CEDIFOP

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le foto si riferiscono alle attività del CEDIFOP, nei vari livelli di addestramento

domenica 21 giugno 2020

L'importanza del Repertorio Telematico per le attività di subacquea industriale


Assume sempre più importanza il "Repertorio Telematico attività di Subacquea industriale",  gestito dal Servizio VII "Politiche giovanili, occupazione giovanile, mobilità Nazionale e Trasnazionale" creato dalla legge 07/2016 della Regione Siciliana, che è diventato operativo solo da un paio di mesi.

La sua importanza sta nel fatto che la  legge regionale siciliana 21 aprile 2016, n.7, costituisce – ad oggi – l’unica norma di rango legislativo in Italia in materia di qualifiche professionali per l’esercizio di attività subacquee industriali fuori dalle aree portuali.
La legge regionale ha oggettivamente colmato un “vuoto” della legislazione statale, per quanto attiene l’indispensabile qualificazione di figure professionali chiamate ad operare in contesti di lavoro intrinsecamente caratterizzati da elevati profili di rischio.

L’impiego di personale in possesso di idonea qualificazione rappresenta condizione imprescindibile per lo svolgimento di tali attività in condizioni di sicurezza, anche in relazione agli obblighi di cui al d.lgs. 81/2008. La questione assume rilievo, considerata la mancanza di specifica norma dell’ordinamento statale in materia di esercizio professionale e d’impresa nel settore, in relazione alla presenza nell’ambito dei repertori delle qualificazioni di altre Regioni di profili che presentano antinomie e rischiano d’ingenerare criticità di vario ordine, sia in relazione al corretto dispiegarsi dell’incontro fra domanda ed offerta di lavoro, sia in relazione al rischio di ‘dumping’ fra imprese, sia rispetto alle superiori esigenze di massima tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Al riguardo non può non rilevarsi che l' “Operatore tecnico subacqueo” svolge la sua attività in ambito esclusivamente portuale, mentre il Repertorio Telematico si occupa delle figure orientate ad ambienti operativi extra-portuali, differenza sottolineata  dal DDG 18 dicembre 2019, n.4741, con cui l'Assessorato al Lavoro, ha rilevato come la qualifica di OTS rappresenta logicamente ed intrinsecamente un requisito preliminare per l’accesso ai percorsi formativi destinati al conseguimento di qualifiche professionali per l’esercizio di attività della subacquea industriale in ambito extraportuale.

L'iscrizione di soggetti nel Repertorio telematico istituito dalla citata L.R. 7/2016 non va in alcun modo confusa coi repertori delle qualificazioni delle varie regioni Italiane, che comprendendo schede e profili relativi a percorsi formativi per il conseguimento di qualifiche professionali, mentre il Repertorio Telematico è un “elenco” di persone – in possesso di requisiti prestabiliti – che volontariamente inseriscono i propri dati di contatto e di formazione al fine di agevolare il contatto coi potenziali datori di lavoro, esso vuole rappresentare uno strumento volto a favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore; infatti in mancanza dei requisiti previsti dalle norme citate, i soggetti che non hanno qualifiche professionali corrispondenti a quelle previste, non possono essere iscritti nel Repertorio in questione.

Gli iscritti al repertorio telematico sono allineati agli standard formativi internazionalmente riconosciuti, anche in sede comunitaria, ai sensi della direttiva 2005/36/CE; con pieno adempimento della lettera e dello spirito della legislazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, mentre attualmente esistono  potenziali fenomeni di distorsione del mercato legati all’impiego di soggetti non opportunamente qualificati per operare in ambito extraportuale, col rischio di concorrenza sleale fra imprese a scapito della sicurezza degli operatori.

Questi sono i motivi  per i quali l'iscrizione al repertorio garantisce parità di trattamento fra lavoratori, maggiore sicurezza e qualificazione nell’esercizio di attività ad alto rischio e condizioni di competitività alle imprese ed agli operatori di un settore di grande rilievo per l’intero paese.

mercoledì 3 giugno 2020

Riprendono le attività pratiche del corso per OTS del CEDIFOP

Dopo due mesi di stop , giorno 6 maggio, sono riprese le lezioni del CEDIFOP per il corso di "O.T.S.", valido per l'iscrizione presso una Capitaneria di Porto in Italia per il livello "harbour Diver", cosi com'è previsto dagli art. 1 e 2 del D.M. del 13.01.1979, che stabilisce le regole di questa qualifica.

Gli allievi che frequentano il corso, continueranno la formazione, insieme con altri che hanno già prenotato il percorso anche per il livello successivo di INSHORE DIVER, che permetterà loro l'iscrizione al primo livello del "Repertorio Telematico" previsto dalla L. 07/2016 e DPRS n. 31/2018, completando così le due iscrizioni, quella presso una Capitaneria e quella presso l'Assessorato al Lavoro al primo dei tre livelli previsti dalla legge.

La ripresa delle attività formative è iniziata fra mille difficoltà, per la particolarità sia del corso sia degli allievi che lo frequentano.

Il calendario delle attività didattiche, presentato all'assessorato alla Formazione Professionale, in sostituzione di quello  iniziale, è suddiviso  in 5 parti: la prima parte riguarda la formazione realizzata fino all'interruzione forzata dovuta al COVID 19. La seconda parte è quella che si sta svolgendo attualmente, la formazione a distanza (FAD) che è iniziata giorno 6  e durerà fino al 23 maggio. Successivamente sono programmate altre 3 fasi, che riguardano la parte delle attività pratiche a mare in SCUBA, in una piscina aperta con tecniche di SURFACE e lo svolgimento delle attività restanti con grande prevalenza di quelle  in ambito portuale. Per l'attivazione di queste fasi, successive al FAD, stiamo aspettando le nuove disposizioni nazionali e regionali del 18 maggio.

Un documento dal titolo "Procedure Operative sulla Prevenzione e riduzione del Rischio COVID-19, durante esercitazioni pratiche all'aperto, nei corsi di formazione professionale nel settore della metalmeccanica subacquea" è in fase di completamento e farà parte integrante del "Documento Valutazione Rischi" del Cedifop. Alla stesura del documento hanno collaborato sia esperti del settore (del CEDIFOP,  Ingegneri esperti in sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, medici, avvocati di diritto marittimo, Ispettori della Guardia Costiera, esperti di equipaggiamenti subacquei, esperti Sommozzatori della guardia costiera Ausiliaria, ed altri, da tutte le parti di Italia), sia diverse realtà associative ed imprenditoriali del settore, a livello nazionale ed internazionale.

Ma le maggiori difficoltà per la ripresa delle attività sono state riscontrate nella peculiarità degli allievi, provenienti da tutte le parti d'Italia e dall'estero, e in particolare da Latina, Olbia, Ortona, Pistoia, Sanremo, Torino e Trieste, e dalla Sicilia (Augusta, Enna, Messina, Giarre), mentre dall'estero ci sono allievi provenienti da Grecia e Russia. Diversi di loro durante i 2 mesi di fermo, hanno preferito rientrare nelle loro abitazioni, in Italia, e ora incontrano grandissime difficoltà per il rientro in Sicilia, perchè impattano in  una situazione caotica e poco coordinata sul territorio nazionale da parte delle autorità competenti, considerando che il loro rientro deve essere coordinato con la successiva quarantena  stabilita dalle disposizioni regionali, prima di poter partecipare, in presenza, alle attività pratiche del corso. 


L'interruzione forzata delle attività formative causa COVID 19, sta creando enormi disagi a tutti gli enti che come il CEDIFOP si occupano di questa tipologia di formazione cosiddetta "libera" o "autofinanziata",  la quale anche se rappresenta una bellissima realtà di qualità  e professionalità nel settore della formazione, perchè coinvolge allievi che sono disposti a pagare per realizzare un corso di formazione professionale, sicuramente spendibile nel mondo del lavoro, è stata sempre sottovalutata, da parte delle istituzioni , nel momento di scelte e decisioni importanti. Questo è anche il motivo per cui  CEDIFOP insieme con diversi altri enti della formazione autofinanziata, si sono costituiti in un comitato spontaneo, sottoponendo una serie di richieste alle istituzioni, facendo sentire per la prima volta la propria voce, chiedendo una programmazione precisa, che comprenda anche questa tipologia formativa nella tutela dei diritti dei lavoratori e degli enti gestori italiani.