CEDIFOP

CEDIFOP
le foto si riferiscono alle attività del CEDIFOP, nei vari livelli di addestramento

lunedì 18 settembre 2017

Esistono brevetti IMCA per l'OTS, l'INHSORE o l'OFFSHORE?

(di Manos Kouvakis)



CEDIFOP, è da moltissimi anni un "World-Wide Training Establishiment Member of IMCA of the DIVING DIVISION based EUROPE & AFRICA section" (Membro del gruppo di formazione in tutto il mondo di IMCA, nella divisione DIVING per EUROPA & AFRICA), come si legge nel certificato a sinistra, proprio per questo, credo che abbiamo l'autorevolezza per fare queste affermazioni:

IMCA non ha MAI fatto e mai farà corsi per OTS, INSHORE, 
OFFSHORE ad ARIA (TOP UP) o SATURAZIONE!

Perchè? perchè semplicemente non rientra nel DNA dell'IMCA. 

Ora cerchiamo di capire questo punto (visto le tantissime fesserie e stupidagini che si raccontato nei vari siti di... "esperti"  ignoranti, che si trovano in giro per l'Italia):

Partiamo, semplicemente da un documento IMCA, dal titolo: "Reproducing the IMCA Logo" (che si può leggere qui: http://www.cedifop.it/IMCA-Logo.pdf - documento che si può trovare in diversi formati)

In questo documento, possiamo leggere alla pagina 2, il seguente testo:
" Training and certification:
 There are only four training courses for which IMCA offers approval/recognition – 
  • Trainee air diving supervisor,
  • Trainee bell diving supervisor, 
  • Assistant life support technician and 
  • Diver medic. 
Each requires a training establishment to apply for approval then satisfactorily undergo an audit of its documentation, facilities and course.
Once IMCA has confirmed approval/recognition such establishments may use the wording ‘IMCA Approved’ or ‘IMCA Recognised’ in relation to these specific courses only
 No other courses are approved/recognised by IMCA and, therefore, no establishments should state ‘IMCA Approved’ or ‘IMCA Recognised’ in relation to any other course...."

(traduzione)
"Formazione e certificazione:
 Esistono solo quattro corsi di formazione per i quali l'IMCA offre l'approvazione / riconoscimento - 
  • Supervisore di immersione ad aria (offshore ad aria/top up)
  • Supervisore di immersione subacquea, 
  • Assistente tecnico di supporto vita (A.L.S.T.) e 
  • Diver Medic
Ciascuno richiede una formazione specifica e la richiesta di approvazione sottoponendo ad un controllo, con esito soddisfacente,  documentazione, corso e strutture.
Una volta che l'IMCA  conferma l'approvazione / riconoscimento, tali strutture possono utilizzare la dicitura "IMCA Approved" o 'IMCA riconosciuto' in relazione a questi corsi specifici.
 Nessun altro corso è approvato / riconosciuto dall'IMCA e pertanto nessun ente/scuola può indicare "IMCA" Approvato "o" IMCA riconosciuto "in relazione a qualsiasi altro corso ...."

Credo che sia tutto molto chiaro...

Non dimentichiamo, inoltre, come abbiamo già scritto in precedenza, che IMCA si occupa delle attività nei cantieri offshore (non INSHORE) e non della formazione.

IMCA, rappresenta uno dei tre standard internazionali, descritti alla pagina 3 del documento http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0027560.pdf

" ...  in ambito offshore questa formazione deve essere organizzata in coerenza con le tre tipologie di standard presenti in ambito internazionale:
1) gli standard formativi stabiliti dall’International Diving Schools Association (IDSA) che rappresenta l’unica associazione didattica nella subacquea industriale a livello internazionale, così come in ambito sportivo abbiamo diverse didattiche RADI, CMAS, SSI e altro. È interessante sottolineare che corsi formativi nazionali, come quelli provenienti dagli Stati Uniti d’America o dal Canada, fanno sempre riferimento alla didattica dell’IDSA che, a livello mondiale, ha elaborato delle regole per la formazione nel settore inshore e offshore in base a una più che quarantennale esperienza, desunta dalle scuole che aderiscono a tale Associazione a livello
mondiale;
2) gli standard operativi (dall’International Marine Contractors Association (IMCA), applicabili nel cantiere (in essi rientra anche la citata normativa UNI 11366 sulla sicurezza e tutela della salute nelle attività subacquee ed iperbariche professionali al servizio dell’industria – procedure operative;
3) gli Standard di sicurezza dell’Health and Safety Executive (HSE) quali, per esempio, le norme HSE del Regno Unito. Solo la corretta applicazione di questi standard può garantire una maggiore spendibilità della qualifica del sommozzatore italiano a livello internazionale, riportando la categoria al livello che le spetta per la storia e per le competenze che la caratterizzano...."

Anche all'articolo 3.2 della L.R. 07/2016 "Disciplina dei contenuti formativi per l’esercizio delle attività della subacquea industriale" (qui: http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g16-18o1/g16-18o1.pdf ), vincolante per iscriversi al repertorio (albo) dei commercial divers Italiani, che permette di lavorare "legalmente" fuori dai porti in Italia, troviamo un testo simile:
"Art. 3.2:  Gli interventi di cui al comma 1 devono essere conformi nei contenuti agli standard internazionalmente riconosciuti, con riferimento ai tempi di immersione e di fondo ed alle attività in acqua, dall’International Diving Schools Association (IDSA), ai controlli che  evono essere effettuati per il rispetto di obblighi e requisiti generali in materia di salute, sicurezza ed ambiente (HSE), anche in conformità alle linee guida di International Marine Contractors Association (IMCA)..."

Esiste un rapporto, comunque, fra le qualifiche nazionali, di commercial divers, in alcuni paesi e IMCA, ma questa è un'altra storia, trattata nelle FAQ 43 e 44 (Leggi le FAQ qui: http://www.cedifop.it/domande-e-risposte.html).

1 commento: