti,  in
           tutto e per tutto, al pari di  quelli  a  suo  tempo
           finanziati e regolamentati dalla legge  regionale  6
           marzo 1976, n.24, ai poteri di vigilanza e controllo
           da  parte  dell'amministrazione  regionale  ed  alle
           disposizioni    sull'accreditamento    delle    sedi
           formative;

              in sintesi, può tranquillamente  affermarsi   che
           si è determinata una vera  e  propria  equiparazione
           fra i  progetti  finanziati  con  fondi  pubblici  e
           quelli  autofinanziati,  considerato  che  gli  enti
           accreditati   operano   progetti    formativi    che
           realizzano un interesse pubblico senza gravare sulle
           finanze pubbliche;

              in  forza  di  quanto  sopra  richiamato   appare
           evidente come, in sede di valutazione delle proposte
           progettuali, con specifico riferimento ai punti  1.1
           e   1.2,   le   attività    accreditate,    ancorché
           autofinanziate,    avrebbero    dovuto    concorrere
           all'attribuzione dei punteggi;

              è altresì da rimarcare come gli  enti  che  hanno
           promosso  'corsi   liberi'   risultino   ancor   più
           'meritevoli' in quanto, pur sottostando alle  stesse
           regole relative  ai  corsi  finanziati  con  risorse
           pubbliche, hanno avuto la  capacità  di  'stare  sul
           mercato' e trovare  allievi  cui  hanno  chiesto  il
           pagamento di  corrispettivi,  evidenziandosi  perciò
           che i contenuti formativi  ed  i  titoli  conseguiti
           riscontrano effettiva 'spendibilità' nel mercato del
           lavoro;

              rilevato che:

              in sede di valutazione dei  progetti,  il  nucleo
           all'uopo incaricato (verbale n.1 del 26/01/2012), ha
           proceduto ad escludere  dalla  valutazione  i  corsi
           autofinanziati;

              tale decisione  NON  trova  riscontro  in  quanto
           previsto dall'Avviso 20, che in nessuna sua parte ed
           in alcun modo (neppure  in  forma  indiretta  ovvero
           desumibile in via analogica  da  altre  disposizioni
           del vigente ordinamento) indica di escludere i corsi
           liberi  dalla  valutazione;

              il  comportamento  del  nucleo  appare   pertanto
           palesemente  illegittimo  nella  parte  in  cui   ha
           ritenuto di introdurre una previsione  ultronea  che
           ha alterato e falsato quanto sancito dall'Avviso, il
           cui contenuto, ad ogni effetto, va considerato  come
           lex specialis che l'Amministrazione  sarebbe  tenuta
           ad osservare scrupolosamente;

              va altresì rilevato  come  l'operato  del  nucleo
           appaia  egualmente  in  palese  contraddizione   con
           quanto  indicato  a  riguardo  dal  'Manuale   delle
           Procedure  dell'ADG  Por-FSE  nella  parte  in   cui
           prescrive (cap. 5.1) che '... la  selezione  avviene
           sulla  base  di  requisiti  di  ammissibilità  e  di
           criteri  di  valutazione  definiti   nel   documento
           approvato dal Comitato di Sorveglianza' e che '(...)
           Il Nucleo di valutazione,  verificherà  valuterà  le
           proposte progettuali presentate, tenendo  conto  dei
           criteri di valutazione riportati nell'avviso.';

              in tal senso va rimarcato che,  sempre  ai  sensi
           del citato Manuale, 'la responsabilità diretta per l
           affidamento     delle     attività     da      parte
           dell'Amministrazione   regionale   e   quella    del
           controllo sugli affidamenti da parte degli organismi
           intermedi è in capo all'Autorità di Gestione' e che,
           pertanto,  è  all'ADG  che   vanno   ricondotte   le
           eventuali responsabilità in merito, ivi  compresi  i
           casi  in  cui  l'operato  del  Nucleo  non   risulti
           legittimo;

              considerato che:

              quanto  sopra  esposto  mette  in  questione   la
           legittimità dell'intera  procedura  e,  soprattutto,
           della  graduatoria  scaturente   dalla   valutazione
           effettuata;

              l'esclusione dei 'corsi liberi' ha determinato  e
           determina un grave pregiudizio  a  danno  di  alcuni
           enti che, come detto, hanno realizzato e  realizzano
           finalità di pubblico interesse senza gravare fin qui
           sulle finanze pubbliche  ed  i  corsi  dagli  stessi
           promossi  hanno  riscontrato  e  riscontrano   vasto
           successo nella platea dei potenziali interessati;

              quanto   detto   vale   -   a   fortiori   -   in
           considerazione  del  carattere   pluriennale   della
           programmazione prevista dall'Avviso 20 e si risolve,
           nei fatti, in un danno  per  l'utenza  del  servizio
           formativo, privata della  possibilità  di  scegliere
           percorsi   che,   verosimilmente,   riscontrerebbero
           maggiore interesse;

              da  notizie  di  stampa   si   apprende   altresì
           dell'esistenza   di   ricorsi,   di   fronte    alla
           giurisdizione amministrativa,  promossi  proprio  in
           ragione  delle  irregolarità  sopra  evidenziate;

              i  contenziosi  determinatisi,   che   vedrebbero
           verosimilmente     soccombere      l'amministrazione
           regionale, rischiano  di  mettere  in  questione  il
           regolare avvio dell'intero complesso delle  attività
           formative, con pesanti conseguenze  sull'occupazione
           e sul reddito dei ben 8 mila operatori del comparto;

              un intervento immediato in  sede  amministrativa,
           volto a ripristinare la legittimità delle  procedure
           selettive e a rimuovere le  cause  dei  contenziosi,
           eviterebbe il blocco delle attività  ed  il  rischio
           che  i  competenti   organi   comunitari,   da   cui
           provengono le risorse che  finanziano  le  attività,
           sanzionino le eventuali irregolarità compiute  dalla
           Regione  (si  rammenta   in   tal   senso   che   il
           Dipartimento, quale soggetto attuatore, assume tutte
           le responsabilità a riguardo);

              per sapere:

              se si ritengano legittime le  procedure  adottate
           e,  in  particolare,  se  appaia  o  meno  legittimo
           l'operato del nucleo di valutazione nella  parte  in
           cui ha introdotto un criterio ultroneo (peraltro  in
           carenza di  un  sottostante  interesse  pubblico)  e
           quali interventi s'intenda adottare per  individuare
           e sanzionare le eventuali responsabilità;

              quali iniziative s'intenda assumere per garantire
           la legalità  e  legittimità  della  selezione  delle
           proposte progettuali di cui all'Avviso 20,  evitando
           che possano determinarsi le  gravissime  conseguenze
           sopra   evidenziate   (blocco   dell'intero    PROF,
           intervento e sanzioni in sede comunitaria);

              quali   iniziative   s'intenda   complessivamente
           adottare  per  garantire  che  la  programmazione  e
           gestione  dei  corsi  di  formazione   professionale
           risultino  ispirate  ai  criteri  costituzionalmente
           sanciti di imparzialità, trasparenza ed  efficienza,
           garantendo al meglio  ai  siciliani  l'accesso  alle
           opportunità formative più  utili  e  spendibili  sul
           mercato del lavoro.

              (L'interrogante   chiede   lo   svolgimento   con
           urgenza)

              (29 giugno 2012)
                                                   LENTINI








lunedì 2 luglio 2012

International Diving Schools Association (IDSA) INFORMATION SHEET


THE ASSOCIATION


The Association was formed in 1982 as a result of a meeting between Schools attending the American Diving Contractors Conference in New Orleans.  The aims of the Association were then, and are now ;-

·            To provide a means of effective communication between schools.
·            To work towards common International Standards of Training.
·            To improve the quality of commercial diving education
·            To work towards improved standards of safety, emergency drills and procedures.
·            To provide a common and collective voice to government industrial agencies on any matter affecting members.
·            To co-operate on matters which may improve placement opportunities for graduates from member schools.
·            To promote any activity, idea or subject which may improve the international operations of the Association.

The Association is concerned with all divers - Offshore, Inshore and Inland - as well as non diving qualifications e.g. Supervisor, DMT and LST.  The Association has established International Diver Training Standards based on the consensus opinion of its many members, they are available in a separate publication.  The Standards provide both a yardstick for those responsible for either administering existing National Standards or creating new ones, and a guide for Clients, Diving Contractors and Divers themselves. It is considered that the introduction of these Internationally agreed diver training standard will have the effect of ;-

·       Equating Standards Internationally.
·       Providing Guidance to Organisations setting Standards for the first time.
·       Improving Safety.
·       Providing Contractors with a direct input to the Diver Training Syllabus.
·       Enabling Contractors to bid across National Borders on a more even playing field.
·       Improving Diver quality.
·       Providing Divers with greater Job Opportunities.

Some governments have and will, set their own National Diver Training Standards.  The IDSA programme provides a means of equating them by maintaining a Table of Equivalence - see the Publications section of the Association’s Website.


International Diving Schools Association

47 Faubourg de la Madeleine
56140 Malestroit
Brittany, France 
Phone :            +33 (0)2 9773 7261
E Mail :            info@idsaworldwide.org
Web :               www.idsaworldwide.org



TYPES of MEMBERSHIP



There are 5 types of Membership :.

FULL                             This type of membership is divided into 2 categories:

1.              Full Member (Diver Training)
2.              Full Member (Specialist Diving)

ASSOCIATE          Schools who are either considering Full Membership or who wish to be associated with the work of the Association.

AFFILIATE            Government Departments, Diving Contractors and other Organisations concerned with or interested in the work of the Association.

INDUSTRIAL         Clients, Diving Contractors, Suppliers, Manufacturers and other relevant organisations who wish to show their support for the work of the Association in the form of Sponsorship.

RECIPROCAL     An exchange of Membership with Organisations whose aims are similar to those of IDSA, and                                from which both sides can benefit.  This type of Membership is agreed by an exchange


The IDSA DIVER TRAINING STANDARDS



The IDSA Diver Training System is based on a modular approach. Each Standard, or Level of Competence, is made up from a combination of modules (see Tables 1 and 2 on page 3).  The modules may be taught in two ways :

Either        Combined as an integrated course,
Modules may be combined to run a course leading to one of the IDSA Levels, for example, if modules A & B are combined, successful students would be eligible to receive the IDSA Level 1 (SCUBA) qualification.

Or             Individually

                    Note :      The order in which the elements of each Module or combination of Modules are taught may be                     altered to suit the facilities, staff and equipment available, provided they are progressive.

The current Modules are described in the Tables which follow.

TABLE 1 : The IDSA DIVER TRAINING MODULES


MODULE TYPE
DETAIL


A
Preparatory
Diving principles and theory common to both SCUBA and Surface Supply. Must be combined with either the SCUBA or Standard Surface Supply Modules.
Theory only
B
SCUBA
Training and assessment in the use of SCUBA and simple work t   tasks
30m
C
Surface Supply Inshore
Training and assessment in the use of Surface Orientated Air    Diving Equipment and common inland/inshore work tasks
30m
D
Surface Supply Offshore

Training and assessment in air diving operations using an open (wet)     bell acting as Bellman and Diver and/or using a Hot Water suit.
50m
E
Closed Bell/
Mixed Gas
Training and assessment in the use and operation of a closed bell – acting as Bellman and Diver using the appropriate breathing gas mixture
100m






TABLE 2 : The IDSA DIVER TRAINING STANDARDS

IDSA STANDARDS
MADE UP of MODULES
DETAIL
Note 1
IDSA Level 1

Commercial SCUBA Diver

A + B
Competent to dive safely using open circuit self-contained air breathing equipment. Has a working knowledge of the following  tasks  :- , Elementary rigging, the Use of Lifting Bags, Diver Search Techniques, the Use of Hand Tools and Visual Inspection - see Note 2

30m
IDSA Level 2

Surface Supplied Inshore Air Diver

A + B + C
Competent to dive safely both inland & inshore using open circuit self-contained air breathing equipment and surface orientated air diving equipment.  Has a working knowledge of the Level 1 tasks  plus Chamber Operations, the use of Power Tools, thermal Arc Cutting equipment, Air Lifts and Jetting equipment, simple Underwater Construction tasks - see Note 2.  The principles of the following subjects are also taught, but in-water experience is not mandatory ;-Bolt Guns, Explosives, Wet Welding, Diving in Polluted Waters

30m
IDSA Level 3 Surface Supplied Offshore Air Diver

A + B+ C + D
Competent to dive inland, inshore & offshore using, open circuit self-contained air breathing equipment, surface orientated air diving equipment, and from an open bell.  Able to use a hot-water suit. Has a working knowledge of the work tasks listed in Levels 1 & 2.

50m
IDSA Level 4 Closed Bell/Mixed Gas Diver

All Modules
A level 3 diver who is competent to take part in closed bell operations, acting as Bellman and Diver, using the appropriate breathing gas mixture

100m


NOTES :

1. Depth Limits : The depths shown in the right hand column of the tables are those which a diver is competent to achieve on successful completion of training.  He/she may go deeper with further experience and/or training as assessed by a Diving Contractor and allowed by National Legislation.

2. Task training  The Task training set out in the modules will provide the trainee with a general appreciation of the techniques and problems involved in carrying out the specified underwater work. For the diver to be considered a competent worker it will generally be necessary for further specialist training to be undertaken, especially for cutting, welding, explosives, NDT and offshore air diving.

IDSA PUBLICATIONS


Full details of the way in which the Association operates are contained in two documents - The 'Diver Training Standards' (DTS) and the 'Operational and Administrative Procedures' (OAP).  Both documents may be downloaded from our Website www.idsaworldwide.org and are designed to give a complete framework for the Approval of Schools and the Standards they should teach.  They are particularly relevant to Countries which as yet do not have their own National Standards.  They have the advantage of being independent as they have been created by the consensus view of the Members, and are therefore not influenced by any national allegiance. The Standards contain details of the 5 IDSA Diver Training Standards, information concerning Applications for Membership : Auditing : the Issue of Qualification cards and other relevant matters.