Full member IDSA. Corsi per: OTS (Harbour Diver) - Inshore Air Diver - Offshore Air Diver - Offshore Sat Diver - Diver Medic / Primo Soccorso - per informazioni: 338.3756051 - www.cedifop.it - cedifop@cedifop.it
venerdì 8 maggio 2020
Appello ad assessore Lagalla
08 Maggio , 16:13
(ANSA) - PALERMO, 08 MAG - Sedici enti che svolgono formazione autofinanziata lanciano un appello all'assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla, per sostenere il sistema favorendo "la realizzazione delle ore di pratica in aula che sarebbero difficili, se non impossibili da realizzare in remoto". "Le difficoltà non sono soltanto di noi enti - scrivono in una nota - ma anche dei nostri studenti, che con sacrificio investono tempo e denaro nel loro futuro e in questo momento si trovano in un limbo, senza sapere se e come concludere il percorso formativo che hanno iniziato. Molti di loro infatti, per le difficoltà economiche sopraggiunte a causa della chiusura forzata dalla quarantena adesso si trovano impossibilitati a continuare a sostenere altre spese che non siano quelle della stretta sopravvivenza". E ancora: "Abbiamo tutti necessità di ripartire il prima possibile nel rispetto assoluto delle direttive del governo sul distanziamento sociale, perché anche la nostra priorità è la salute pubblica, e non vogliamo certo esporre a rischi il nostro personale e i nostri alunni". Gli enti chiedono un incontro con l'assessore "per potere esporre le nostre problematiche e illustrare le nostre proposte". "Per favorire la ripartenza", chiedono "di utilizzare i fondi strutturali anche per gli enti autofinanziati, creando dei fondi da potere utilizzare come voucher per gli alunni che frequenteranno i corsi previsti per la fine del 2020 e il 2021", "misure speciali per le attività obbligatorie di stage, soluzioni di emergenza per consentire l'accesso agli esami agli alunni che hanno frequentato le ore in aula nel più breve arco di tempo possibile" e la "possibilità di effettuare esami in modalità Fad per le tipologie di corso che lo consentono, per i corsi già conclusi". (ANSA).
APE
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venerdì 3 aprile 2020
AIAS presenterà al meeting ETDC il Repertorio Telematico dei Metalmeccanici Subacquei
In questo periodo di grave calamità, quando seguire un
progetto diventa sempre più difficile, l'APC Mare di AIAS (Associazione
professionale Italiana Ambiente e Sicurezza) non si è mai fermata nel
programmare il suo percorso per il ritorno alla
normalità.
L’impegno di APC Mare di AIAS, che sta divulgando una
serie di comunicati (l'ultimo in data
30 marzo 2020) rivolti a tutti i professionisti delle attività di subacquea
industriale, centri diving, porti e committenti industriali, che operano sul
territorio nazionale, consiste nella definizione di una proposta di
percorso chiaro e facilmente applicabile per i subacquei industriali che
desiderano qualificarsi come professionisti delle attività di subacquea ai sensi
della Legge 7/2016 della Regione Sicilia e dal Decreto del Presidente della
Regione Siciliana 31/2018, art.10.1.
Il progetto ha fatto un ulteriore passo avanti con la
riunione di APC Mare di AIAS del 3 marzo scorso tenutasi presso la sede AIAS di
Milano (ed in collegamento via web) durante la quale sono state presentate le
nuove qualificazioni associate ai relativi percorsi formativi individuati dalla
Regione Siciliana (titoli formativi di diverso livello) per quei subacquei che
vogliono registrarsi come Inshore Diver, Offshore Air Diver/Top Up e Offshore
Sat Diver, nel Repertorio Telematico dei Commercial Diver Italiani, presso
l'Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana, registrazione che permette loro
di lavorare legalmente in Italia. Le tre figure sono state istituite
congiuntamente alla nuova figura di “Diver Medic/Primo Soccorso”, certificabile
ai sensi della norma di certificazione delle competenze ISO IEC
17024.
L’iscrizione al
Repertorio Telematico istituito dalla legge 07/2016 della regione Siciliana
(unico atto legislativo esistente ad oggi in Italia per le certificazioni dei
commercial diver Italiani che operano fuori dalle aree portuali, riservate agli
OTS, in base ai D.M. 13.01.1979, e 02.02.1982) diventa obbligatoria per il
rispetto del decreto legislativo n. 81/08 per tutti gli operatori delle aziende
che esercitano la loro attività fuori dai porti in Italia, come per esempio
aziende iscritte nella categoria merceologica "acquacoltura" in acqua di mare,
salmastra o lagunare, piccole o grandi imprese di lavori subacquei, ma anche
impianti offshore, operanti fuori dalle aree
portuali.
AIAS sta procedendo con la messa in opera del percorso
intrapreso tramite l'organizzazione di una serie di eventi per i lavoratori
subacquei industriali che intendono operare al di fuori dell’ambito portuale
volti alla spiegazione ed alla condivisione dei contenuti del progetto; con
l'obbiettivo di definire un percorso di supporto ai sommozzatori, tramite le
proprie strutture territoriali, per la loro registrazione al Repertorio
Telematico previsto dalla legge 07/2016, rivolgendosi sia agli operatori che
sono già in possesso della qualifica da OTS, sia agli operatori che hanno
conseguito titoli formativi similari all'estero, ma che non hanno tutti i
requisiti previsti dalla legge siciliana per
l'iscrizione.
Tali argomentazioni saranno presentati da AIAS, invitata in qualità di osservatore, durante l'annuale meeting dell'ETDC (the European Diving Technology Committee - associazione nata nel Regno Unito, con sede a Kiel, Repubblica Federale Tedesca), che si svolgerà quest'anno a Livorno nel mese di settembre, per dare il suo contributo in materia di Sicurezza sul Lavoro, nella convinzione che la partecipazione a questo evento possa costituire un determinante supporto al dibattito che vedrà l'Italia protagonista nell'applicare i nuovi aspetti legislativi riconoscibili ai sensi della direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2005 sull’intero territorio comunitario.
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mercoledì 11 marzo 2020
Covid-19: interrotto il corso per la qualifica di Operatore Tecnico Subacqueo
Dopo il Decreto del Presidente del Consiglio per il contenimento
del contagio da Covid-19 è ferma anche la formazione professionale in tutta
Italia e quindi anche CEDIFOP ha dovuto interrompere le attività formative. In
particolare è stato interrotto il corso già avviato per la qualifica di
Operatore Tecnico Subacqueo, valido per l'iscrizione nel Registro Sommozzatori
del Ministero dei Trasporti, presso una Capitaneria di Porto in Italia, per il
rilascio del Libretto di Ricognizione, come previsto dal D.M. 13.01.1979 e per
accedere ai livelli successivi per INSHORE
e OFFSHORE, alcuni allievi hanno deciso di tornare alle loro case, altri
hanno preferito rimanere in Sicilia. Le attività di formazione riprenderanno
dopo il 3 aprile prossimo.
Sono state bloccate anche le procedure per gli esami, del corso
INSHORE DIVER valido per l'iscrizione al
Repertorio Telematico presso l'assessorato lavoro siciliano, degli allievi che
devono ancora superare la prova di esami che ora slittano oltre il 3 aprile
prossimo. Stessa sorte anche per i nuovi inserimenti nel Repertorio Telematico
dei Commercial Diver Italiani.
Ma, le attività CEDIFOP
non si fermano. Giorni prima del primo decreto governativo c'è stata
un'importante riunione a Milano, presso la sede di AIAS (Associazione Italiana
Ambiente e Sicurezza), durante la quale si è parlato dello sviluppo del
Repertorio Telematico e del suo impatto sulle imprese italiane di settore. Si è
anche discusso della creazione di un polo nazionale che fa di CEDIFOP un punto
di riferimento come sede di esami, a cui potranno confluire tutti coloro che
lavorano da moltissimi anni in questo settore, ma che hanno solo una
certificazione da OTS. La direzione nazionale di AIAS ha dato incarico di
definire un piano operativo che sarà sviluppato nei prossimi mesi. Altre
riunioni con realtà istituzionali e produttive del settore sono in fase di
programmazione, anche se adesso si dovranno rivedere le date. Durante questo
periodo CEDIFOP fornirà aggiornamenti e comunicazioni, per quanto possibile,
con continuità: email e telefoni sono operativi, dal lunedì al venerdì, dalle
9.00 alle 17.00.
Cerchiamo di fare il nostro meglio perché abbiamo a cuore, sempre,
anche nei momenti difficili, i nostri allievi ed ex
allievi.
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Manos Kouvakis
domenica 23 febbraio 2020
Metalmeccanica subacquea e i vincoli del D.Lgs. 81/08
Si è appena concluso il corso di livello INSHORE che consente l'iscrizione dei
corsisti nel repertorio telematico degli operatori della subacquea industriale,
gestito dall'assessorato al lavoro ed è iniziato il corso per OTS, valido per
l'iscrizione nel registro sommozzatori presso una Capitaneria di Porto.
Oggi, dopo la prima fase, dedicata
all'apertura del repertorio telematico, appare necessario adottare iniziative
volte alla sensibilizzazione delle istituzioni di settore i cui canali
formativi / informativi sovente non interagiscono con gli organi regionali e
nazionali, con la necessaria tempestività, determinando sfasamenti in fase
attuativa che rischiano di determinare situazioni di criticità, quindi diventa assolutamente
necessaria una corretta campagna informativa che sarebbe di ausilio anche per
le ditte che intendano adottare condotte virtuose nella selezione / formazione
del personale, ponendo attenzione a disporre di operatori regolarmente
iscritti nel repertorio telematico presso l'Assessorato al Lavoro della
regione Siciliana.
La stessa ENI spa, in recenti
procedure di selezione dei propri contraenti, e con riferimento ai requisiti
di "idoneità professionale" ha
disposto che: "E' necessario presentare un elenco dei sommozzatori con
relativo patentino per attività industriali, livello secondo "top
up", per operare in area offshore
del porto di Palermo (Legge regionale 07/2016 e dalle delibere della
giunta regionale 436 del 06.11.2018 e n. 409 del 24.10.2018 )".
Oggi una non corretta applicazione
della Legge 07/2016 avrebbe come risultato, oltre a mettere a rischio
l’incolumità degli operatori, una concorrenza sleale a favore di ditte che non
sono equiparate dal punto di vista del personale, ma anche a sfavore di quegli
operatori regolarmente iscritti nel
repertorio telematico presso l'Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana.
Ai sensi del D.Lgs. 81/08 un
lavoratore che effettua un'attività subacquea fuori dall'ambito portuale non
può fare riferimento al decreto ministeriale 13 gennaio 1979, che, all'art. 2
specifica "I sommozzatori in servizio locale esercitano la loro attività
entro l'ambito del porto", ma deve riferirsi alla legge della Regione
Siciliana n. 7/2016 per le dovute garanzie sull’adeguatezza della preparazione
degli operatori. Questo perchè la corretta applicazione dell'Art. 18. (Obblighi
del datore di lavoro e del dirigente) prevede che il datore di lavoro e i
dirigenti devono disporre le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori
che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle
zone che li espongono ad un rischio grave e specifico, mentre il successivo
articolo 37 (Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti) specifica che
il datore di lavoro deve garantire che ciascun lavoratore riceva una formazione
sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza e in merito ai rischi
specifici, specialmente se l'attività prevede l'uso di attrezzature
particolari.
Lo stesso accordo stato regioni,
sulla formazione, cita: "Qualora il
lavoratore svolga operazioni o utilizzi attrezzature per cui il D. Lgs. 81/08
preveda percorsi formativi ulteriori, specifici e mirati, questi andranno ad
integrare la formazione oggetto del presente accordo, così come l’addestramento
di cui al comma 5 dell’articolo 37 del D. Lgs. 81/08", in questo contesto la
Legge 07/2016, in virtù dell’art. 117 della Costituzione, oggi rappresenta a
tutti gli effetti una norma legislativa, che prevede per la specificità del
campo di applicazione una formazione integrativa
a quella prevista dall’accordo stato regioni.
Tale formazione non può che essere
individuata nei percorsi previsti dalla legge 07/2016 (unica norma in Italia
che legifera sulla formazione degli operatori fuori dall’ambito portuale) perché
ottempera a quanto richiesto dall’art 18 del D. Lgs. 81/08 per tutti gli operatori delle aziende che operano
fuori dai porti in Italia. Pertanto, soltanto i lavoratori iscritti nel
repertorio telematico gestito dall'Assessorato al lavoro della Regione
Siciliana e in possesso della card del "commercial diver
italiano", possono essere considerati idonei per effettuare attività
subacquee fuori dalle aree portuali.
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domenica 9 febbraio 2020
AIAS e metalmeccanica subacquea
Mentre sta crescendo il repertorio telematico degli operatori della subacquea industriale, pubblicato sul sito dell'Assessorato al lavoro della regione Siciliana, con iscritti oltre che dall'Italia, Sicilia, Campania, Sardegna, Lombardia ed Emilia Romagna, anche da paesi come Iran, Libia, Russia, Egitto e Tunisia, già fra i primi 30 iscritti, comincia ad aumentare l'interesse anche da varie associazioni nazionali.
Sotto quest'ottica l'APC Mare di AIAS (Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza) ha divulgato un comunicato a firma del Presidente dell'AIAS Dott. Francesco Santi, un importante comunicato che riportiamo qui on sintesi:
"La nostra APC Mare ci segnala un’importante opportunità per coloro che intendono qualificarsi come professionisti delle attività di subacquea, opportunità offerta dalla Legge 7/2016 della Regione Sicilia
In tale contesto AIAS, tramite la stessa APC, è impegnata in prima linea a promuovere la sicurezza e la salute dei lavoratori che operano nel settore della metalmeccanica subacquea in parallelo e in connessione con quanto previsto dalla legge siciliana 7/2016.
L'iscrizione è particolarmente consigliabile per gli operatori delle aziende che operano fuori dai porti, come per esempio aziende iscritte nella categoria merceologica «acquacoltura» in acqua di mare, salmastra o lagunare, piccole o grandi imprese di lavori subacquei, ma anche gli impianti offshore, operanti fuori dall'area portuale. Oggi, dopo 40 anni di vuoto legislativo e normativo in questo settore, solo la corretta applicazione di precisi standard, che aumentano la qualità e la sicurezza degli operatori, può conseguire una maggiore spendibilità della qualifica “Commercial Diver” italiano a livello internazionale, riportando la categoria al livello che le spetta per la storia e per le competenze che la caratterizzano. A tal fine, in parallelo e in connessione con quanto previsto dalla legge siciliana 7/2016, sta attualmente elaborando, mediante AIASCert (il proprio Organismo di certificazione accreditato UNI-Accredia) una serie di certificazioni spendibili a livello comunitario, che metterà a servizio degli operatori del settore, con percorsi personalizzati, come nuovi strumenti che aumenteranno la loro capacità e sicurezza, e soprattutto la riconoscibilità da parte del mercato dei loro elevati livelli di professionalità.
L’impianto descritto è stato anche presentato alla 3rd INTERNATIONAL CONFERENCE ON NAUTICAL AND MARITIME CULTURE, organizzata a Napoli da ATENA (Associazione Italiana di Tecnica Navale). Durante la Conferenza si è trattato dell’utilità dei requisiti della Regione Sicilia anche per migliorare il livello di tutela della sicurezza e della salute dei subacquei industriali, oltre a fornire ai professionisti adeguati requisiti per superare i controlli di omologazione, che sono già richiesti da alcuni grandi committenti; essi saranno in futuro la regola per la fornitura di servizi in appalto. Nel settore subacqueo industriale è quindi estremamente opportuno e conveniente far riferimento alla legge 7/2016 della Regione Sicilia.
L'iscrizione dei subacquei industriali al Repertorio della Regione Sicilia è poi sicuramente sintonica con le finalità del Testo Unico sulla sicurezza lavorativa (d.lgs. 81/2008) e garantisce infatti che i lavoratori abbiano un idoneo livello di esperienza e competenza volto alla tutela sia del datore di lavoro sia del lavoratore, in quanto definisce livelli di competenza per operare in sicurezza superando prassi, seguite purtroppo anche dalle Istituzioni pubbliche, che attualmente espongono i lavoratori del settore a gravi rischi in assenza di adeguati e proceduralizzati standard di controllo delle competenze.
Oggi, dopo 40 anni di vuoto legislativo e normativo in questo settore, solo la corretta applicazione di precisi standard, che aumentano la qualità e la sicurezza degli operatori, può conseguire una maggiore spendibilità della qualifica del “Commercial Diver” italiano a livello internazionale, riportando la categoria al livello che le spetta per la storia e per le competenze che la caratterizzano. "
lunedì 20 gennaio 2020
Apertura del "Repertorio Telematico" del "Commercial Diver Italiani"
Nel sito ufficiale
della Regione Siciliana, a partire dalla "Home Page", cliccando in sequenza su
"SOSTEGNO OCCUPAZIONE" e "Repertorio telematico subacquea
industriale",
arriviamo alla pagina del "Repertorio", dove per la prima volta in Italia, con l'autorizzazione prot. n. 3013 del
17/01/2020 troviamo la Pubblicazione del primo "FOGLIO REPERTORIO TELEMATICO
AGGIORNATO ALLA DATA DEL 17/01/2020".
Nel foglio pubblicato sono
riportati, con descrittori in lingua italiana e in lingua inglese, così come
prevede il DPRS n. 31/2018 articolo 3.5, fra le altre informazioni utili
"..Al fine di agevolare
la spendibilità sul mercato del lavoro dei titoli formativi conseguiti ed il
loro riconoscimento in sede internazionale..." (articolo 4.1 Legge 07/2016)
questi dati per ogni iscritto: Cognome, Nome, Nazionalità, Data di nascita,
Residenza, e-mail, Cellulare, la qualifica conseguita fra: Inshore Air diver, Top up
offshore air diver, Altofondalista offshore sat diver, la data conseguimento,
profondità massima consentita (30, 50 e oltre 50 metri) ed eventuali
note.
Nel primo foglio pubblicato
troviamo i primi 10 "Commercial Diver" Italiani, che dopo un severissimo
controllo documentale, presentato unitamente alla domanda di iscrizione, hanno
superato lo "sbarramento" dei controlli, ci sono decine di richieste da valutare
che si aggiungeranno nei prossimi giorni/settimane al repertorio a cui seguirà
il rilascio della CARD del "Commercial Diver Italiano", prevista dall'articolo
4.4 della Legge 07/2016 e dal capitolo 8 del Decreto Presidenziale n. 31/2018,
riconoscibile ai sensi
della direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7
settembre 2005 sull’intero territorio comunitario.
In Italia sono stati regolamentati 3 percorsi formativi, dalla
legge 07/2016 della Regione Siciliana, creando 3 profili per i livelli INSHORE
(1 profilo) e OFFSHORE (2 profilli),
come "Formazione Normata" (il profillo di OTS rientra fra la formazione NON
normata, in tutte le regioni Italiane).
L'articolo 10.2 del decreto
Presidenziale n. 31/2018, prevede che " ... Il Dipartimento regionale del lavoro, dell’impiego,
dell’orientamento e dei servizi e delle attività formative, provvede
all’adozione degli adempimenti necessari anche nei confronti dei competenti
uffici ed organismi dello Stato per l’inserimento delle qualificazioni di cui al
presente regolamento nel database tenuto dalla Commissione europea e pubblicato
sul relativo sito internet per agevolare il riconoscimento delle qualifiche ai
sensi della direttiva n. 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7
settembre 2005...", in modo tale che l'Italia
diventa il 10° paese inserito nell' "European Commission - Internal Market -
Free movement of professionals - Regulated professions database". Di seguito
l'elenco di tutti i paesi con le loro rispettive "Autorità Competenti" riportate
nel database Europeo:
- Finlandia: Etelä-Suomen aluehallintovirasto Regional State Administrative Agency, Southern Finland
- Svezia: Arbetsmiljöverket Swedish Work Environment Authority
- Paesi Bassi: Nationaal Duikcentrum
- Portogallo: Direcção-Geral de Autoridade Marítima
- Polonia: Dyrektor Urzędu Morskiego w Gdyni, Director of Maritime Office in Gdynia
- Romania: Centrul de Scafandri Romanian Navy Diving Center
- Spagna: Ministerio de Fomento (Dirección General de la Marina Mercante. Subdirección General de Seguridad, Contaminación e Inspección Marítima) Ministry of Development
- UK: HSE - Health and Safety Executive, Energy Division, Diving Operations Strategy Team
- Norvegia (*): Direktoratet for arbeidstilsynet, The Norwegian Labour Inspection Authority
ai quali si aggiungerà l'Italia con l'Assessorato al Lavoro della
Regione Siciliana - SERVIZIO VII, Politiche Giovanili, Occupazione Giovanile,
Mobilità Nazionale e Trasnazionale
Di questi 10 paesi, attualmente solo 5 (inclusa l'Italia) hanno
definito per legge queste attività (Italia, Svezia, Paesi Bassi, UK e Norvegia);
la Norvegia rientra in questo gruppo, perchè fa parte dell'Associazione europea
di libero commercio (Efta), nell’Area economica europea (Eea) e
nell'"Associazione europea di libero scambio"
(AELS).
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lunedì 13 gennaio 2020
I primi corsi del CEDIFOP nel 2020
Con l'apertura del Repertorio Telematico
dei Commercial Diver Italiani, presso l'Assessorato al Lavoro della Regione
Siciliana, previsto dalla Legge n. 7/2016 e dal Decreto Presidenziale n.31/2018 che
hanno definito la categoria dei
"Sommozzatori e lavoratori subacquei" come coloro che "eseguono, in immersione,
attività lavorative subacquee anche in via non esclusiva o in modo non
continuativo, operando in acque marittime inshore ed offshore o interne", fuori
dall'ambito portuale, con titoli validi, come specifica l'articolo 3, comma 5 della legge, ai sensi
della direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7
settembre 2005, sull'intero territorio comunitario, è stato, dopo 40 anni,
colmato quel vuoto legislativo che connotava il settore, ed è iniziata una nuova
era che disciplina finalmente i lavoratori di questa
categoria.
La qualità dei percorsi formativi è
garantita dall'articolo 3.2 della legge 07/2016 " Gli interventi di cui al comma
1 devono essere conformi nei contenuti agli standard internazionalmente
riconosciuti, con riferimento ai tempi di immersione e di fondo ed alle attività
in acqua, dall’International Diving Schools Association (IDSA)"; standard a cui,
nell'ultimo decennio hanno fatto riferimento i corsi del CEDIFOP, essendo una
delle 18 scuole attualmente Full member IDSA nel mondo ed unica in Italia.
Va sottolineato che questi corsi sono
soggetti a controlli che devono essere effettuati per il rispetto di obblighi e
requisiti generali in materia di salute, sicurezza ed ambiente, offrendo
garanzie relative alla sicurezza dei lavoratori, già previste dal decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante il testo unico in materia di sicurezza
sul lavoro, ed in particolare gli articoli 18, comma 1, lettera e), 36, comma 1,
lettera a), e 37, comma 3, sulla formazione minima, che deve ricevere un
lavoratore che effettua un'attività subacquea, affinché si ottemperino i
requisiti previsti dal decreto legislativo n.81 del 2008. Tale formazione minima
è l'unica a garantire i lavoratori attraverso un livello "minimo" di competenze
per operare in sicurezza, e allo stesso tempo garantire anche il datore di
lavoro e le istituzioni che attualmente espongono i lavoratori del settore a
gravi rischi in mancanza di una formazione specifica.
La formazione al CEDIFOP, si articola in
un corso successivo che permette, a chi ha già raggiunto il livello OTS, di
continuare il suo percorso formativo per raggiungere il livello INHSORE, come
prevede il Decreto Dirigente Generale (DDG) n°4741 del 18/12/2019,
dell'Assessorato Regionale del Lavoro, che così recita: "... per OTS (Operatore Tecnico Subacqueo),
si intende il riferimento alla qualifica di base necessaria all'accesso ai
corsi, che consente di conseguire le qualifiche normate di: 1) Inshore diver o
“sommozzatore”; 2) Offshore air diver “Top up”; e 3) Offshore sat diver
“altofondalista” ... " e che " ...i richiedenti, per poter accedere ai profili
di “Formazione normata” delle tre qualifiche professionali, onde partecipare ai
corsi, debbono necessariamente dimostrare di essere in possesso del profilo di OTS (D.M. 13/01/1979,
D.M. 31/03/1981 e D.M. 02/02/1982) con il Libretto di ricognizione, in corso di
validità, attestante l'iscrizione ad un registro dei sommozzatori in servizio
locale di cui all'art. 3 del Decreto ministeriale 13 gennaio 1979, ovvero essere
in possesso di certificazione di visite mediche internazionali, attestanti
l'idoneità psico-fisica allo svolgimento dell'attività della subacquea
industriale (IMCA D-20/01 del 02/07/2001)....", facendo un preciso distinguo fra
la formazione base per OTS (valida per l'iscrizione al Registro Sommozzatori
presso una Capitaneria di Porto) e la formazione successiva, valida per
l'iscrizione al Repertorio Telematico. In atto si stanno definendo le iscrizioni al prossimo corso per
OTS del CEDIFOP, che inizierà verso la fine di Febbraio 2020, con allievi che
arrivano, come sempre, da tutte le regioni Italiane, mentre dall'estero si sono
iscritti allievi dalla Grecia, Tunisia, Russia e Sri
Lanka.
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