CEDIFOP

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le foto si riferiscono alle attività del CEDIFOP, nei vari livelli di addestramento

sabato 9 aprile 2016

LE PILLOLE DELLA DECOMPRESSIONE

di MARCELLO TOJA

Fa impressione vedere il circuito del sangue nel suo insieme e pensare che le bolle si formano lì, anche nei capillari più piccoli

Giornalista delle attività subacquee, padre della rinascita di ben tre edizioni della rivista Mondo Sommerso, ideatore e poi direttore della rivista Immersione Rapida tascabile e, successivamente, Mare; collaboratore della Marina Militare Italiana, sommozzatore per 45 anni, credo di aver tutte le carte in regola per sostenere quanto vi dirò in quest’articolo, che intendo regalare a quei subacquei che hanno seguito tutti i miei alti e bassi nel “serpentino” mondo delle riviste del mare.
Premesso che non sono né un medico né un tecnico di laboratorio, che tutto quanto sto per scrivere è frutto solo della mia esperienza pratica e teorica di giornalista del mare e delle attività subacquee; ecco quella che giudico una mia piccola personale “scoperta”, che potrebbe rivoluzionare tutto ciò che sapete in termini di decompressione e di bolle asintomatiche.
Quello che è stato scritto negli ultimi anni sulla decompressione, sui tessuti e sulle tabelle di decompressione è basato su concetti che hanno senso solo se si accetta la tesi, molto reale, che un subacqueo sportivo in decompressione è un malato di MDD che non presenta sintomi eclatanti, e che la tabella che sta seguendo impedisce (quando lo fa) che i problemi causati dalla produzione di bolle vengano violentemente alla luce.
Un metodo che funziona… quasi sempre, appunto… quasi sempre.

C’è purtroppo il fattore sorpresa, il caso apparentemente inspiegabile che vede due subacquei che hanno fatto la stessa immersione e relativa decompressione, uno stare bene e l’altro finire in camera iperbarica con una grave embolia (mia esperienza personale). Che cosa non ha funzionato nel secondo?
Siamo tutti differenti e unici e sappiamo che le condizioni fisiche del momento influenzano pesantemente la riuscita di una decompressione, ma perché?
Semplicemente perché la quantità di bolle che un individuo può smaltire attraverso il suo filtro polmonare senza essere colpito da un’evidente malattia da decompressione è fissa, mentre la quantità di bolle prodotta ad ogni immersione è variabile e dipende da fattori apparentemente incontrollabili e incalcolabili. Gli ultimi esperimenti, e in particolare quelli di AlfO Brubakk in Norvegia, facenti seguito a quelli di Vann nel 1980, e di molti altri, hanno evidenziato che tale quantità di bolle dipende dai micronuclei gassosi presenti nell’endotelio delle vene; di tutte le vene del circuito venoso di un individuo.
Tanti micro nuclei gassosi, tante bolle.
Ma che ci azzecca questo con la teoria dei tessuti lenti e veloci? Che cosa è un tessuto lento?
Semplicemente una parte del nostro corpo irrorata da arterie e vene capillari (microscopiche) ed è facile immaginare che le bolle, le immancabili bolle, facciano fatica a scaricarsi attraverso quel circuito. Se potessimo eliminarle, anzi, non produrle proprio, non ci interesserebbero più né i tessuti lenti né i tessuti veloci e la decompressione resterebbe nei ricordi dei vecchi subacquei.
Sappiamo che lo spessore di un giornalista è determinato dall’attendibilità delle sue fonti e che le stesse devono essere protette per una regola imprescindibile della deontologia professionale.
Ebbene, una delle mie fonti più qualificate in tema di decompressione (è ovvio che sto parlando di un famoso medico iperbarico) mi ha confidato quanto segue: nell’ambito di una esercitazione NATO, due medici iperbarici hanno erroneamente riportato alla pressione normale, una provetta di sangue prelevato dalle vene di un subacqueo che stava in saturazione a – 300 metri. L’operazione sbagliata, eseguita attraverso una mini garitta che metteva in comunicazione l’interno dell’impianto di saturazione con l’esterno poteva, anzi doveva, risultare disastrosa.
I due medici si aspettavano come minimo un’esplosione della provetta, ma non è successo nulla.
Il sangue in saturazione a – 300 metri portato erroneamente alla pressione di 1 Bar, in un istante, non solo non è esploso, ma non ha prodotto nulla, nemmeno una bolla.
Orbene, il sangue è il tessuto più veloce nella teoria delle tabelle di decompressione, più veloce nel saturarsi e, ovviamente, più veloce nel desaturarsi.
Un accadimento singolare no?
Che mette in discussione tutte le teorie sulla decompressione o no?
I due medici in questione (allibiti) si sono chiesti ovviamente perché non è successo nulla e che differenza passava fra il sangue nelle vene e il sangue in quella provetta di vetro e la risposta è stata una sola: nel sangue in provetta non era presente l’endotelio, cioè quella parete all’interno delle vene che trattiene e incorpora i micronuclei gassosi.
Va anche sottolineato che la condizione di “saturazione” (stabile) è ben differente dalla condizione di “in desaturazione” (instabile).
Se il sangue di quel sommozzatore fosse stato prelevato durante la decompressione sono certo che la provetta sarebbe esplosa, per le immancabili bolle prodotte dalle vene del soggetto e presenti nella provetta.
Dunque, è realistico dedurre che se eliminiamo i micro nuclei gassosi prima della decompressione, eliminiamo anche le bolle.
Vann nei suoi esperimenti bombardava i micronuclei gassosi distruggendoli, con metodi improponibili nei confronti di cavie umane.
Brubakk ha invece abbracciato la tesi dell’ossido nitrico che all’nterno del sistema venoso è capace di rimuovere i micro nuclei gassosi svolgendo un vero e proprio lavoro di pulizia.
Brubakk ha anche accertato che i metodi per generare l’ossido nitrico all’interno del sistema arterio/venoso, sono diversi:
– ginnastica energica 24 ore prima dell’immersione
– assunzione di ossigeno puro 30 minuti prima dell’immersione
Tutti metodi empirici o comunque complicati (non è così semplice portarsi dietro l’ossigeno puro e respirarlo prima di un’immersione o tantomeno fare ginnastica tutte le sere che precedono un’immersione, fermo restando che si rischia di ottenere solo delle variabili in più).
Servirebbe qualcosa di più semplice e pratico e qui arrivo io con la mia singolare “scoperta”.
Tanto per la cronaca, l’ossido nitrico che fino a pochi anni fa era considerato una sostanza pericolosa, ha già dato due premi Nobel a dei ricercatori, ed è la sostanza che salva i malati di Angina pectoris, con l’assunzione per via orale della nitroglicerina.
Consapevole di queste indiscutibili realtà, stavo un giorno consultando la posta nel mio computer, quando l’occhio mi è caduto su una proposta pubblicitaria che parlava di un viagra tutto naturale, cioè realizzato con “prodotti” della natura.
L’editoriale che vi propongo è stato pubblicato su uno dei numeri della rivista Mare che mi onoro di aver creato e diretto, ecco la parte che c’interessa:
omissis…Un giorno, mentre stavo inserendo i soliti mille messaggi indesiderati nel cestino del mio computer vidi una pubblicità: “ bla, bla bla… pastigliette blu, si proprio quelle che pensate, ma per la prima volta leggevo – tutto naturale.
Per curiosità andai a leggere in rete i componenti di quel mirabolante farmaco naturale capace di far risorgere, ehem… il biscaro a coloro che l’hanno un po’ debolino e fortunosamente, mi trovai innanzi alla formula di composizione del preparato, ovviamente senza le percentuali e, a fianco dei vari componenti, il compito che svolgevano nel corpo umano.
Appresi così per la prima volta, che la vitamina B6 e l’Arginina insieme servivano a fluidificare la circolazione sanguigna ripulendo l’endotelio e cioè la “guaina” interna delle vene.
Andai per farmacie e constatai che ben tre differenti farmacisti, non avevano mai sentito parlare di un utilizzo della vitamina B6 per fluidificare la circolazione del sangue.
Certamente, l’industria di quel viagra, al contrario di quella subacquea, aveva avuto i soldi per fare le necessarie ricerche dati i lucrosi guadagni del settore (beati loro).
Partendo dalla mia semplice conoscenza degli espe- rimenti portati a termine da Vann negli anni ‘80 per eliminare i micronuclei gassosi dall’endotelio dei topi, bombardandoli con colpi di alta pressione, e a seguito della lettura delle ricerche di AlfO Brubakk, consigliatemi dal prof. Fabio Faralli, ho cominciato a credere che potesse esistere un metodo più comodo della deco in O2 a sei metri (finestra ossigeno)per eliminare le ormai famose “silent bubble”.
Ebbene quello che vi riporto è il breve scambio epistolare che si è svolto fra lo scrivente e una guida subacquea del Mar Rosso dell’età di cinquant’anni, che da molti anni soffriva di sintomi attribuibili esclusivamente alle (cosiddette) bolle asintomatiche. Va spiegato, che nella prima parte dello scambio epistolare fra me e l’istruttrice subacquea, che non riporto, consigliavo a “bollicine” questo il suo nikname, di ingurgitare vitamina B6 e Arginina, nelle percentuali rispettivamente di 300 mg e 500 mg, trenta minuti prima dell’immersione. (bollicine)…eccomi qua, ieri 2 immersioni in eanx 32 massima 18-16 m, alla sera ricomincia il prurito e di notte mi sono svegliata con un giramento di testa, e non è mal di terra perché se vado solo in barca per fare la guida snorkeling alla sera non ho un bel niente.
(bollicine)…stamattina ho preso 1 pastiglia di Benadon (vitamina B6)da 300mg e una di Arginina di 500 mg, come mi hai consigliato, mezzora prima di immergermi la prima volta della giornata. In totale, 2 immersioni in eanx 32 a 30 e 20 metri… ebbene sono qui con solo 2 episodi di prurito limitatissimi e la testa più leggera, domani proseguo con le stesse dosi, Dir sei un grande!!! (direttore) raddoppia la dose 30 minuti prima dell’immersione e fammi sapere…
(bollicine) tre giorni dopo l’inizio di assunzione di B6 e arginina e un giorno dopo il raddoppio della dose:
perfetto, io sono a posto, tornata pulita come vent’anni fa, nessun disturbo, stanchezza normale, testa libera, udito perfetto, riesco anche a fare calcoli a mente dopo le immersioni, prurito sparito, la dose che sto prendendo al giorno: 2 pastiglie di Benadon (vitamina B6) da 300 mg e 2 capsule di Amino Arginina da 500 mg, 30 minuti prima della prima immersione (2 immersioni al giorno in eanx 32 da 1 ora ciascuna con intervallo di 1ora e 30). Ogni sintomo è scomparso.
Non so come ringraziarti Dir…
(direttore) tienici informati è molto importante…

Ognuno tragga le conclusioni che vuole, questi sono i fatti.
Sottolineo che sia la vitamina B6 che l’Arginina, sono sostanze naturali (aminoacidi) che vengono normalmente somministrati senza alcuna ricetta medica.
È importante evidenziare che grazie a quella formula, l’accompagnatrice in questione ha fatto tutta la stagione senza più aver avuto alcun problema (questo ci ha comunicato), ed è anche importante sottolineare che era in cura da cinque anni con medici iperbarici tradizionali senza aver avuto alcun miglioramento.
Ora vi domanderete: perché tutto quanto io sto scrivendo, che è verità sacrosanta, non ha prodotto nei medici iperbarici una reazione?
Ecco la risposta: in medicina qualunque modifica ai concetti generali deve passare attraverso una sperimentazione che come minimo dura anni; coinvolge cavie e poi soggetti umani e costa molti soldi e quei soldi per la subacquea sportiva non ci sono, non ci sono mai stati e non ci saranno forse mai.
Gli O.T.S., vista la mancanza di sicurezza determinata dalle tabelle, hanno gettato la spugna e lavorano solo e sempre in saturazione a partire dai venti metri.
Chi potrebbe investire dei soldi per una categoria limitrofa come la subacquea sportiva, che non produce ricchezza? Nessuno.
Infatti, la medicina iperbarica sportiva è talmente statica che lo scrivente dopo due anni che erano state pubblicate le tabelle US Navy revisione numero 6, ha fatto presente a tutto l’ambiente che non era più prevista la tappa a tre metri.
Gli iperbarici dormivano, e un medico iperbarico si è messo a fare esperienze con le tabelle US Navy 6, solo dopo la comunicazione che lo scrivente ha dato attraverso il suo giornale www.marescoop.com. Tutto quello che sto scrivendo come sempre è vero, e se necessiterà, sarà anche dimostrabile.
Esistono date e pezze scritte che sono inconfutabili.
È questa la vera ragione del silenzio che grava sugli esperimenti di AlfO Brubakk, che con i topi ha dimostrato l’efficienza dell’ossido nitrico nei confronti dei micronuclei gassosi dell’endotelio.
Non essendoci il denaro per fare le ricerche, si preferisce tacere. Ci sono poi anche in ballo questioni economiche e carriere professionali che potrebbero risentire pesantemente di questa nuova realtà.
Ossido nitrico: sentirete ancora molto parlare di lui, visto che è anche la risposta alla mancanza di erezione. Il viagra infatti, prevalentemente, produce ossido nitrico, che elimina i micronuclei gassosi dell’endotelio e facilita la circolazione sanguigna, favorendo l’erezione.
Ho presentato queste valutazioni e gli accadimenti sopra descritti, anche al presidente di un circolo subacqueo spagnolo, pensando che magari fuori dall’Italia avrei trovato maggiore sensibilità.
È risultato molto colpito da quello che dicevo, ma il suo vero obiettivo era quello di farmi notare quanto grandi erano le barche che aveva acquistato per portare sott’acqua i sub.
Ho perso due ore del mio prezioso tempo per spiegare a quell’imbecille quello che avevo appreso e sapete che cosa ha detto all’amico comune che mi ha presentato a lui?
«Interessante».
Io credo che quanto ho scritto in queste pagine, equivalga per la subacquea, alla scoperta dell’America e voi lo giudicate interessante?
Scoprire che l’assunzione di due pillole e la conseguente produzione di ossido nitrico nel circuito venoso elimina i micronuclei gassosi e potrebbe in futuro annullare la decompressione con tutti i suoi rischi e problemi è solo interessante?
Pensare che con semplici aminoacidi somministrati 30 minuti prima dell’immersione si possano eliminare, quanto minimo, tutti i problemi determinati dalle silent bubblesè solo interessante?
Fortunatamente quello che io vi ho scritto oggi resterà, e nessuno in futuro potrà fingere di non sapere.
Correre avanti agli anni è un compito duro e per nulla redditizio ed è sempre stato naturalmente il mio, in ogni campo professionale dove mi sono speso.
Chissà, forse un giorno qualcuno dirà: Marcello Toja l’aveva scritto nel febbraio del 2016, su marescoop.
Se invece attenderete che la medicina iperbarica vi autorizzi a prendere le pastiglie di B6 e Arginina prima dell’immersione o faccia le necessarie ricerche per stabilire qual è la dose di aminoacidi da prendere per evitare la decompressione, dovrete munirvi di molta, molta pazienza.
Passeranno anni, forse decenni.
Intanto se avete problemi dopo l’immersione determinati chiaramente dalle cosiddette silent bubbles, come: pruriti, macchie color vino, disturbi visivi, emicrania, inappetenza, depressione psichica eccetera, provate le pastiglie che vi ho consigliato. Non rischiate nulla e starete meglio.
Naturalmente continuerete a fare la solita immersione e decompressione, senza cambiare nulla. Eliminerete solo le silent bubble, dato che per il momento nessuno vuole o può prendersi la briga di fare delle ricerche approfondite.
Cominciate con Benadon (B6) 300 mg e Amino arginina 500 mg mezzora prima dell’immersione (tassativo)e se non eliminate tutti i problemi fate come (bollicine) raddoppiate… invece di lasciare.
Bollicine, non sapeva come ringraziarmi… a voi potrei suggerire una statua dello scrivente in Piazza del Duomo a Milano?
Scherzi a parte, vi auguro tante belle immersioni.
Affiderò questo scritto anche alla scuola subacquea professionale Ce.Di.Fo.P di Palermo perché sono certo che contribuirà alla sua diffusione.
Manos Kouvakis, il suo direttore, lotta da anni per affermare che anche in Italia possa esistere una grande scuola professionale per OTS e non si lascerà certo intimidire, dai soliti noti.
Concludo sottolineando che il fatto che l’Arginina agisse positivamente nei confronti della formazione di bolle dopo un’immersione era già noto e in fase di studio, ma l’aggiunta della vitamina B6 è una vera primizia che ci ha inconsapevolmente regalato il “tiramisù” tutto naturale e sembra proprio che funzioni.
Il vostro Dir anche detto (delfino bianco) vi saluta, insieme ai fantasmi dei cari e insostituibili amici scomparsi: Raimondo Bucher e Jacques Maiol, uomini che come me credevano in una subacquea sportiva che purtroppo non hanno, anzi, non abbiamo potuto vedere.

L'Assessore Regionale dell'istruzione e della Formazione Professionale della Regione Sicilia visita il CEDIFOP

(di Manos Kouvakis)


Mercoledì 4 Aprile 2016, ha visitato il Centro Studi CEDIFOP, presso la sede operativa al Molo Sammuzzo, all’interno del Porto di Palermo, l’Assessore Regionale dell'istruzione e della Formazione Professionale della Regione Sicilia l’ On.le Bruno Marziano, nella foto insieme con l’Ammiraglio Vincenzo Pace, l’On.le Totò Lentini (primo firmatario DDL 698) e Manos Kouvakis Direttore CEDIFOP.

L’Assessore Marziano ha assistito ad alcune fasi delle esercitazioni degli allievi del CEDIFOP, in SURFACE secondo la didattica IDSA per attività di Harbour Diver, previste nei programmi del corso per OTS, che gli allievi stanno frequentando.

Gli allievi del corso per Operatore tecnico Subacqueo, che partecipano al corso provengono da: Sicilia, Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia e dall’estero: Egitto, Grecia, Tunisia.






lunedì 4 aprile 2016

Disegno di Legge n. 3549 "Disciplina delle attività subacquee e iperbariche"



Presentato alla Camera dei Deputati un nuovo disegno di legge sulla subacquea dall'On.le Antonino Minardo. E' il Disegno di Legge n. 3549 "Disciplina delle attività subacquee e iperbariche" presentata il 20 gennaio 2016, annunziata il 21 gennaio 2016 alla Camera.

Ma c'era bisogno?

E' il 5° disegno di legge che si presenta durante l'attuale legislatura, di cui 3 alla camera e 2 a Senato, segno che sarà impossibile trasformarli in legge malgrado tutta la buona volontà del Parlamento, visto i tempi tecnici per unificare i disegni di legge essendo disegni di legge "concorrenziali" per formare un unico testo, come d'altronde prevede l'iter legislativo.

Ma è comunque una buona notizia che ancora un altro deputato abbracci questa causa, anche se il testo del comunicato stampa che ha pubblicato è poco chiaro e pieno di errori tecnici.

Ma la buona volontà c'è!

Ecco tutti i 5 disegni di legge presentati durante questa legislatura al Parlamento Nazionale:

Elenco delle proposte di legge presentate in Parlamento Nazionale in tema OTS durante la XVII LEGISLATURA (attuale)


1) 2016 - Disegno di Legge n. 3549 "Disciplina delle attività subacquee e iperbariche" presentata il 20 gennaio 2016, annunziata il 21 gennaio 2016 alla Camera, dall’On. Antonino Minardo.

2) 2014 - Disegno di Legge n. 2751 "Disciplina delle attività lavorative subacquee e iperbariche" presentato il 26 Novembre 2014 alla Camera, dall’On. Deborah Bergamini.

3) 2014 - Disegno di Legge n. 1389 "Disciplina delle attività subacquee e iperbariche" presentato il 13 Marzo 2014 al Senato dal Senatore Peppe De Cristofaro

4) 2013 - Disegno di Legge n. 807 "Disciplina delle attività subacquee e iperbariche" presentato il 18 aprile 2013 alla Camera, dall’On. Mario Caruso.

5) 2013 - Disegno di Legge n. 320 "Disciplina delle attività subacquee e iperbariche" presentato il 26 Marzo 2013 al Senato dal Senatore Aldo Di Biagio

Il disegno di Legge dell'On.le MINARDO Antonino è il 15° presentato al Parlamento Italiano fra Camera e Senato dal 1997 ad oggi. Nessuno dei precedenti disegni di legge presentati nelle legislature precedenti sono stati trasformati in legge.

lunedì 14 marzo 2016

Brevetto di "saldatore subacqueo" in accordo a UNI EN ISO 15618-1 dell'IIS-CERT per gli allievi del CEDIFOP

(di Manos Kouvakis)




Conclusi con successo, in data 10 marzo, gli esami del corso n. 2015/CL/0271 per “Saldatore Subacqueo” del CEDIFOP, con allievi provenienti dalla Sicilia, dalla Campania, dalla Grecia e dall'Albania.

L'esame ha permesso agli allievi di ottenere l’Attestato di qualifica professionale della Regione Sicilia di OTS-Saldatore Subacqueo dinanzi di una Commissione Esaminatrice nominata con D.D.G. n. 799 F.P./GEST./ESAMI del 03/03/2016 dell’Assessorato Regionale dell’istruzione e della formazione professionale, che nominava come presidente della commissione degli esami il dott. Giannotta Antonio, funzionario regionale e confermava la presenza del CC (CP) Indelicato Antonio, indicato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, Capitaneria di Porto di Palermo, oltre ai due docenti del CEDIFOP Francesco Costantino e Luca Lorico.

Il corso, svolto secondo la direttiva 2005/36/CE e standard dei programmi validati da IDSA. (International Diving Schools Associaton) ha permesso ai partecipanti, anche, di ottenere il brevetto IDSA level 2 per il livello di SURFACE SUPPLIED INSHORE AIR DIVER (0 – 30 m) ed è stato svolto in linea con i documenti guida IMCA (Course content is in line with guidance document IMCA) IMCA D015 (Mobile/Portable Surface Supplied System), IMCA D023 (Diving Equipment Systems Inspection Guidance Note for Surface Orientated Diving System-Air), perché CEDIFOP è riconosciuta da IMCA come membro per la formazione (world wide Training Establishment Member) nella divisione diving per l’Europa ed Africa. Il corso, ha attribuito la qualifica, secondo la classificazione internazionale delle professioni (ISCO-88Com), numero 7216 per UNDERWATER WORKERS

Ma la vera novità di questo corso è che contemporaneamente, sono stati svolti anche gli esami in presenza degli ispettori del Gruppo IIS (ISTITUTO ITALIANO della SALDATURA), ing. Giuseppe Mannello, Giuseppe Lisitano e Giuseppe Mastrangelo, per valutare la preparazione degli allievi del CEDIFOP e conferire ai partecipanti, anche, il brevetto di saldatore subacqueo in accordo a UNI EN ISO 15618-1 "Prove di qualificazione di saldatori per la saldatura subacquea - Saldatori subacquei per la saldatura iperbarica in ambiente bagnato".

L'importanza della presenza degli ispettori di IIS CERT (Gruppo IIS) sta nel fatto che come Organismo di Certificazione IIS CERT opera, in questo settore, con accreditamenti dell’Ente Nazionale di Accreditamento ACCREDIA e con autorizzazioni dell'European Welding Federation (EWF) e dell'International Institute of Welding (IlW).



Il Gruppo IIS è caratterizzato da una struttura multidisciplinare e versatile, costituita da divisioni operative specializzate nei diversi settori di competenza, in grado di offrire servizi globali di assistenza tecnica, formazione e certificazione in molti comparti industriali, quali oil&gas, infrastrutture civili ed industriali, energetico, trasporti, chimico, elettromeccanico e manifatturiero, in Italia e all’estero.

La prossima sessione di esami per saldatore subacqueo, del CEDIFOP, è prevista per fine giugno 2016.

domenica 6 marzo 2016

Subacquea industriale, eletti i referenti Aias in Sicilia - Due convegni apriranno le iniziative del nuovo anno

(di Manos Kouvakis)


AIAS - Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza , raggruppa diversi componenti dei servizi di prevenzione e protezione rischi, Esperti nella prevenzione dei rischi, Specialisti e tutte le persone fisiche e giuridiche, private o pubbliche, che svolgono attività o sono interessati nei settori della sicurezza, della salute e della tutela dell’ambiente nei luoghi di lavoro e di vita. Costituita nel 1975 (www.aias-sicurezza.it), attualmente il presidente nazionale è l'ingegnere Giancarlo Bianchi. All'Associazione aderiscono, quali Soci, i professionisti operanti nei settori associativi e i componenti dei servizi di prevenzione e protezione rischi, in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti leggi per le specifiche materie, attualmente AIAS vanta di 4.336 associati, presenti in tutte le regioni italiane e in molte province con propri coordinatori e promotori della prevenzione. Ognuno di essi opera quotidianamente a livello professionale nei settori della prevenzione e della sicurezza ed è quindi in grado di diffondere nella propria area di intervento le acquisizioni tecniche e scientifiche dell’Associazione e, contestualmente, di raccogliere le istanze e le informazioni espresse dal territorio. Questa presenza capillare conferisce ad AIAS una valenza unica e una rappresentatività veramente nazionale. 


In questi giorni sono stati nominati i nuovi Coordinatori AIAS Enna - Palermo - Trapani, che sono Cecilia Scintu - Coordinatore AIAS Enna; Manos Kouvakis - Coordinatore AIAS Palermo e direttore CEDIFOP ed Alessandro Foti - Coordinatore AIAS Trapani. Ricco il calendario delle prossime attività, che iniziano già dal mese di febbraio con una "conference" AIAS indetta dal Coordinatore Regionale AIAS Sicilia Ing. Sebastiano Trapani per una ampia discussione, fra gli argomenti all'ordine del giorno anche la Presentazione dei Nuovi Coordinatori Provinciali di Trapani, Palermo, Enna e il "Piano Attività Regionali Sicilia I semestre 2016". In questo piano è stato inserito, nella provincia di Palermo, un convegno, nel mese di Maggio 2016, dal titolo “Dalla superficie ai fondali: Comunicazione e sicurezza in ambito portuale”.


Sta facendo inoltre enormi passi in avanti la definizione della Legge Lentini (DDL 698) "Disciplina dei percorsi formativi per l’esercizio delle attività della subacquea industriale". Probabilmente diverrà legge a tutti gli effetti abbastanza presto. La legge prevede tre livelli di addestramento: un primo livello per l’inshore diver, o “sommozzatore” che va fino ai – 30 metri; un secondo livello per offshore air diver, detto anche di categoria “TOP UP” fino ai – 50 metri e un terzo livello per offshore sat diver, detto anche di categoria di “altofondalista” (saturazione) per profondità superiori ai – 50 metri. Prevede inoltre la obbligatorietà per i livelli 2 e 3 di un corso per il primo soccorso (diver medic)

sabato 6 febbraio 2016

I percorsi formativi del CEDIFOP

Si concluderà il 12 febbraio, il corso per” saldatore subacqueo” durante il quale gli allievi hanno completato il loro percorso per il livello Inshore Air Diver secondo la didattica IDSA, ma si sono anche specializzati nelle saldature subacquee, pronti ad affrontare gli esami finali del corso previsti nella seconda settimana di marzo, quando, oltre all’attestato di qualifica professionale della Regione Sicilia per “Ots-saldatore subacqueo” e il brevetto di secondo livello dell’IDSA, affronteranno una severissima prova di esami per conseguire la Certificazione UNI EN ISO 15618-1 "Prove di qualificazione di saldatori per la saldatura subacquea - Saldatori subacquei per la saldatura iperbarica in ambiente bagnato", infatti, dopo valutazione positiva delle prove di esame, l'allievo riceverà il certificato rilasciato dall'IIS CERT srl (Istituto Italiano di Saldatura - Certificazioni) per la saldatura subacquea in accordo a UNI EN ISO 15618-1. Tale certificazione è diversa dall'attestato di qualifica professionale per "OTS-Saldatore subacqueo" rilasciato dal CEDIFOP.

Si avvicina anche la data di inizio (19 febbraio) del primo corso per OTS del Cedifop nel 2016. Al corso partecipano allievi che arrivano da tutte le regioni d’Italia, e in particolare: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Lombardia, Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria e naturalmente dalla Sicilia. Oltre agli allievi Italiani al corso partecipano 3 allievi provenienti dalla Grecia, dalla Tunisia e dall’Egitto, con i quali continua l’interessante “sfida” dello staff docenti del CEDIFOP, cioè realizzare un corso all’interno del corso, seguendo gli allievi provenienti dall’estero in lingua inglese, visto che attualmente i ragazzi hanno una scarsa conoscenza della lingua Italiana. Sfida molto interessante, anche in virtù di una continua e crescente richiesta di partecipazione di allievi stranieri. Sfida iniziata qualche anno fa, e fino ad oggi ha dato ottimi risultati, che vengono confermati dalla continua e crescente partecipazione ai corsi del CEDIFOP di allievi non di origine Italiana, spesso extracomunitari, che entrano in Europa richiedendo uno specifico visto per il periodo del corso per “Studio/Formazione Professionale”.

A fine corso OTS, gli allievi, in base alla legislazione Italiana, anche gli stranieri in base al (D.M. del 1981)provenienti da Paesi comunitari, potranno iscriversi al Registro Sommozzatori del Ministero dei Trasporti, presso una Capitaneria di Porto sul territorio nazionale per ottenere il “Libretto di Ricognizione”, per le attività lavorative all’interno delle aree portuali in Italia (livello “harbour diver), e potranno poi continuare con i livelli successivi di addestramento per i livelli di inshore air diver (attività in scuba e surface) offshore air diver (cioè attività in surface con l’ausilio di una campana o basket, e offshore sat diver che prevede l’addestramento per le immersioni in saturazione. Tutto rigorosamente aderente alle indicazioni della didattica IDSA, e CEDIFOP rientra fra le 15 scuole nel mondo che possono rilasciare questa tipologia di certificazione, secondo la didattica IDSA, di cui 12 in Europa, mentre per l’Italia CEDIFOP è l’unica scuola Full Member. Inoltre lo status di membro IMCA (CEDIFOP is a World-Wide Training Establishiment Member of IMCA of the DIVING DIVISION based EUROPE & AFRICA section – certification 2016 per il terzo anno consecutivo) ci autorizza all’affermazione che i corsi del CEDIFOP sono in linea con i documenti guida dell’IMCA (Course content is in line with guidance document IMCA) D 015 (Mobile/Portable Surface Supplied System), IMCA D 023 (Diving Equipment Systems Inspection Guidance Note for SurfaceOrientated Diving System-Air), cosi come è richiesto, anche, nel documento dell’ENI spa del 5/Agosto/2013 “Requisiti HSE per i fornitori di lavori subacquei”.

domenica 17 gennaio 2016

Fac-simile di Certificazione IIS - CERT per i corsi di SALDATORE SUBACQUEO del CEDIFOP


(di Manos Kouvakis)

Fac-simile di Certificazione IIS - CERT (Istituto Italiano Saldatura - Certificazioni) per i corsi di SALDATORE SUBACQUEO del CEDIFOP, in base all'accordo fra CEDIFOP e IIS CERT srl, per il rilascio della certificazione di SALDATORE SUBACQUEO in accordo UNI EN ISO 15618-1 "Prove di qualificazione di saldatori per la saldatura subacquea - Saldatori subacquei per la saldatura iperbarica in ambiente bagnato".

La valutazione per la certificazione è riservata SOLO a chi ha conseguito l'attestato di "OTS-SALDATORE SUBACQUEO" del CEDIFOP (IDSA level 2), oppure durante l'esame finale del corso, cioè a chi ha i requisiti per l'iscrizione nell'istituendo "Repertorio Telematico" della Regione Sicilia (vedi DDL 698) visibile on line sul sito della Regione e la card nominativa corredata dei dati integrali di iscrizione, rilasciata dalla Regione Sicilia (spendibilità in ambito Europeo), per il livello di INSHORE AIR DIVER.

Tale certificazione è diversa dall'attestato di qualifica professionale per "OTS-Saldatore subacqueo" rilasciato dal CEDIFOP.


venerdì 15 gennaio 2016

Primo incontro con gli ispettori dell'IIS e gli allievi del CEDIFOP

(di Manos Kouvakis)

Il 22 gennaio 2016 ci sarà, presso CEDIFOP, il primo incontro fra gli ispettori dell'IIS (Istituto Italiano Saldatura) con gli allievi del corso per "Saldatore Subacqueo" del CEDIFOP, che inizierà lunedì prossimo, per presentare l'IIS e parlare della certificazione ISO per la saldatura subacquea. 

L' esame (per questa certificazione - in accordo a UNI EN ISO 15618-1 "Prove di qualificazione di saldatori per la saldatura subacquea - Saldatori subacquei per la saldatura iperbarica in ambiente bagnato") si farà in contemporanea con quello del corso per "Saldatore Subacqueo". 

Potranno partecipare agli esami per la certificazione ISO oltre che gli allievi del corso di "Saldatore Subacqueo" anche (su richiesta) tutti coloro che sono in possesso del brevetto IDSA level 2 rilasciato a seguito della frequenza del corso di "Saldatore Subacqueo" del cedifop in passato (o di corsi equivalenti per il rilascio del brevetto IDSA level 2 del CEDIFOP o di scuole ATTUALMENTE Full Member IDSA )


lunedì 14 dicembre 2015

Sviluppo e prospettive del commercial diver Italiano. I percorsi formativi del CEDIFOP

(di Manos Kouvakis)


Completato nel dicembre 2015 il corso per l’offshore air diver del CEDIFOP, gli allievi hanno raggiunto i tempi di immersione, di fondo e le attività in acqua previsti dall’International Diving Schools Association (IDSA) per il level 3 presso le scuole CEDIFOP di Palermo e NYD di OSLO, sottolineando che è possibile una collaborazione fattiva fra scuole Full member IDSA, vista la similitudine dei programmi anche se svolti in paesi diversi.

In questi giorni è stato definito l'accordo fra CEDIFOP e IIS CERT srl (Istituto Italiano di Saldatura - Certificazioni) per il rilascio della certificazione di SALDATORE SUBACQUEO in accordo UNI EN ISO 15618-1 "Prove di qualificazione di saldatori per la saldatura subacquea - Saldatori subacquei per la saldatura iperbarica in ambiente bagnato".

La valutazione per la certificazione è riservata SOLO a chi ha conseguito l'attestato di "OTS-SALDATORE SUBACQUEO" del CEDIFOP (IDSA level 2), essa può essere effettuata anche durante l'esame finale del corso, cioè a chi ha i requisiti per l'iscrizione nell'istituendo "Repertorio Telematico" della Regione Sicilia (vedi DDL 698) visibile on line sul sito della Regione e la card nominativa corredata dei dati integrali di iscrizione, rilasciata dalla Regione Sicilia (spendibilità in ambito Europeo), per il livello di INSHORE AIR DIVER.
La prima valutazione per la certificazione, innanzi la commissione esaminatrice dell'IIS CERT srl, è prevista nel mese di Febbraio 2016 e avrà la durata di un (1) giorno, quella successiva nel mese di Luglio 2016.

A valutazione positiva, l'allievo riceverà il certificato dall'IIS CERT srl (Istituto Italiano di Saldatura - Certificazioni) per la saldatura subacquea in accordo UNI EN ISO 15618-1. Tale certificazione è diversa dall'attestato di qualifica professionale per "OTS-Saldatore subacqueo" rilasciato dal CEDIFOP.

Inoltre, fra le iniziative dell'ultimo periodo, è stata allestita una banca dati, riservata agli allievi ed ex allievi del CEDIFOP, che annovera circa 4.000 ditte di lavori subacquei in ambito portuale, inshore o offshore, a livello regionale, nazionale ed internazionale, completa dei riferimenti per eventuali contatti. Un progetto pilota in ambito nazionale sta perfezionando l'attuale banca dati del CEDIFOP per aumentare la sua efficacia nel mettere in contato domanda ed offerta in questo settore.


Gli allievi ed ex allievi del CEDIFOP, a partire dal corso OTS, possono accedere alla banca dati per aggiornare il loro curriculum o i loro dati personali, con tutte le informazioni utili a chi cerca personale altamente specializzato in questo settore.


Anche le ditte, che ne fanno richiesta, tramite un "nick" e "pass" personalizzato, possono accedere agli elenchi degli allievi ed ex allievi CEDIFOP, suddivisi per il livello di qualifica raggiunto (OTS, Inshore, Offshore), ma anche visionare la lista delle immersioni certificate che l'allievo ha effettuato durante il percorso formativo.


Si possono trovare nella banca dati riferimenti di ditte di lavori subacquei, divisi per paesi nel mondo, o divisi per regioni in Italia, ma anche l’elenco delle Piattaforme Metanifere Offshore in Italia, con relative coordinate, distanza dalla costa in Km e profondità del fondale in metri ivi presente, l’elenco delle condotte sottomarine (sealines) di proprietà dell’ENI S.p.A. e una vasta raccolta di link per i lavori in offshore nel mondo.


Sta facendo inoltre enormi passi in avanti la definizione della Legge Lentini (DDL 698) "Disciplina dei percorsi formativi per l’esercizio delle attività della subacquea industriale". Probabilmente diverrà legge a tutti gli effetti abbastanza presto. La legge prevede tre livelli di addestramento: un primo livello per l’inshore diver, o “sommozzatore” che va fino ai – 30 metri; un secondo livello per offshore air diver, detto anche di categoria “TOP UP” fino ai – 50 metri e un terzo livello per offshore sat diver, detto anche di categoria di “altofondalista” (saturazione) per profondità superiori ai – 50 metri. Prevede inoltre la obbligatorietà per i livelli 2 e 3 di un corso per il primo soccorso (diver medic). Tutti i percorsi formativi devono essere conformi nei contenuti agli standard relativi ai tempi di immersione e di fondo e alle attività in acqua, riconosciuti dall’International Diving Schools Association (IDSA), ai controlli che devono essere effettuati per il rispetto di obblighi e requisiti generali in materia di salute, sicurezza ed ambiente (HSE), anche in conformità alle linee guida di International Marine Contractors Association (IMCA). I titoli rilasciati al termine dei percorsi formativi sono soggetti alle procedure e modalità di registrazione e vidimazione previste a livello generale per le attività di formazione professionale ai sensi della vigente disciplina e sono riconoscibili, ai sensi della Direttiva 2005/36/CE, sull’intero territorio comunitario.

Al fine di agevolare la spendibilità dei titoli formativi conseguiti sul mercato del lavoro ed il loro riconoscimento in sede internazionale (con riferimento EQF alla qualifica n.6216 in raccordo con la Classificazione Internazionale delle professioni ‘ISCO-88Com’ - qualifica equivalente al numero 7.2.1.6. "Underwater workers"), l’Assessorato Regionale del lavoro della regione Sicilia, promuoverà la pubblicazione e l’aggiornamento sul proprio sito internet di un repertorio telematico dei soggetti formati rilasciando ad essi una card nominativa corredata dei dati integrali di iscrizione recante gli estremi dei titoli conseguiti secondo il livello di qualificazione conseguito (Inshore – offshore air o offshore sat), le informazioni di contatto, la foto del possessore e i dati personali.


Questa è la prima volta che l’Italia sta superando il livello dell'harbour diver, unica legislazione esistente dal lontano 1979, e si sta adeguando su alti livelli internazionali di formazione in questo settore.
Essendo CEDIFOP, anche, membro dell'AIAS (Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza) e nello specifico con la sua partecipazione all'APA MARE, (oltre che all'UNI -Ente nazionale italiano di unificazione, che fa riferimento all'EN-ISO, per la parte dello sviluppo delle norme in Italia) sta promuovendo per il 2016 lo sviluppo di regole precise in tema di subacquea industriale e nell'ambito della sicurezza, che dovranno definire insieme con il DDL 698, percorsi ben precisi da prendere come esempio anche fuori dai confini Italiani.


La seguente tabella descrive in modo analitico e schematico il percorso di un commercial diver italiano in base al DDL 698:


sabato 28 novembre 2015

Certificazione IIS - CERT per i corsi di SALDATORE SUBACQUEO del CEDIFOP


Definito l'accordo fra CEDIFOP e IIS CERT srl (Istituto Italiano di Saldatura - Certificazioni) per il rilascio della certificazione di SALDATORE SUBACQUEO in accordo UNI EN ISO 15618-1 "Prove di qualificazione di saldatori per la saldatura subacquea - Saldatori subacquei per la saldatura iperbarica in ambiente bagnato".

La valutazione per la certificazione è riservata SOLO a chi ha conseguito l'attestato di "OTS-SALDATORE SUBACQUEO" del CEDIFOP (IDSA level 2), oppure durante l'esame finale del corso, cioè a chi ha i requisiti per l'iscrizione nell'istituendo "Repertorio Telematico" della Regione Sicilia (vedi DDL 698) visibile on line sul sito della Regione e la card nominativa corredata dei dati integrali di iscrizione, rilasciata dalla Regione Sicilia (spendibilità in ambito Europeo), per il livello di INSHORE AIR DIVER.


La prima valutazione per la certificazione con la commissione esaminatrice dell'IIS CERT SRL è prevista nel mese di febbraio 2016 e avrà la durata di un (1) giorno, quella successiva nel mese di luglio 2016.

A valutazione positiva, l'allievo riceverà il certificato dall'IIS CERT srl (Istituto Italiano di Saldatura - Certificazioni) per la saldatura subacquea in accordo UNI EN ISO 15618-1. Tale certificazione è diversa dall'attestato di qualifica professionale per "OTS-Saldatore subacqueo" rilasciato dal CEDIFOP.

CEDIFOP TOP UP 2015

Inizia da lunedì prossimo l'ultima settimana del corso TOP UP con lo stage ad OSLO (Norvegia) presso la scuola IDSA NYD. Gli allievi che partecipando saranno accompagnati dal docente del CEDIFOP Costantino Francesco, che seguirà il loro addestramento con esercitazioni di TUP DIVING ed immersioni alle basse temperature che ci sono in questo periodo in Norvegia, con l'utilizzo di HOT WATER SUITE, mentre gli esami si svolgeranno a Palermo per il giorno 10 dicembre prossimo.

 Il corso completa gli standard IDSA per l' OFFSHORE AIR DIVER, quindi l'inserimento al 2 livello all' istituendo registro regionale, nella categoria “TOP UP, in base al DDL 698, che al fine di agevolare la spendibilità dei titoli formativi ITALIANI sul mercato del lavoro ed il loro riconoscimento in sede internazionale (con riferimento EQF alla qualifica n.6216 in raccordo con la Classificazione Internazionale delle professioni ‘ISCO-88Com’ - qualifica equivalente al numero 7.2.1.6. "Underwater workers"), l’Assessorato Regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del Lavoro, pubblicherà sul proprio sito internet (della Regione Sicilia) un repertorio telematico dei soggetti formati, recante gli estremi dei titoli conseguiti secondo il livello di qualificazione, e le informazioni di contatto. 

L’iscrizione al Repertorio avviene secondo numerazione progressiva individuale e prevede il rilascio all'iscritto di una card nominativa con le indicazioni Repubblica Italiana/Regione Sicilia con il livello di addestramento raggiunto (TOP UP) e i dati anagrafici del possessore. La card avrà una riconoscibilità immediata ai sensi della Direttiva 2005/36/CE sull'intero territorio comunitario. Le foto del percorso fino ad oggi e della settimana ad Oslo da lunedì prossimo, del corso del TOP UP sono visibili a partire da questo link: http://www.cedifop.it/2015-top-up-foto.html



lunedì 23 novembre 2015

CEDIFOP: UNA BANCA DATI DEDICATA A DISPOSIZIONE DEGLI ALLIEVI

di Manos Kouvakis

Una banca dati, riservata agli allievi ed ex allievi del CEDIFOP, permette di contattare più di 4.000 ditte di lavori subacquei in ambito portuale, inshore o offshore, a livello regionale, nazionale ed internazionale.



*) Un progetto pilota in ambito nazionale sta perfezionando la attuale banca dati del CEDIFOP per aumentare la sua efficacia nel mettere in contato domanda ed offerta in questo settore.
*) Gli allievi ed ex allievi del CEDIFOP, a partire dal corso OTS, possono accedere alla banca dati per aggiornare il loro curriculum o i loro dati personali, fornendo tutte le informazioni utili a chi cerca personale altamente specializzato in questo settore.
*) Anche le ditte, che ne fanno richiesta, tramite un "nick" e "pass" personalizzato, possono accedere agli elenchi degli allievi ed ex allievi CEDIFOP, suddivisi per il livello di qualifica raggiunto (OTS, inshore, offshore), ma anche visionare la lista delle immersioni certificate che l'allievo ha effettuato durante il percorso formativo.
.........................................
Si possono trovare nella banca dati:
*) Ditte di lavori subacquei in Italia e nel mondo (930)
*) Ditte di acquacoltura in UK (150)
*) Ditte di acquacoltura in Grecia (34)
*) Ditte di acquacoltura in Albania (47)
*) Ditte di lavori Subacquei Veneto (43)
*) Ditte di lavori Subacquei Sardegna (18)
*) Ditte di lavori Subacquei Liguria (17)
*) Ditte di lavori Subacquei Emilia Romagna (14)
*) Ditte di lavori Subacquei Sicilia (14)
*) Ditte di lavori Subacquei Campania (12)
*) Ditte di lavori Subacquei Lazio (12)
*) Ditte di lavori Subacquei Puglia (8)
*) Ditte di lavori Subacquei Lombardia (7)
*) Ditte di lavori Subacquei Venezia Giulia (7)
*) Ditte di lavori Subacquei Toscana (6)
*) Ditte di lavori Subacquei Piemonte (4)
*) Ditte di lavori Subacquei Abruzzo (4)
*) Ditte di lavori Subacquei Trentino Alto Adige (3)
*) Ditte di lavori Subacquei Calabria (2)
*) Ditte di lavori Subacquei Marche (1)
*) Ditte di lavori Subacquei Molise (1)
*) Ditte di lavori Subacquei Basilicata (1)
*) Elenco di aziende di lavori subacquei (3.753)
*) Piccole ditte di lavori subacquei in Italia (260)
*) Piccole ditte di lavori portuali in Italia (120)
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*) Il Top delle ditte Italiane
*) Alcuni link a cui è possibile fare riferimento
per poter trovare buone opportunità lavorative su piattaforme petrolifere
*) Elenco Piattaforme Metanifere "Off Shore" in Italia, con relative coordinate, distanza dalla costa in Km e profondità del fondale in metri ivi presente
*) Elenco delle condotte sottomarine (sealines) di proprietà della Soc. ENI S.p.A.

lunedì 2 novembre 2015

Una banca dati dedicata a disposizione degli allievi del CEDIFOP

(di Manos Kouvakis)


Una banca dati, riservata agli allievi ed ex allievi del CEDIFOP, permette di contattare circa 1700 ditte di lavori subacquei in ambito portuale, inshore o offshore, a livello regionale, nazionale ed internazionale.

Un progetto pilota in ambito nazionale sta perfezionando la attuale banca dati del CEDIFOP per aumetare la sua efficacia nel mettere in contato domanda ed offerta in questo settore.

Gli allievi ed ex allievi del CEDIFOP, a partire dal corso OTS, possono accedere alla banca dati per aggiornare il loro curriculum o i loro dati personali, fornendo tutte le informazioni utili a chi cerca personale altamente specializzato in questo settore.

Anche le ditte, che ne fanno richiesta, tramite un "nick" e "pass" personalizzato, possono accedere agli elenchi degli allievi ed ex allievi CEDIFOP, suddivisi per il livello di qualifica raggiunto (OTS, inshore, offshore), ma anche visionare la lista delle immersioni certificate che l'allievo ha effettuato durante il percorso formativo.



giovedì 22 ottobre 2015

Torna a Palermo la ALLSEAS SOLITAIRE

di Manos Kouvakis

Entrata ieri nei cantieri navali di Palermo un gigante del mare, la ALLSEAS SOLITAIRE (http://www.allseas.com/uk ), ceh aveva visitato già Palermo nel 2012 e nel 2013, prima di effettuare un lungo viaggio in Australia. Solitaire è la più grande nave posatubi del mondo, lunga 300 metri (esclusi gli apparecchi di posa dei tubi) con un equipaggio a regime di 420 persone, e la capacità di posizionare fino a 9 km di tubi al giorno. E’ giunta a Palermo per riparazioni sia di genere subacqueo che per attività in superficie e resterà nei cantieri navali di Palermo probabilmente fino alla fine del 2015. 

Qui le foto dell'ultima visita del nostro staff alla nave:



giovedì 1 ottobre 2015

SUBACQUEA INDUSTRIALE: ARS - RESOCONTO STENOGRAFICO 279ª SEDUTA MERCOLEDI’ 30 SETTEMBRE 2015

SUBACQUEA INDUSTRIALE

Repubblica Italiana 
Assemblea Regionale Siciliana 
XVI Legislatura 

RESOCONTO STENOGRAFICO 279ª SEDUTA 
MERCOLEDI’ 30 SETTEMBRE 2015 




...OMISSIS...



Discussione del disegno di legge: «Norme per il riconoscimento della professione e disciplina dei contenuti formativi per l'esercizio delle attività della subacquea industriale». (698/A) 

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, si passa, pertanto, alla discussione del disegno di legge “Norme per il riconoscimento della professione e disciplina dei contenuti formativi per l'esercizio delle attività della subacquea industriale”. (n. 698/A). Invito i componenti della V Commissione a prendere posto nell’apposito banco. Ha facoltà di parlare Greco Marcello, per svolgere la relazione. 

GRECO Marcello, presidente della Commissione e relatore. Grazie Presidente, onorevoli colleghi, le attività subacquee costituiscono elemento di assoluto rilievo per l’economia ed il sistema produttivo siciliano.

Accanto alle attività della subacquea a fini turistici ed amatoriali operano in Sicilia diverse imprese che svolgono le più disparate attività in ambiente marino di installazione, manutenzione, rimozione di impianti subacquei quali tubazioni e strutture tecnologiche connesse con le attività portuali, minerarie ed industriali. Nel contesto regionale, peraltro, tali attività hanno ictu oculi un peculiare rilievo in ragione della condizione di insularità e del correlato sviluppo costiero, della presenza di installazioni portuali di rilievo internazionale, delle attività connesse all'estrazione, al trasporto ed alla lavorazione degli idrocarburi, senza considerare le ulteriori attività svolte nelle acque marine ed interne. L’assenza di un’organica legislazione nazionale del settore ha posto e pone la problematica del riconoscimento delle qualifiche professionali e della disciplina dei contenuti formativi indispensabili allo svolgimento, in condizioni di sicurezza, delle attività subacquee.

Purtroppo, peraltro, la mancanza di tale disciplina ha permesso, sovente, che i lavori in immersione venissero svolti da personale non adeguatamente qualificato con conseguenze drammatiche, oppure costringendo le imprese a ricorrere forzatamente a personale straniero o comunque formato all'estero. Ulteriore problematica, peraltro, si pone in relazione al riconoscimento delle qualifiche anche riguardo alle previsioni dell’ordinamento comunitario, determinando in pratica un’incomprensibile penalizzazione per le imprese ed i lavoratori siciliani, complicando le relazioni economiche e commerciali coi nostri competitors e privandoli di una importante opportunità di occupazione e reddito. La competenza della Regione a legiferare riguardo all'esercizio delle attività sopra descritte trova ampia copertura nelle previsioni di rango costituzionale recate dagli articoli 14 e 17 dello Statuto, intervenendo peraltro rispetto al vuoto a livello di legislazione statale e senza interferire con materie riservate allo Stato stesso. Si propone pertanto di adottare un corpus organico di norme che disciplinino lo svolgimento professionale delle attività della subacquea industriale e regolamentino i contenuti ed i percorsi formativi con riguardo alle qualifiche internazionalmente riconosciute, garantendo così la qualità dei servizi offerti, lo svolgimento degli stessi in condizioni di sicurezza, nel rispetto dell’ambiente e la possibilità, per i soggetti che conseguano in Sicilia le qualifiche, di vedere riconosciute le stesse nel mercato del lavoro europeo, anche in considerazione dell’intrinseca natura internazionale delle imprese operanti nel comparto.

L’articolo 1 reca le generalità della norma, stabilendo come la Regione riconosca e disciplini, nell’ambito delle previsioni statutarie ed in conformità ai principi dell’ordinamento comunitario, le 21 XVI LEGISLATURA 279a SEDUTA 30 settembre 2015 Assemblea Regionale Siciliana attività professionali subacquee a servizio dell’industria, la cui pratica rimane libera ma viene disciplinata a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, della qualità dei servizi e della libera concorrenza.

L’articolo 2 reca le definizioni, descrivendo in dettaglio compiti e mansioni caratteristici degli operatori (commi 1 e 2), delle imprese (comma 3) e l’ambito di applicazione (commi 4 e 5), con riferimento agli standard comunemente riconosciuti ed adottati nel settore.

L’articolo 3 disciplina le qualifiche professionali, enumerandole nei tre livelli internazionalmente riconosciuti di “Operatore Tecnico subacqueo” (OTS, abilitato ad operare fino a 30 metri di profondità), di “Top Up” (abilitato ad operare fino ai 50 metri di profondità) e di “altofondalista” (abilitato ad operare a profondità superiori ai 50 metri).

L’articolo 4 istituisce e disciplina il Registro degli Operatori della Subacquea industriale, che insisterà presso il Dipartimento regionale del Lavoro, ove potranno iscriversi i soggetti interessati allo svolgimento delle attività disciplinate dalla presente legge in possesso dei titoli formativi e delle iscrizioni richieste dalla disciplina statale (Libretto di Ricognizione).

La gestione del Registro verrà operata dagli uffici del Dipartimento nell’ambito dell’ordinaria dotazione organica e strumentale senza nuovi o ulteriori oneri per la Regione. L’articolo 5 disciplina i contenuti ed i percorsi formativi occorrenti per l’iscrizione al Registro di cui al precedente articolo. L’articolo 6 disciplina lo svolgimento delle attività formative in ambito regionale, prevedendo come le stesse debbano conformarsi ai citati standard anche in relazione alle attività eventualmente svolte presso le aziende del settore. L’articolo 7 reca disposizioni attuative e finali.

Con apposito Decreto del Presidente della Regione, su proposta degli Assessori competenti, verranno definite entro 90 giorni le modalità di attuazione della presente disciplina (comma 1). I titoli già rilasciati, purché conformi alle specifiche indicate in materia di contenuti formativi, costituiscono titolo idoneo all’iscrizione al Registro di cui all’articolo 4 e, soprattutto, per il riconoscimento ai sensi della citata disciplina comunitaria, della qualifica come valevole per l’intero territorio europeo (comma 2). 

PRESIDENTE. La discussione generale al disegno di legge n. 698/A è rinviata ad una prossima seduta. Intanto se il relatore lo chiede, potremmo iscrivere lo stesso disegno di legge al n. 1 del IV punto, attualmente iscritto al n. 2 del IV punto. 

GRECO Marcello, presidente della Commissione e relatore. Sono d’accordo ad iscrivere il disegno di legge n. 698/A ‘Norme per il riconoscimento della professione e disciplina dei contenuti formativi per l’esercizio delle attività della subacquea industriale’ al n. 1) del IV punto dell’ordine del giorno. 

PRESIDENTE. Resta così stabilito. 



...OMISSIS...

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http://www.ars.sicilia.it/DocumentiEsterni/ResSteno/16/16_2015_09_30_279_P.pdf

lunedì 28 settembre 2015

Corso TOP UP e il DDL 698

(di Manos Kouvakis)


E’ iniziato l’1 settembre il nuovo corso "Top Up" del Cedifop per il livello di “Offshore Air Diver”. Il corso permetterà ai suoi partecipanti l'iscrizione al 2 livello dell'istituendo registro della Regione Sicilia (secondo il DDL 698 "Norme per il riconoscimento della professione e disciplina dei contenuti formativi per l’esercizio delle attività della subacquea industriale") per le attività fuori dall'ambito portuale, per una profondità fino ai - 50 metri (basso fondale). 

In Sicilia e nelle piattaforme siciliane i diver che vi opereranno, dopo l'approvazione del DDL 698, dovranno aver realizzato percorsi formativi che assicurano la migliore gestione degli impianti offshore dell'isola, e cioè secondo gli standard formativi che IDSA da alcuni decenni applica nei suoi corsi, come attualmente avviene anche nei percorsi formativi USA dell'ACDE. Il disegno di legge 698 presentato, nel mese di febbraio 2014 all’Assemblea Regionale Siciliana è rientrato nel settore Industria, dopo il passaggio nelle varie commissioni, l'organo d'esame finale sarà la ARS. E' nato dall'iniziativa di diversi deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana, primo firmatario l'Onorevole Salvatore (Totò) Lentini, Presidente Gruppo Parlamentare Sicilia Democratica per le riforme.

IMCA, per essere presente in Sicilia, dovrà inserire l'Italia con la relativa iscrizione nel registro della regione Sicilia, nei livelli 2 (basso fondale) e 3 (alto fondale) nel prossimo suo che sostituirà l'attuale D05/15, per accogliere così gli operatori che hanno le carte in regola per lavorare in queste acque. Nessun altro operatore che ha avuto una formazione inadeguata, incompleta o parziale, che non garantisce la sicurezza e la massima professionalità durante le attività in ambito offshore, e cioè non iscritto nel registro regionale, potrà lavorare in queste acque e negli impianti inshore e offshore che si stanno moltiplicando nelle acque territoriali siciliane.

sabato 29 agosto 2015

Il percorso del DDL 698

(di Manos Kouvakis)


Il disegno di legge 698 “Norme per il riconoscimento della professione e disciplina dei contenuti formativi per l’esercizio delle attività della subacquea industriale” presentato, nel mese di febbraio 2014 all’Assemblea Regionale Siciliana rientra nel settore Industria, dopo il passaggio nelle varie commissioni, l'organo d'esame finale sarà la ARS.

E' nato dall'iniziativa di diversi deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana, primo firmatario l'Onorevole Salvatore (Totò) Lentini, Presidente Gruppo Parlamentare Sicilia Democratica per le riforme, Vice Presidente Commissione III - Attività Produttive, Componente Commissione Esame delle attività dell'Unione Europea, Componente Commissione d'inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia e parlamentare dell'ARS da due legislature.
Il DDL 698 risponde all’esigenza di regolamentare un settore dove, in Italia manca totalmente una legislazione, sia in ambito regionale che nazionale, cioè per le attività lavorative in ambito subacqueo, al servizio dell’industria, fuori dalle aree portuali. Esso, oltre a colmare il vuoto legislativo, uniformerà questa tipologia di attività che attualmente cambia da distretto a distretto, secondo le ordinanze che alcune capitanerie di porto hanno emanato, in assenza di una legislazione, rendendo, a volte cosi, più complessa e confusionaria l'attività lavorativa del settore.

Il DDL sottolinea che le attività subacquee costituiscono elemento di assoluto rilievo per l’economia ed il sistema produttivo siciliano. Accanto alle attività della subacquea a fini turistici ed amatoriali, che sono escluse dalla proposta legislativa, operano in Sicilia diverse imprese che svolgono le più disparate attività in ambiente marino, quali installazione, manutenzione, rimozione di impianti subacquei, di tubazioni e strutture tecnologiche connesse con le attività portuali, minerarie ed industriali.

Il DDL si propone di adottare una serie di norme che disciplinano lo svolgimento professionale delle attività della subacquea industriale e regolamentano i contenuti ed i percorsi formativi con riguardo alle qualifiche internazionalmente riconosciute, garantendo così la qualità dei servizi offerti e lo svolgimento in condizioni di sicurezza, nel rispetto dell’ambiente e la possibilità di vedere riconosciute le stesse nel mercato del lavoro europeo, anche in relazione al riconoscimento delle qualifiche stante l'attuale ordinamento comunitario (Direttiva 2005/36/CE).

L’articolo 1 reca le generalità della norma, mentre l’articolo 2 reca le definizioni, descrivendo in dettaglio compiti e mansioni degli operatori, con riferimento agli standard comunemente riconosciuti ed adottati nel settore.

L’articolo 3 disciplina le qualifiche professionali, enumerandole nei tre livelli internazionalmente riconosciuti, il primo che abilita ad operare fino a 30 metri di profondità, il secondo che abilita ad operare fino ai 50 metri di profondità (TOP UP) e il terzo, quello di “altofondalista” che abilita ad operare a profondità superiori ai 50 metri.

L’articolo 4 istituisce e disciplina il Registro degli Operatori della Subacquea Industriale, che sarà tenuto presso il Dipartimento regionale del Lavoro, dove potranno iscriversi i soggetti interessati allo svolgimento delle attività disciplinate da questa legge.

L’articolo 5 disciplina i contenuti ed i percorsi formativi necessari per l’iscrizione al Registro. I titoli potranno essere rilasciati da istituti pubblici o enti di formazione professionale accreditati, facendo puntuale riferimento ai contenuti formativi ed ai “tempi di fondo” stabiliti dall’I.D.S.A. Il riconoscimento di titoli rilasciati da altre Regioni, o riconoscibili ai sensi della Direttiva 2005/36/CE, è subordinato alla validità degli stessi in relazione alle rispettive norme ed al rispetto degli eguali standard di formazione e sicurezza.

L’articolo 6 disciplina lo svolgimento delle attività formative in ambito regionale, prevedendo come le stesse debbano conformarsi ai citati standard anche in relazione alle attività eventualmente svolte presso le aziende del settore.

Questo è il percorso che il DDL 698, ha avuto nel parlamento Siciliano fino ad oggi:
Annunciato (presentato) in aula il 06/02/2014.
Assegnato per l'esame alla V Commissione parlamentare (Cultura, Formazione e Lavoro) il 18/02/2014;
dopo diverse sedute di esame alla V Commissione, ha ottenuto il "parere favorevole" del governo regionale;
in data 24/11/2014 viene mandato alla II Commissione parlamentare (Bilancio e Programmazione), dove viene esaminato con esito positivo in data 16/07/2015. In data 28/07/2015 ottiene il voto positivo della V Commissione e viene "esitato" per l'esame in Aula e viene nominato come relatore d'aula (cioè la persona che presenterà il DDL 698 in aula) il presidente della V Commissione parlamentare l'Onorevole Marcello Greco.
Dopo queste fasi di lavori, il DDL 698 per completare il suo iter dovrà essere esaminato ed approvato dall'Aula dove è arrivato con il parere favorevole del governo e il parere positivo delle commissioni V e II, dopodiché sarà inviato al Presidente della Regione per essere pubblicato sulla GURS (Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia) per diventare legge a tutti gli effetti, vista la particolarità dello statuto della Regione Sicilia che gode in Italia di autonomia legislativa.

Quest'ultimo aspetto permetterà al DDL 698, anche se regionale, di avere un ampio riscontro a carattere nazionale e internazionale, perché permette l’iscrizione all’albo di qualsiasi operatore interessato (ambito UE) che abbia effettuato, con corsi specifici, la parte tecnica richiesta per l’iscrizione. L’iscrizione a tale registro, inoltre, è diversa dall’iscrizione al Registro Sommozzatori presso una Capitaneria di Porto, normata e disciplinata dai Decreti Ministeriali del 1979, 1981 e 1982 e valida per le attività lavorative all’interno delle aree portuali, in quanto tali decreti non stabiliscono regole per lavorare nelle acquee interne e fuori dai porti, sia in ambito inshore che in offshore.

Il disegno di legge siciliano completa uno dei tre standard, quelli formativi, che troviamo in ambito internazionale, e che leggiamo anche in un similare Disegno di Legge presentato, nel novembre 2014, al Parlamento nazionale dall'Onorevole Bergamini che riporta: ...“Possiamo dividere in tre tipologie gli standard internazionali che rendono ottimale la gestione di un cantiere offshore nella subacquea industriale, assolutamente diverse fra di loro, ma nello stesso tempo, anche, complementari

1. Standard Formativi (IDSA), IDSA rappresenta l'unica didattica nella subacquea industriale a livello internazionale, cosi come in ambito sportivo abbiamo diverse didattiche PADI, CMAS, SSI, ecc.. E 'interessante sottolineare che percorsi nazionali come quelli provenienti dagli Stati Uniti, Canada, ecc. essi fanno sempre riferimento alla didattica IDSA (esempio l’ACDE/USA: http://www.acde.us )
2. Standard Operativi (IMCA), applicabili nel cantiere (qui rientra anche la normativa UNI 11366 “Sicurezza e tutela della salute nelle attività subacquee ed iperbariche professionali al servizio dell’industria - Procedure operative”)
3. Standard di Sicurezza (HSE), come, per esempio, le norme HSE del Regno Unito
Per il buon funzionamento di un cantiere offshore è intuitivo che le tre tipologie di standard devono coesistere.
IDSA come didattica fornisce un percorso formativo “ideale” per realizzare durante il periodo formativo i vari livelli di addestramento, che senza sostanziali differenze coincidono, a livello mondiale ai tre livelli, che noi abbiamo identificato nel documento dell’ENI SpA del 5 Agosto 2013 “Requisiti HSE per i fornitori di lavori subacquei”...

Nel DDL 698, negli articoli 2, 3 ,5 e 6 viene specificato che titoli rilasciati da altre Regioni, ovvero riconoscibili ai sensi della Direttiva 2005/36/CE, devono essere comunque conformi ai criteri di controllo e vidimazione previsti dalle relative norme dando il giusto peso a questi contenuti sottolineando che “devono essere conformi agli standard formativi internazionali in riferimento ai tempi di immersione e di fondo, stabiliti dalla didattica I.D.S.A. (International Diving Schools Association) per il livello di qualifica richiesta ed agli eventuali ulteriori standard relativi ai contenuti formativi prescritti a livello internazionale in materia di sicurezza e prevenzione, tutela della salute e dell’ambiente”


Il passaggio completo nel DDL 698, lo troviamo al comma 2 dell’articolo 6 che specifica che questi interventi “dovranno essere conformi nei contenuti agli standard internazionalmente riconosciuti dall’International Diving Schools Association (IDSA) e, per le parti eventualmente operate presso le imprese di cui al comma 3 dell’articolo 2, alle prescrizioni e linee guida fissate dalla normativa UNI 11366 “Norme per la sicurezza e la tutela della salute nelle attività subacquee ed iperbariche professionali al servizio dell’industria” e sui controlli che devono essere effettuati per il rispetto di obblighi e requisiti generali in materia di salute sicurezza ed ambiente (HSE), anche in conformità alle linee guida di International Marine Contractors Association (IMCA)”, descrivendo una corretta coesistenza degli standard formativi, operativi e di sicurezza.

E molto importante specificare che IDSA e IMCA si occupano di attività diverse e non possono essere confrontate, ma è ovvio che una loro coesistenza è di grandissima utilità nel settore.
Per gestire con professionalità un cantiere di lavoro è importante che chi vi opera abbia i requisiti di una ottima formazione che viene garantita dall'applicazione degli standard della didattica IDSA durante i percorsi formativi, cosi come l'applicazione degli standard operativi IMCA, nel cantiere, rispettando i criteri HSE di sicurezza.

Dall’altra parte, IMCA, in un documento pubblicato nel suo sito al seguente link: http://www.imca-int.com/media/90582/imca-fs-logo.pdf , specifica che “ Training and certification:

− There are only four training courses for which IMCA offers approval/recognition – Trainee air diving supervisor, Trainee bell diving supervisor, Assistant life support technician and Diver medic. Each requires a training establishment to apply for approval then satisfactorily undergo an audit of its documentation, facilities and course. Once IMCA has confirmed approval/recognition such establishments may use the wording ‘IMCA Approved’ or ‘IMCA Recognised’ in relation to these specific courses only

− No other courses are approved/recognised by IMCA and, therefore, no establishments should state ‘IMCA Approved’ or ‘IMCA Recognised’ in relation to any other course.”
A questo punto è importante sottolineare che, in un documento che IMCA ha indirizzato al CEDIFOP, in data 11 settembre 2013, specifica che “IMCA’s list of recognised diver qualifications only includes qualifications approved by government bodies”, facendo riferimento ad una serie di documenti che IMCA ha pubblicato negli anni, di cui l’ultimo è il D 05/15, nel quale IMCA ha inserito un elenco di paesi che hanno una legislazione specifica per la formazione dei commercial diver che operano in offshore e che hanno il controllo sul loro territorio.

Questa ultima condizione, che l’Italia acquisirebbe con l’approvazione definitiva del DDL 698 “Norme per il riconoscimento della professione e disciplina dei contenuti formativi per l’esercizio delle attività della subacquea industriale”, con la creazione del registro presso l’assessorato Regionale al Lavoro, al quale potranno iscriversi coloro che hanno effettuato corsi di formazione professionale cosi come precedentemente specificato, utilizzando gli standard IDSA e che opereranno nell’ambito delle acque marittime regionali interne e nelle acque marittime non territoriali (offshore), quando alle attività di cui sopra sono connessi interessi regionali o quando alle medesime sono interessate persone e aziende nazionali.

Il riferimento specifico agli standard IDSA, permetterà l’applicazione della Direttiva 2005/36/CE sul riconoscimento dell’iscrizione al suddetto registro per l’intero territorio comunitario, dal momento che la direttiva stessa prevede il riconoscimento degli altri paesi della UE a condizione che esista il controllo dello stato membro nel percorso formativo e che i contenuti di questo percorso non siano inferiori ad un equivalente percorso realizzato nel paese in cui si fa richiesta di accettazione. Questo importante passaggio, permetterà da una parte, di non poter contestare i contenuti formativi di chi è stato inserito nel registro regionale, mentre allo stesso tempo, consentirà legittimamente di respingere l’inserimento di chi si presenta e chiede l’iscrizione avendo fatto dei percorsi con contenuti al di sotto della qualità che prevede tale iscrizione, cosa che negli ultimi anni siamo stati costretti a subire con percorsi formativi realizzati in alcuni paesi della UE, con standard assolutamente inaccettabili, che immettono nel mercato del lavoro operatori con una formazione incompleta e sostanzialmente pericolosa per la sicurezza del cantiere stesso.

In Sicilia e nelle piattaforme siciliane i diver che vi opereranno, dopo l'approvazione del DDL 698, dovranno aver realizzato percorsi formativi che assicurano la migliore gestione degli impianti offshore dell'isola, e cioè secondo gli standard formativi che IDSA da alcuni decenni applica nei suoi corsi, come attualmente avviene anche nei percorsi formativi USA dell'ACDE.
IMCA, per essere presente in Sicilia, dovrà inserire l'Italia con la relativa iscrizione nel registro della regione Sicilia, nei livelli 2 (basso fondale - Surface-Supplied Diver Certificates) e 3 (alto fondale - Closed Bell Divers Certificates) nel prossimo suo documento che sostituirà l'attuale D05/15, per accogliere così gli operatori che hanno le carte in regola per lavorare in queste acque. Nessun altro operatore che ha avuto una formazione inadeguata, incompleta o parziale, che non garantisce la sicurezza e la massima professionalità durante le attività in ambito offshore, e cioè non iscritto nel registro regionale, potrà lavorare in queste acque e negli impianti inshore e offshore che si stanno moltiplicando nelle acque territoriali siciliane.

Questo è il motivo per cui il DDL 698, è facilmente esportabile in paesi come Spagna, Grecia, Cipro, ed altri, che attualmente non hanno una legislazione specifica per l’offshore diving, o hanno una legislazione non recepita dall'IMCA.
Nello stesso modo il DDL 698, supportato dalla Direttiva 2005/36/CE, permetterà al possessore del tesserino della regione Sicilia per i livelli inshore e offshore di lavorare presso un paese UE e potrà essere respinto solo se si dimostrerà che la certificazione posseduta è di un livello inferiore rispetto a quella rilasciata in quel paese, cosa che ritengo impossibile, vista l'alta qualità della didattica IDSA.

Dovrebbe essere questo lo spunto, anche, per una maggiore collaborazione fra le varie scuole full member IDSA, che attualmente realizzano gli stessi programmi, definendo fra loro dei protocolli di collaborazione, approvati dall’IDSA per i livelli di iscrizione per i 0-30 (Inshore air diver), 30-50 metri (offshore air diver) o quelli di altofondale (offshore sat diver).

E’ altrettanto ovvio, che per quando riportato nel D 05/15 dell’IMCA, IDSA non potrebbe avere un riconoscimento diretto, perché non rappresenta un Paese che può legiferare, ma una didattica. La stessa IMCA, in un documento dal titolo “Competence Assessment of Experienced Surface Supplied Divers” del 25 May 2004, con il quale ha creato una quasi impossibile procedura da applicare a quei contractors IMCA che si trovano nei paesi non menzionati nel documento D-05/15, con il quale abilita 4 centri, il Diving Diseases Research Centre (UK), l'Interdive (UK) il KB Associates (Singapure) e il National Hyperbaric Centre (UK) ad operare presso le sedi dei Contractors IMCA che hanno sede nei paesi non riportati nel documento D-05/15, esclusivamente per i loro dipendenti di lunga durata che non sono cittadini di paesi che rientrano fra quelli del D-05/15, specifica nel capitolo 7 “The Assessment” che “The assessment should be based upon the IDSA standards – modules A (Preparatory), C (standard surface supply) and D (deep surface supply).”

mercoledì 26 agosto 2015

Una giornata di attività dal corso OTS del CEDIFOP con la didattica IDSA

di Manos Kouvakis


Abbiamo preso come esempio una giornata del mese di Novembre 2015, giornata del corso per OTS che inizierà il 21 Settembre, a Palermo.

La giornata prevede 8 ore di esercitazioni pratiche con una immersione in area portuale.

Le 8 ore di attività formative saranno gestite dai docenti Costantino Francesco e Lorico Luca del CEDIFOP.
La materia è "Addestramento subacqueo".

La giornata inizia alle ore 8.00 e fino alle 9.00 si procede con codice di attività P and B (P = Preparazione delle attrezzatura e spostamento verso il sito di immersione,  B = Briefing del/degli Istruttori)

Dalle ore 9.00 fino alle ore 13.00 si procede con codice di attività SCUBA and SSDE (Surface) B4.3 : a, b, c, d, e - B4.4 : a, b, c - C5.2 : a, b, c

Legenda:

B4 : EMERGENZE SUBACQUEE

Scopo : Comprendere ed applicare le procedure necessarie per affrontare un emergenza, sia come subacqueo che come membro di un team di subacquei:

Sottosezione : B4.3 In qualità di subacqueo in stand by l'allievo deve essere abile nel :

( a ) Vestirsi completamente e rapidamente, in accordo con le caratteristiche del sito e le condizioni ambientali.
( b ) Entrare in acqua velocemente non appena il supervisor ne da autorizzazione.
( c ) Seguire la cima guida fino a raggiungere il subacqueo in difficoltà.
( d ) Effettuare il recupero di emergenza in base alle attrezzatura a disposizione e le caratteristiche ambientali.
( e ) Recuperare il subacqueo in difficoltà sulla piattaforma di immersione.

Sottosezione : B4.4 Come membro del team di superficie l'allieve deve essere abile nel :

( a ) Assistere nel recupero dall'acqua del subacqueo in difficoltà. ( b ) Entrare in acqua in seguito all'autorizzazione al recupero.

e

C5 : EMERGENZE SUBACQUEE

Scopo : Comprendere ed applicare le procedure necessarie per affrontare un emergenza, sia come subacqueo che come membro di un team di subacquei:

Sottosezione C 5.2 In qualità di stand by in acqua, l'allievo deve essere abile nel:

( a ) Raggiungere il compagno in caso di emergenza.

( b ) Effettuare il recupero di emergenza in base alle attrezzatura a disposizione e le caratteristiche ambientali.

( c ) Recuperare il subacqueo in difficoltà ed aiutarlo durante le operazioni di recupero sulla barca di appoggio


Dalle ore 13.00 fino alle ore 14.00 si procede con codice di attività IO and AE (IO = Osservazioni orali degli Istruttori e valutazione alla fine di ogni sessione di addestramento pratico - AE Valutazione in seguito a sessioni specifiche di addestramento pratico - guarda 'Detailed programme IDSA Level 2')

Dalle ore 14.00 pausa pranzo fino alle ore 15.00

Dalle ore 15.00 alle ore 16.00 si procede con codice di attività ECC (Operazioni di pulizia e cura delle attrezzature. Manutenzione straordinaria) utilizzando le sotto-sessioni dei moduli IDSA B8 : a, b, d - C9 : a, b, d, e*

cioè (legenda):

B8 : MANUTENZIONE E RIPARAZIONE

Scopo : Conoscere ed eseguire la manutenzione ordinaria di:

( a ) Mute -
( b ) Attrezzatura personale -
( d ) Compressori di alta e bassa pressione e loro filtri d'aria

e

C9 : MANUTENZIONE E RIPARAZIONE

Scopo : Saper effettuare manutenzione ordinaria sulle seguenti attrezzature:

( a ) Pannelli riduttori. -
( b ) Caschi per immersione con fornitura d'aria in continua ed a richiesta.
( d ) Ombelicali -
( e ) Sistemi di comunicazione

Nell'ultima ora si ripete l' ECC con B8 : a, b, d - C9 : a, b, d, e* e si conclude la giornata con EI (extra IDSA - firma dei registri e compilazioni di moduli vari)

Per noi è una giornata normale, come tante altre, durante i corsi e nei vari livelli di insegnamento della nostra scuola. Questo esempio è anche il motivo per cui non possiamo accettare titoli da OTS che non seguono questa didattica per proseguire la preparazione, nei livelli successivi di addestramento (saldatore /TOP UP/altofondale) con noi.