Assume sempre più importanza il "Repertorio
Telematico attività di Subacquea industriale", gestito dal Servizio VII "Politiche giovanili, occupazione giovanile,
mobilità Nazionale e Trasnazionale" creato dalla legge 07/2016 della
Regione Siciliana, che è diventato operativo solo da un paio di mesi.
La sua importanza sta nel fatto che la legge regionale siciliana 21 aprile 2016, n.7,
costituisce – ad oggi – l’unica norma di rango legislativo in Italia in materia
di qualifiche professionali per l’esercizio di attività subacquee industriali fuori
dalle aree portuali.
La legge regionale ha oggettivamente
colmato un “vuoto” della legislazione statale, per quanto attiene
l’indispensabile qualificazione di figure professionali chiamate ad operare in
contesti di lavoro intrinsecamente caratterizzati da elevati profili di
rischio.
L’impiego di personale in possesso di
idonea qualificazione rappresenta condizione imprescindibile per lo svolgimento
di tali attività in condizioni di sicurezza, anche in relazione agli obblighi
di cui al d.lgs. 81/2008. La questione assume rilievo, considerata la mancanza
di specifica norma dell’ordinamento statale in materia di esercizio
professionale e d’impresa nel settore, in relazione alla presenza nell’ambito
dei repertori delle qualificazioni di altre Regioni di profili che presentano
antinomie e rischiano d’ingenerare criticità di vario ordine, sia in relazione
al corretto dispiegarsi dell’incontro fra domanda ed offerta di lavoro, sia in
relazione al rischio di ‘dumping’ fra imprese, sia rispetto alle superiori
esigenze di massima tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Al riguardo non può non rilevarsi che l'
“Operatore tecnico subacqueo” svolge la sua attività in ambito esclusivamente
portuale, mentre il Repertorio Telematico si occupa delle figure orientate ad
ambienti operativi extra-portuali, differenza sottolineata dal DDG 18 dicembre 2019, n.4741, con cui
l'Assessorato al Lavoro, ha rilevato come la qualifica di OTS rappresenta
logicamente ed intrinsecamente un requisito preliminare per l’accesso ai
percorsi formativi destinati al conseguimento di qualifiche professionali per
l’esercizio di attività della subacquea industriale in ambito extraportuale.
L'iscrizione di soggetti nel Repertorio
telematico istituito dalla citata L.R. 7/2016 non va in alcun modo confusa coi
repertori delle qualificazioni delle varie regioni Italiane, che comprendendo
schede e profili relativi a percorsi formativi per il conseguimento di
qualifiche professionali, mentre il Repertorio Telematico è un “elenco” di
persone – in possesso di requisiti prestabiliti – che volontariamente
inseriscono i propri dati di contatto e di formazione al fine di agevolare il
contatto coi potenziali datori di lavoro, esso vuole rappresentare uno strumento
volto a favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore;
infatti in mancanza dei requisiti previsti dalle norme citate, i soggetti che non
hanno qualifiche professionali corrispondenti a quelle previste, non possono
essere iscritti nel Repertorio in questione.
Gli iscritti al repertorio telematico
sono allineati agli standard formativi internazionalmente riconosciuti, anche
in sede comunitaria, ai sensi della direttiva 2005/36/CE; con pieno adempimento
della lettera e dello spirito della legislazione in materia di salute e
sicurezza sui luoghi di lavoro, mentre attualmente esistono potenziali fenomeni di distorsione del
mercato legati all’impiego di soggetti non opportunamente qualificati per
operare in ambito extraportuale, col rischio di concorrenza sleale fra imprese
a scapito della sicurezza degli operatori.
Questi sono i motivi per i quali l'iscrizione al repertorio garantisce
parità di trattamento fra lavoratori, maggiore sicurezza e qualificazione
nell’esercizio di attività ad alto rischio e condizioni di competitività alle
imprese ed agli operatori di un settore di grande rilievo per l’intero paese.
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