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Anno 2011 (n.18 articoli): http://www.cedifop.it/2011.htm
Anno 2010 (n.23 articoli): http://www.cedifop.it/2010.htm
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Anno 2007 (n.26 articoli): http://www.cedifop.it/2007.htm
Anno 2006 (n.07 articoli): http://www.cedifop.it/2006.htm
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domenica 29 luglio 2012
domenica 15 luglio 2012
ARS - Seduta n. 287 del 26.06.12 della V Commissione - Cultura, Formazione e Lavoro
Commissione QUINTA - Cultura, Formazione e Lavoro
Riferimenti: Seduta n. 287 del 26.06.12
Orario Seduta: dalle ore 11:30 alle ore 15:00
Componenti Presenti
Presidente: Lentini Salvatore (UDC Unione Di Centro).
Panarello Filippo (PD).
Dina Antonino (UDC Unione Di Centro).
Beninati Antonino (PDL).
Bufardeci Giambattista (Grande Sud).
Caronia Maria Anna (PID-CANTIERE POPOLARE).
Currenti Carmelo (FLI).
Marinese Ignazio (PDL).
Marziano Bruno (PD).
Rinaldi Francesco (PD).
Altri Presenti
• MISSINEO, ASSESSORE BENI CULTURALI
• RAPPRESENTANTI ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
1) Seguito esame del disegno di legge n. 557 Organizzazione del servizio
bibliotecario regionale integrato a firma dell'onorevole Apprendi.
2) Audizione in ordine alle problematiche della formazione professionale, con
particolare rife-rimento all'avviso 20.
3) Audizione in ordine al Piano straordinario per il lavoro in Sicilia ;
4) Audizione dei richiedenti enti EUSS srl, EN@IPCL-ENAIP Caltanissetta,
C.E.DI.FO. P e Insieme per la formazione in ordine ai piani formativi 2012 -
2014.
Testo del Sommario
La seduta inizia alle ore 1130.
IL VICEPRESIDENTE LENTINI passa al primo punto all'ordine del
giorno. Dà la parola all'Assessore per i beni culturali
Missineo.
L'assessore per i Beni culturali MISSINEO ritiene opportuna una
revisione del testo da parte dei propri Uffici che elimini
alcuni profili di particolare complessità, al fine di rendere
più agevole l'iter del disegno di legge.
L'on. APPRENDI si dice d'accordo.
Il VICEPRESIDENTE LENTINI invita l'Assessore a trasmettere il testo
revisionato dagli Uffici onde discuterne l'adozione come testo
base.
( La Commissione si trasferisce in Sala Rossa per la
trattazione dei rimanenti punti)
Il VICEPRESIDENTE LENTINI passa al secondo punto all'ordine del
giorno.
(I rappresentanti degli enti di formazione entrano nella Sala
riunioni)
Il sig. LO CICERO, della CGIL, ritiene incongruo programmare
l'inizio delle attività nel mese di agosto. Chiede un
approfondimento in ordine all'esigibilità di istituti di legge
e contrattuali che confliggono con il meccanismo della
rendicontazione e che l'Amministrazione sia in grado di far
fronte alle eventuali riammissioni dei ricorrenti enti esclusi,
in caso di pronunce loro favorevoli.
Il rappresentante della CISL solleva il problema della cassa
integrazione in deroga e la carenza dell'offerta formativa
verificatasi in provincia di Caltanissetta a seguito
dell'esclusione degli enti operanti in quella provincia.
Il sig RAIMONDI, della UIL, rilevato che gli attuali profili
critici erano stati già rappresentati alla Commissione, ritiene
non prefigurabile un inizio delle attività corsuali nel mese di
agosto. Solleva il problema del finanziamento degli enti,
considerando che i decreti di finanziamento non sono stati
ancora posti in essere. Condivide la preoccupazione in ordine
alla situazione creatasi nella provincia di Caltanissetta.
Rappresenta i risultati di uno studio, effettuato dalla propria
organizzazione, dal quale si evincono circa 800 esuberi nel
settore.
Il rappresentante di Insieme per la formazione manifesta la
preoccupazione degli operatori del settore.
Suor LO TURCO, di FORMA SICILIA, chiede un avvio immediato delle
attività, stigmatizzando i ritardi della macchina burocratica.
Il dr. MIRODDI, del CENFOP, chiede un immediato avvio delle
attività progettuali per permettere l'inizio delle attività
d'aula a settembre e certezze in ordine all'impegno finanziario
ed in ordine alla tempistica dei decreti di finanziamento.
Il dr. CEGLIA, di ASSOFOR, chiede garanzie sul finanziamento.
Chiede, altresì, un anticipo delle somme dovute.
Il dr. ALBERT, dirigente generale della formazione, premesso che i
ritardi sono dipesi anche dalle tempistiche di bilancio,
rappresenta che con il decreto di approvazione dei corsi è
stato già posto in essere un impegno di spesa cui devono
necessariamente seguire, per prassi consolidata, i singoli
decreti di finanziamento. Rivendica che la Regione siciliana è
l'unica regione alla quale Bruxelles ha riaperto i flussi di
spesa. In ordine all'esigibilità degli istituti contrattuali
espone che, con l'adozione dell'unità di costo standard, ciò
che rileva è l'effettivo svolgimento della formazione alle
condizioni previste. Ammette la criticità in ordine all'offerta
formativa verificatasi nella provincia di Caltanissetta,
affermando che, una volta partito l'avviso 20, si provvederà a
studiarne i rimedi. In ordine agli esuberi strutturali,
rappresenta che il dato è una variabile dipendente dal numero
degli allievi e si dice, comunque, stupito del mancato avvio
della contrattazione tra sindacati ed enti. Dichiara di avere
concordato con gli enti un percorso che prevede l'avvio della
fase di progettazione al 3 agosto e l'avvio dei corsi a
settembre, ritenendo governabili i tempi.
L'on. MARINESE, difeso l'operato della macchina burocratica,
evidenzia la mancanza di certezze. Ritiene impossibile la
rendicontazione per l'anno 2010 a causa del non funzionamento
del sistema.
Posto che l'Avviso è triennale, rileva come non esistano certezze
per gli anni successivi. Ritiene l'assistenza tecnica
dispendiosa e carente. Lamentato un aumento di spesa rispetto
all'anno precedente, pari a circa 30 milioni di euro, denuncia
i forti ritardi nell'attuazione del FSE, i cui avvisi sono
quasi tutti fermi. Ritiene che in sede di attuazione si sia
illegittimamente derogato a clausole del bando e che non fosse
possibile avvalersi delle premialità previste.
L'on. DINA rileva che il problema dei lavoratori non è secondario,
prospettando un'emergenza sociale. Chiede al dirigente generale
di fare chiarezza sugli esuberi.
Il dr. ALBERT rappresenta che, ove si è derogato al bando, era il
bando stesso che contemplava questa facoltà. Dichiara che in
base alle attuali regole, non è possibile individuare una
soluzione che, in assenza di formazione, consenta di pagare
stipendi, incorrendo nelle procedure di infrazione relative
agli aiuti di stato. Rileva che fino ad oggi i fondi per la
cassa integrazione sono disponibili.
Il sig. RAIMONDI, rappresentante UIL, quantifica in circa 800 gli
esuberi, al netto degli eventuali riassorbimenti, per effetto
delle ore non assegnate e dell'introduzione del parametro
unico.
L'on. PANARELLO rammenta che, se non si fosse operata la scelta di
finanziare con il FSE la formazione, stante l'attuale
situazione di bilancio, saremmo in presenza di una situazione
drammatica; ritiene, comunque, necessario vigilare affinché
l'introduzione delle nuove regole determini condizioni di
tranquillità per gli operatori e per il servizio. Reputa
necessario un chiarimento sull'assistenza tecnica. Invita il
dr. Albert a non essere reticente sugli esuberi e di affrontare
la problematica in tempo nelle sedi idonee.
L'on. ALBERT rappresenta che il problema degli esuberi esiste;
riguardo al rilievo mosso di essere reticente, fa presente di
non potere sbilanciarsi sul tema in attesa di avere contezza
dell'avvio delle attività. Lamenta di non avere trovato la
disponibilità dei sindacati e degli enti per la definizione
delle modalità concrete per l'attuazione del fondo unico.
L'on. BUFARDECI rileva che l'annualità 2014 ricadrebbe nel
prossimo POR 2014 -2020 e, quindi, su una diversa
programmazione. Chiede che il dirigente generale ponga in
essere una circolare che vieti nuove assunzioni di soggetti
estranei al bacino. Annuncia un serrato confronto sugli avvisi
che non sono partiti e sull'attuazione del FSE.
Il dr. ALBERT ammette che non può fornire alcuna certezza, nelle
more dell'emanazione dei nuovi regolamenti, pur rilevando che
in passato è sempre stata prevista una clausola di
salvaguardia. Sull'assistenza tecnica, premesso che di essa si
avvalgono tutte le Regioni, fa presente che nella sua
precedente esperienza nella regione Piemonte, poteva contare su
circa 600 dipendenti per gestire circa la metà dei fondi a
disposizione della Sicilia e di non essere, pertanto, in grado
di far fronte alla situazione con le risorse umane del solo
dipartimento.
I rappresentanti degli enti EUSS srl, EN@IPCL-ENAIP Caltanissetta,
C.E.DI.FO.P. espongono le problematiche sottostanti la loro
esclusione dalla graduatoria, ritenendola illegittima e
annunciando ricorsi all'autorità giudiziaria.
Il dr ALBERT, ammessa la qualità della formazione operata dall'ente
C.E.DI.FO.P., rileva che il suo mandato era quello di portare a
compimento il bando e che sulle esclusioni non potrà che
pronunciarsi l'autorità giudiziaria; rileva che in caso di
riammissioni i fondi per il finanziamento esistono.
L'on. MARZIANO, premesso che è giusto che la dinamica delle
esclusioni sia rimessa, in questa fase, alle determinazione
dell'Autorità giudiziaria, sottolinea che bisogna garantire
due esigenze: 1) che vengano tutelati gli enti eventualmente
riammessi; 2) che, ove dovessero essere confermate le
esclusioni, i dipendenti degli enti esclusi vengano
riassorbiti, anche ricorrendo alle qualifiche equipollenti
evitando fenomeni di nuove assunzioni senza attingere al
bacino. Menziona l'alta eccellenza dell'ente C.E.DI.FO.P.
Il Vicepresidente LENTINI propone l'istituzione di una
sottocommissione al fine di esaminare le problematiche relative
agli esuberi ed ai reintegri.
La seduta termina alle ore 15.00
sabato 14 luglio 2012
I soldi dell’Avviso 20 alla forestazione?
di Giulio Ambrosetti (12/7/2012)
I fondi destinati alla formazione professionale sarebbero stati spesi – almeno in parte – per fronteggiare i bisogni finanziari di altre branche dell’amministrazione regionale, a cominciare dalla forestazione?
La notizia ci lascia basiti, perché i fondi europei non possono essere utilizzati per la spesa regionale ordinaria. Eppure è quello che ci sussurra a voce bassa il parlamentare regionale del Pdl, Salvino Caputo. Possibile?
Insomma: per questo Avviso 20, il mega-bando per la formazione professionale siciliana, non ci sarebbe proprio pace. La dizione ‘mega’ ci sta tutta, perché si tratta di circa 900 milioni di euro da spendere in tre anni (287 milioni di euro circa ogni anno, compreso l’attuale). Vediamo di provare a capire quello che potrebbe succedere.
Qualche ora fa abbiamo dato notizia di un’interrogazione parlamentare presentata da Salvino Caputo, Pdl, presidente della terza commissione legislativa dell’Ars (Attività produttive). Il deputato di Sala d’Ercole chiede al Governo della Regione ‘lumi’ sulla copertura finanziaria dell’Avviso 20.
Per caso, incontriamo Caputo davanti il portone di Palazzo Reale. Abbiamo letto e riportato per grandi linee la sua interrogazione rivolta al Governo della Regione. Ci ha colpito, in particolare, un passaggio del suo ragionamento, là dove lascia intendere che gli Avvisi 7 e 8 (si tratta di altri due bandi per corsi di formazione professionale) sarebbero stati ‘bocciati’ per coprire i fondi dell’Avviso 20 che, a suo dire, non sarebbero più disponibili.
La cosa ci lascia perplessi, perché i fondi europei sono a destinazione vincolata. Ricordiamo che l’Avviso 20 viene finanziato con l’Fse, il Fondo sociale europeo. Risorse che debbono essere utilizzate per la formazione e non per altre finalità.
Chiediamo a Caputo che sta succedendo. Ci risponde che di nuovo non c’è niente. In effetti, da tre mesi a questa parte, sull’Avviso 20, registriamo il massimo dell’ ‘annacamento’ per il minimo movimento.
Non c’è niente in che senso, chiediamo? Caputo ci risponde così: “Non c’è niente nel senso che non ci sono i soldi per far partire l’Avviso 20″.
Replichiamo: scusi, onorevole, non è che possono sparire così quasi 900 milioni di euro!
Caputo non si scompone: “A me risulta che questi soldi non ci sono più”.
A questo punto, la nostra domanda è d’obbligo: scusi, onorevole, non ci sono più perché da Bruxelles non sono mai arrivati, o non ci sono più perché sono stati utilizzati per altre finalità?.
Caputo: “Credo che la seconda possibilità sia quella più vicina alla realtà…”.
Altra nostra domanda: dunque i 900 milioni dell’Avviso 20 sarebbero stati spesi per finalità diverse dala formazione professionale?
Caputo: “Esattamente”.
E in quali settori?
A questo punto Caputo deve andare via. Ci saluta garbatamente. Mentre si allontana avvertiamo la sua voce: “Mi dicono forestazione. Verificate”.
Ora noi sembra impossibile che il Governo regionale abbia preso i 900 milioni – o una part4e di questi 900 milioni di euro di fondi comunitari destinati alla formazione professionale – e li abbia stornati per pagare i forestali. Per noi ‘sta cosa è incredibile e impossibile. Ci rifiutiamo di credere che il Governo dell’Isola possa avere fatto una cosa del genere. Assolutamente impossibile…
martedì 10 luglio 2012
INTERROGAZIONE N. 2663 - Notizie circa il decreto n. 2376 del 14 giugno 2012 del direttore generale della formazione professionale.
XV Legislatura ARS INTERROGAZIONE (risposta orale) N. 2663 - Notizie circa il decreto n. 2376 del 14 giugno 2012 del direttore generale della formazione professionale. Al Presidente della Regione e all'Assessore per l'istruzione e la formazione professionale, emesso che: in merito alla graduatoria dell'AVVISO 20 sono state sollevate numerose osservazioni dalla Corte dei conti che hanno evidenziato criticità sulle modalità della formazione della graduatoria in relazione ai progetti presentati; con decreto del 14 giugno n. 2376, non ancora pubblicato in GURS, il direttore generale del dipartimento della formazione professionale ha modificatoi criteri di assegnazione individuando criteri di premialità (cfr. articolo 3 dd 1.5 - 2.6)diversinda quelli indicati in bando; considerato che: il nuovo decreto interviene in una fase successiva all'individuazione degli enti beneficiari; sarebbero a rischio anche le risorse dei fondi comunitari del FSE 2007/2013; ritenuto che occorre verificare se corrisponde al vero la notizia del decreto di modifica alla graduatoria AVVISO 20; per sapere: se il decreto n. 2376 del 14 giugno emesso dal direttore generale della formazione non sia stato pubblicato in GURS; quali modifiche il decreto abbia apportato rispetto ai criteri di assegnazione indicati in precedenza nei relativi bandi; se i criteri del nuovo decreto modifica la graduatoria già stilata; quali provvedimenti abbiano adottato o intendano adottare in merito al settore della formazione; se siano a rischio i fondi comunitari e i progetti relativi alla AVVISO 20. (L'interrogante chiede lo svolgimento con urgenza) (26 giugno 2012) CAPUTO
INTERROGAZIONE N. 2657 - Chiarimenti circa la presunta assistenza tecnica affidata ad una società delle Isole Cayman in relazione all'Avviso 20.
XV Legislatura ARS INTERROGAZIONE (risposta orale) N. 2657 - Chiarimenti circa la presunta assistenza tecnica affidata ad una società delle Isole Cayman in relazione all'Avviso 20. Al Presidente della Regione, all'Assessore per l'istruzione e la formazione professionale e all'Assessore per l'economia, premesso che: l'AVVISO 20 è stato oggetto di osservazioni da parte della Corte dei conti e che non vi è la certezza della copertura economica; per le operazioni di assistenza tecnica sono state incaricate due società: la Dispositivi tecniche metodologiche srl e la Ecube srl, entrambe con sede a Torino; tale circostanza suscita particolare attenzione atteso che si tratta di società con sede in Torino, città di provenienza del Direttore generale Ludovico Albert; considerato che dalle visure camerali e commerciali è emerso che tra i soci risulta la società PERIWINKLE BLUE INVESTMENTLTD che ha sede in Georgetown, Isole Cayman; ritenuto che: si tratta di circostanze che denotano una forte preoccupazione per i fondi comunitari del bando dell'AVVISO 20 che prevede l'utilizzo di centinaia di miliardi di euro finalizzati a sostenere le attività formative in Sicilia; la notizia circa la compagine sociale e la presenza di società con sede nelle Isole Cayman chiamate a fare le verifiche e l'assistenza tecnica, merita attenta verifica parlamentare e precisi chiarimenti dal Governo della Regione; per sapere: se corrisponda al vero che le società incaricate per la verifica tecnica hanno sede in Torino; se corrisponda al vero che la compagine sociale è formata anche da soci con sede nelle Isole Cayman; quali provvedimenti abbiano adottato per la misura dell'AVVISO 20; quali criteri abbiano adottato per individuare le società incaricate per la verifica tecnica; quali provvedimenti abbiano adottato per revocare il blocco dell'AVVISO 20. (L'interrogante chiede lo svolgimento con urgenza) (20 giugno 2012) CAPUTO
sabato 7 luglio 2012
Errori nelle graduatorie L'Avviso 20 rischia lo stop
http://livesicilia.it/2012/07/05/errori-nelle-graduatorie-lavviso-20-rischia-lo-stop/
Il presidente della Commissione Totò Lentini (nella foto): "L'assessorato non ha considerato, nel computo dei punteggi, i corsi 'autofinanziati' dagli enti: le graduatorie sono da rifare e si prepara una pioggia di ricorsi".
Il presidente della Commissione Totò Lentini (nella foto): "L'assessorato non ha considerato, nel computo dei punteggi, i corsi 'autofinanziati' dagli enti: le graduatorie sono da rifare e si prepara una pioggia di ricorsi".
Ancora polemiche sull'Avviso 20. Il bando della Formazione professionale siciliana, stavolta è al centro di un'interrogazione parlamentare del deputato dell'Udc e presidente della Commissione Lavoro Totò Lentini che denuncia: “Commessi degli errori nel calcolo dei punteggi nelle graduatorie, l'Avviso rischia di affondare”.
La polemica gira attorno al concetto di “corsi liberi”. Si tratta di corsi di Formazione che non sono stati finanziati direttamente dalla Regione. Secondo Lentini e secondo diversi titolari di enti, questi corsi svolti dalle associazioni negli anni passati, non sono stati considerati nel computo dei “titoli” che ciascun ente deve presentare per ottenere i finanziamenti del Piano regionale dell'offerta formativa.
“L'Avviso 20 indicava – scrive Lentini nella sua interrogazione - fra i criteri di attribuzione dei punteggi per la formazione delle graduatorie, la cosiddetta 'esperienza continuativa nel territorio regionale' (punto 1.1), rilevata a partire dalla valutazione dei corsi realizzati nel quinquennio precedente alla data di pubblicazione dell’avviso; il citato punto escludeva esplicitamente, - aggiunge Lentini - i corsi realizzati in ambito OIF, IFTS, dell’alta formazione, dell’apprendistato, della formazione continua anche con fondi interprofessionali”. Insomma, l'Avviso chiarisce, spiega il deputato, senza possibili ambiguità, quali siano i corsi da ritenere “inutili” per il computo del punteggio in graduatoria.
Tra questi, però, non ci sarebbero i cosiddetti “corsi liberi”: si tratta appunto di corsi che non sono stati finanziati dalla legge 24 (la legge Regionale che ha appunto sostenuto economicamente gli enti di Formazione) ma che comunque sono passati attraverso i controlli previsti “per le attività cofinanziate dal Fondo sociale europeo”, oltre che da quelli della Regione, previsti dalla legge 24, compresi i processi di accreditamento delle sedi. Insomma, spiega Lentini, “può tranquillamente affermarsi, che si è determinata una vera e propria equiparazione fra i progetti finanziati con fondi pubblici e quelli autofinanziati, considerato che gli enti accreditati operano progetti formativi che realizzano un interesse pubblico senza gravare sulle finanze pubbliche”. Anzi, non solo le tipologie di corsi vanno equiparate per la determinazione del punteggio in graduatoria, ma quelli “liberi”, dice Lentini, appaiono persino più “meritevoli”, perché organizzati senza gravare sulle finanze pubbliche.
E invece, il Nucleo di valutazione dell'assessorato alla Formazione e all'Istruzione, “ha proceduto – scrive Lentini - ad escludere dalla valutazione i corsi autofinanziati”, una decisione che “non trova riscontro in quanto previsto dall’Avviso 20, che in nessuna sua parte ed in alcun modo (neppure in forma indiretta ovvero desumibile in via analogica da altre disposizioni del vigente ordinamento) indica di escludere i “corsi liberi” dalla valutazione. Il comportamento del Nucleo – aggiunge Lentini - appare pertanto palesemente illegittimo nella parte in cui ha ritenuto di introdurre una previsione ultronea che ha alterato e falsato quanto sancito dall’Avviso”.
E il rischio, adesso, è che sull'assessorato cada una pioggia di ricorsi, tale da “bloccare” l'avvio delle attività di Formazione, visto che l'”errore” dell'assessorato finirebbe per mettere “in questione la legittimità dell’intera procedura e, soprattutto, della graduatoria scaturente dalla valutazione effettuata. L’esclusione dei 'corsi liberi' – prosegue Lentini - ha determinato e determina un grave pregiudizio a danno di alcuni enti che, come detto, hanno realizzato e realizzano finalità di pubblico interesse senza gravare fin qui sulle finanze pubbliche ed i corsi dagli stessi promossi hanno riscontrato e riscontrano vasto successo nella platea dei potenziali interessati”. Enti che, “da notizie di stampa”, dice Lentini, avrebbero già inoltrato ricorsi al Tar. “I contenziosi, che vedrebbero verosimilmente soccombere l’amministrazione regionale, rischiano – aggiunge infatti Lentini - di mettere in questione il regolare avvio dell’intero complesso delle attività formative, con pesanti conseguenze sull’occupazione e sul reddito dei ben 8mila operatori del comparto”. Insomma, la Regione intervenga ritoccando le graduatorie. Prime che una montagna di ricorsi finisca per sommergere l'Avviso 20.
La polemica gira attorno al concetto di “corsi liberi”. Si tratta di corsi di Formazione che non sono stati finanziati direttamente dalla Regione. Secondo Lentini e secondo diversi titolari di enti, questi corsi svolti dalle associazioni negli anni passati, non sono stati considerati nel computo dei “titoli” che ciascun ente deve presentare per ottenere i finanziamenti del Piano regionale dell'offerta formativa.
“L'Avviso 20 indicava – scrive Lentini nella sua interrogazione - fra i criteri di attribuzione dei punteggi per la formazione delle graduatorie, la cosiddetta 'esperienza continuativa nel territorio regionale' (punto 1.1), rilevata a partire dalla valutazione dei corsi realizzati nel quinquennio precedente alla data di pubblicazione dell’avviso; il citato punto escludeva esplicitamente, - aggiunge Lentini - i corsi realizzati in ambito OIF, IFTS, dell’alta formazione, dell’apprendistato, della formazione continua anche con fondi interprofessionali”. Insomma, l'Avviso chiarisce, spiega il deputato, senza possibili ambiguità, quali siano i corsi da ritenere “inutili” per il computo del punteggio in graduatoria.
Tra questi, però, non ci sarebbero i cosiddetti “corsi liberi”: si tratta appunto di corsi che non sono stati finanziati dalla legge 24 (la legge Regionale che ha appunto sostenuto economicamente gli enti di Formazione) ma che comunque sono passati attraverso i controlli previsti “per le attività cofinanziate dal Fondo sociale europeo”, oltre che da quelli della Regione, previsti dalla legge 24, compresi i processi di accreditamento delle sedi. Insomma, spiega Lentini, “può tranquillamente affermarsi, che si è determinata una vera e propria equiparazione fra i progetti finanziati con fondi pubblici e quelli autofinanziati, considerato che gli enti accreditati operano progetti formativi che realizzano un interesse pubblico senza gravare sulle finanze pubbliche”. Anzi, non solo le tipologie di corsi vanno equiparate per la determinazione del punteggio in graduatoria, ma quelli “liberi”, dice Lentini, appaiono persino più “meritevoli”, perché organizzati senza gravare sulle finanze pubbliche.
E invece, il Nucleo di valutazione dell'assessorato alla Formazione e all'Istruzione, “ha proceduto – scrive Lentini - ad escludere dalla valutazione i corsi autofinanziati”, una decisione che “non trova riscontro in quanto previsto dall’Avviso 20, che in nessuna sua parte ed in alcun modo (neppure in forma indiretta ovvero desumibile in via analogica da altre disposizioni del vigente ordinamento) indica di escludere i “corsi liberi” dalla valutazione. Il comportamento del Nucleo – aggiunge Lentini - appare pertanto palesemente illegittimo nella parte in cui ha ritenuto di introdurre una previsione ultronea che ha alterato e falsato quanto sancito dall’Avviso”.
E il rischio, adesso, è che sull'assessorato cada una pioggia di ricorsi, tale da “bloccare” l'avvio delle attività di Formazione, visto che l'”errore” dell'assessorato finirebbe per mettere “in questione la legittimità dell’intera procedura e, soprattutto, della graduatoria scaturente dalla valutazione effettuata. L’esclusione dei 'corsi liberi' – prosegue Lentini - ha determinato e determina un grave pregiudizio a danno di alcuni enti che, come detto, hanno realizzato e realizzano finalità di pubblico interesse senza gravare fin qui sulle finanze pubbliche ed i corsi dagli stessi promossi hanno riscontrato e riscontrano vasto successo nella platea dei potenziali interessati”. Enti che, “da notizie di stampa”, dice Lentini, avrebbero già inoltrato ricorsi al Tar. “I contenziosi, che vedrebbero verosimilmente soccombere l’amministrazione regionale, rischiano – aggiunge infatti Lentini - di mettere in questione il regolare avvio dell’intero complesso delle attività formative, con pesanti conseguenze sull’occupazione e sul reddito dei ben 8mila operatori del comparto”. Insomma, la Regione intervenga ritoccando le graduatorie. Prime che una montagna di ricorsi finisca per sommergere l'Avviso 20.
martedì 3 luglio 2012
INTERROGAZIONE N. 2690 - ARS - Assemblea Regionale Siciliana Interrogazione Parlamentare N. 2690 del 29.06.12
12 lug 2012 Trasmissione governo
Storico
29 giu 2012 Presentazione03 lug 2012 Annuncio Aula Seduta n. 360 AULA
XV Legislatura ARS INTERROGAZIONE (risposta orale) N. 2690 - Notizie sui corsi di formazione per 'operatori tecnici subacquei' e sull'esclusione dell'ente CEDIFOP dai progetti di cui al c.d. 'Avviso 20'. Al Presidente della Regione e all'Assessore per l'istruzione e la formazione professionale, premesso che: il Dipartimento Regionale dell'Istruzione e della Formazione, con Avviso n.20, approvato con Decreto del Direttore Generale n.3699 del 12 agosto 2011, ha indetto una procedura finalizzata all'acquisizione e selezione di 'Percorsi formativi per il rafforzamento dell'occupabilità e dell'adattabilità della forza lavoro siciliana'; il detto Avviso indicava, fra i criteri di attribuzione dei punteggi per la formazione delle graduatorie, le esperienze (punti 1.1 e 1.2), rilevate a partire dalla valutazione dei corsi realizzati nel triennio/quinquennio precedente alla data di pubblicazione dell'avviso; tra gli enti che operano sul territorio regionale, in possesso di tutti i requisiti di accreditamento dei percorsi e delle sede formative, vi è il Cedifop di Palermo, specializzato nella formazione di operatori tecnici subacquei; il detto ente, fin dal 1993, ha promosso e gestito progetti formativi finanziati con risorse comunitarie (FSE), regolarmente vigilati e positivamente valutati dai competenti uffici dell'amministrazione regionale; il Cedifop è 'full member' dell'IDSA (l'associazione che riunisce a livello mondiale le scuole per subacquei professionisti), socio effettivo dell'UNI (organizzazione riconosciuta dallo Stato e dall'UE che cura l'adozione delle norme tecniche), ed è 'approved training providere' dell'IMCA (l'organizzazione mondiale dei 'marine contractors'), avendo costruito, nei circa 20 anni di attività, uno straordinario patrimonio tecnico di esperienze, professionalità e dotazioni strumentali che ne fanno praticamente un 'unicum' a livello nazionale; la specificità del Cedifop è stata peraltro rilevata esplicitamente dal competente Assessorato, come attestato da quanto dichiarato dal Capo di Gabinetto pro tempore dell'Assessore per l'istruzione in sede di audizione di fronte alla V Commissione legislativa permanente all'Assemblea regionale siciliana (seduta n.185 del 25/01/2011); atteso che: in sede di valutazione delle proposte di cui all'Avviso 20 il nucleo all'uopo delegato, introducendo una previsione NON contemplata dal detto avviso, ha ritenuto di non attribuire punteggio ai c.d. 'corsi liberi' (soggetti alla vigilanza della Regione ed alle medesime regole cui sono sottoposti i corsi a finanziamento pubblico) quali quelli promossi ultimamente dal Cedifop; l'operato del nucleo appare palesemente illegittimo nella misura in cui, alterando quanto previsto dall'Avviso (che costituisce ad ogni effetto lex specialis cui l'amministrazione deve conformarsi), ha determinato un minor punteggio, risoltosi nell'esclusione dal novero dei corsi finanziati, per il Cedifop e, eventualmente, per altri enti che si trovino nella medesima condizione; sul punto, peraltro, è pendente un ricorso promosso dall'ente di fronte alla giurisdizione amministrativa; il Cedifop, ad oggi, risulta l'unico ente, sull'intero territorio nazionale, ad essere membro dell'IDSA ed in grado di rilasciare qualifiche fino al 'top-up' conformi agli standard HSE (ente governativo britannico che stabilisce i criteri di sicurezza internazionalmente riconosciuti); tale riconoscimento, peraltro, ha richiesto l'intervento dell'Assessorato che ha rilasciato all'HSE apposita dichiarazione sull'effettuazione delle attività di controllo sull'operato dell'ente e sulla piena conformità dello stesso alle vigenti disposizioni; le proposte progettuali presentate dall'ente risultano, fin dalla loro denominazione, assolutamente coerenti ed in linea con gli standard HSE/IDSA (peraltro riconosciuti ed espressamente richiamati dal Dipartimento nelle 'Direttive per la programmazione e presentazione delle proposte formative' del PROF 2011) e le uniche, relativamente alle professioni subacque, in grado di soddisfare i requisiti di cui alla direttiva comunitaria 2005/36/CE; l'esigenza che i percorsi formativi per le professioni subacquee nel settore industriale siano assolutamente in linea con gli standard citati è dettata oltreché dalla spendibilità sul mercato del lavoro, anche dal peculiare profilo di rischio delle attività di diving professionale che richiedono l'acquisizione di competenze specifiche ed irrinunciabili; rilevato che: negli ultimi anni il centro ha promosso corsi c.d. 'liberi' che, pure a pagamento, hanno visto la partecipazione di tanti giovani siciliani, attratti evidentemente dal prestigio dei corsi e dalle opportunità occupazionali che seguono al conseguimento delle qualifiche rilasciate dal Cedifop; i corsi promossi dal Cedifop, da ormai diversi anni, attirano giovani da tutte le parti d'Italia e da diversi paesi del Mediterraneo, costituendo un oggettivo elemento di eccellenza nel sistema della formazione in Sicilia; il settore delle attività professionali subacquee risulta strategico per l'economia regionale (a causa della presenza di molteplici installazioni portuali, impianti chimici, insediamenti di acquacoltura, etc. ove tali figure sono richieste ed indispensabili) e la carenza di personale adeguatamente formato costituisce un duplice danno: per le imprese interessate e per i tantissimi giovani in cerca di lavoro; l'esclusione dei progetti presentati dal Cedifop, al di là dei rilievi formali sopra richiamati, comporta, nei fatti, l'impossibilità per un grande numero di giovani siciliani di conseguire, gratuitamente, una qualificazione professionale internazionalmente riconosciuta ed in grado di assicurare loro concrete opportunità occupazionali e renderli competitivi, come operatori qualificati, sul piano internazionale; considerato che: come sopra detto emergono seri dubbi sulla legittimità degli atti che hanno portato, fra l'altro, all'esclusione dei progetti del Cedifop dal novero di quelli finanziati nell'ambito dell'Avviso 20; in ogni caso l'esclusione di tali progetti comporta, prima ancora che un pregiudizio per l'ente, un oggettivo vulnus per i giovani siciliani che si vengono a trovare nella materiale impossibilità di accedere, gratuitamente, a percorsi formativi e qualifiche che ne consentirebbero un rapido e proficuo inserimento nel mondo del lavoro; per sapere: se si ritengano legittime le procedure adottate e, in particolare, se appaia o meno legittimo l'operato del nucleo di valutazione nella parte in cui ha introdotto un criterio ultroneo (peraltro in carenza di un sottostante interesse pubblico) e quali interventi s'intenda adottare per individuare e sanzionare le eventuali responsabilità; se, in particolare, s'intenda intervenire per correggere le cause che hanno portato all'esclusione dei progetti presentati dal Cedifop dal novero di quelli finanziati; quali iniziative s'intenda assumere per garantire che le attività formative per subacquei professionisti possano essere adeguatamente valorizzate, assicurando la possibilità ai giovani siciliani di intraprendere, gratuitamente, percorsi di eccellenza che offrano concrete opportunità occupazionali, anche a livello internazionale, nel settore. (L'interrogante chiede lo svolgimento con urgenza) (29 giugno 2012) LENTINI
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