ARS - Assemblea Regionale Siciliana
Interrogazione Parlamentare N. 68 del 21.12.2012 (Annuncio Aula Seduta n. 10 del 08/01/2103) - Notizie sulla valutazione dei progetti di cui al c.d. 'Avviso 20' e sulle eventuali irregolarità in sede di attribuzione dei punteggi.
XVI Legislatura ARS
INTERROGAZIONE
(risposta orale)
N. 68 - Notizie sulla valutazione dei progetti di cui al
c.d. 'Avviso 20' e sulle eventuali irregolarità in
sede di attribuzione dei punteggi.
Al Presidente della Regione e all'Assessore per
l'iIstruzione e la formazione professionale,
premesso che:
il Dipartimento Regionale dell'Istruzione e della
Formazione, con Avviso n.20, approvato con Decreto
del Direttore Generale n.3699 del 12 agosto 2011, ha
indetto una procedura finalizzata all'acquisizione e
selezione di 'Percorsi formativi per il
rafforzamento dell'occupabilità e dell'adattabilità
della forza lavoro siciliana';
il detto Avviso indicava, fra i criteri di
attribuzione dei punteggi per la formazione delle
graduatorie, la c.d. 'esperienza continuativa nel
territorio regionale' (punto 1.1), rilevata a
partire dalla valutazione dei corsi realizzati nel
quinquennio precedente alla data di pubblicazione
dell'avviso;
il citato punto escludeva, esplicitamente, i
corsi realizzati in ambito OIF, IFTS, dell'alta
formazione, dell'apprendistato, della formazione
continua anche con fondi interprofessionali;
egualmente, al successivo punto 1.2, dove si
indicavano i criteri di valutazione dell'esperienza
maturata nell'ambito di attività di
formazione/orientamento/istruzione e politiche del
lavoro, finanziate nel triennio antecedente al bando
con risorse regionali, statali e comunitarie
congruenti con le specifiche dell'Avviso, si
escludevano i corsi OIF, IFTS, ecc;
la ratio della detta esclusione è da
individuarsi, verosimilmente, nella diversa natura,
rispetto ai corsi formativi PROF, delle attività
sopracitate, alcune soggette ad altra e diversa
disciplina (OIF, IFTS, formazione continua), altri
comunque non sottoposti alle funzioni di controllo
esercitate dall'amministrazione regionale;
atteso che:
i c.d. 'corsi liberi', ovvero i corsi che, in
forza di quanto espressamente previsto dal decreto
23 luglio 2003 dell'Assessore per il lavoro,
risultano tenuti a 'essere presentati ed attuati con
le modalità previste per le attività cofinanziate
dal Fondo sociale europeo (FSE), fissate nell'avviso
n. 3/2002 'P.O.R. Sicilia 2000-2006 - Modalità di
presentazione delle istanze e di svolgimento delle
azioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo',
pubblicato nel S.O. nella Gazzetta Ufficiale della
Regione Siciliana (P.I.) n. 34 del 26 luglio 2002
(n. 25) e successive modifiche ed integrazioni, per
quanto con esse compatibili e con espressa
esclusione di tutte le norme di carattere
economicofinanziario';
i detti corsi, tra l'altro, sono soggetti, in
tutto e per tutto, al pari di quelli a suo tempo
finanziati e regolamentati dalla legge regionale 6
marzo 1976, n.24, ai poteri di vigilanza e controllo
da parte dell'amministrazione regionale ed alle
disposizioni sull'accreditamento delle sedi
formative;
in sintesi, può tranquillamente affermarsi che
si è determinata una vera e propria equiparazione
fra i progetti finanziati con fondi pubblici e
quelli autofinanziati, considerato che gli enti
accreditati operano progetti formativi che
realizzano un interesse pubblico senza gravare sulle
finanze pubbliche;
in forza di quanto sopra richiamato appare
evidente come, in sede di valutazione delle proposte
progettuali, con specifico riferimento ai punti 1.1
e 1.2, le attività accreditate, ancorché
autofinanziate, avrebbero dovuto concorrere
all'attribuzione dei punteggi;
è altresì da rimarcare come gli enti che hanno
promosso 'corsi liberi' risultino ancor più
'meritevoli' in quanto, pur sottostando alle stesse
regole relative ai corsi finanziati con risorse
pubbliche, hanno avuto la capacità di 'stare sul
mercato' e trovare allievi cui hanno chiesto il
pagamento di corrispettivi, evidenziandosi perciò
che i contenuti formativi ed i titoli conseguiti
riscontrano effettiva 'spendibilità' nel mercato del
lavoro;
rilevato che:
in sede di valutazione dei progetti, il nucleo
all'uopo incaricato (verbale n.1 del 26/01/2012), ha
proceduto ad escludere dalla valutazione i corsi
autofinanziati;
tale decisione NON trova riscontro in quanto
previsto dall'Avviso 20, che in nessuna sua parte ed
in alcun modo (neppure in forma indiretta ovvero
desumibile in via analogica da altre disposizioni
del vigente ordinamento) indica di escludere i corsi
liberi dalla valutazione;
il comportamento del nucleo appare pertanto
palesemente illegittimo nella parte in cui ha
ritenuto di introdurre una previsione ultronea che
ha alterato e falsato quanto sancito dall'Avviso, il
cui contenuto, ad ogni effetto, va considerato come
lex specialis che l'Amministrazione sarebbe tenuta
ad osservare scrupolosamente;
va altresì rilevato come l'operato del nucleo
appaia egualmente in palese contraddizione con
quanto indicato a riguardo dal 'Manuale delle
Procedure dell'ADG Por-FSE nella parte in cui
prescrive (cap. 5.1) che '... la selezione avviene
sulla base di requisiti di ammissibilità e di
criteri di valutazione definiti nel documento
approvato dal Comitato di Sorveglianza' e che '(...)
Il Nucleo di valutazione, verificherà valuterà le
proposte progettuali presentate, tenendo conto dei
criteri di valutazione riportati nell'avviso.';
in tal senso va rimarcato che, sempre ai sensi
del citato Manuale, 'la responsabilità diretta per l
affidamento delle attività da parte
dell'Amministrazione regionale e quella del
controllo sugli affidamenti da parte degli organismi
intermedi è in capo all'Autorità di Gestione' e che,
pertanto, è all'ADG che vanno ricondotte le
eventuali responsabilità in merito, ivi compresi i
casi in cui l'operato del Nucleo non risulti
legittimo;
considerato che:
quanto sopra esposto mette in questione la
legittimità dell'intera procedura e, soprattutto,
della graduatoria scaturente dalla valutazione
effettuata;
l'esclusione dei 'corsi liberi' ha determinato e
determina un grave pregiudizio a danno di alcuni
enti che, come detto, hanno realizzato e realizzano
finalità di pubblico interesse senza gravare fin qui
sulle finanze pubbliche ed i corsi dagli stessi
promossi hanno riscontrato e riscontrano vasto
successo nella platea dei potenziali interessati;
quanto detto vale - a fortiori - in
considerazione del carattere pluriennale della
programmazione prevista dall'Avviso 20 e si risolve,
nei fatti, in un danno per l'utenza del servizio
formativo, privata della possibilità di scegliere
percorsi che, verosimilmente, riscontrerebbero
maggiore interesse;
da notizie di stampa si apprende altresì
dell'esistenza di ricorsi, di fronte alla
giurisdizione amministrativa, promossi proprio in
ragione delle irregolarità sopra evidenziate;
i contenziosi determinatisi, che vedrebbero
verosimilmente soccombere l'amministrazione
regionale, rischiano di mettere in questione il
regolare avvio dell'intero complesso delle attività
formative, con pesanti conseguenze sull'occupazione
e sul reddito dei ben 8 mila operatori del comparto;
un intervento immediato in sede amministrativa,
volto a ripristinare la legittimità delle procedure
selettive e a rimuovere le cause dei contenziosi,
eviterebbe il blocco delle attività ed il rischio
che i competenti organi comunitari, da cui
provengono le risorse che finanziano le attività,
sanzionino le eventuali irregolarità compiute dalla
Regione (si rammenta in tal senso che il
Dipartimento, quale soggetto attuatore, assume tutte
le responsabilità a riguardo);
per sapere:
se si ritengano legittime le procedure adottate
e, in particolare, se appaia o meno legittimo
l'operato del nucleo di valutazione nella parte in
cui ha introdotto un criterio ultroneo (peraltro in
carenza di un sottostante interesse pubblico) e
quali interventi s'intenda adottare per individuare
e sanzionare le eventuali responsabilità;
quali iniziative s'intenda assumere per garantire
la legalità e legittimità della selezione delle
proposte progettuali di cui all'Avviso 20, evitando
che possano determinarsi le gravissime conseguenze
sopra evidenziate (blocco dell'intero PROF,
intervento e sanzioni in sede comunitaria);
quali iniziative s'intenda complessivamente
adottare per garantire che la programmazione e
gestione dei corsi di formazione professionale
risultino ispirate ai criteri costituzionalmente
sanciti di imparzialità, trasparenza ed efficienza,
garantendo al meglio ai siciliani l'accesso alle
opportunità formative più utili e spendibili sul
mercato del lavoro.
(L'interrogante chiede lo svolgimento con
urgenza)
(21 dicembre 2012)
LENTINI