CEDIFOP

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le foto si riferiscono alle attività del CEDIFOP, nei vari livelli di addestramento

mercoledì 9 novembre 2011

Update re Guyane Oil Discovery


 Northern Petroleum Plc - Update re Guyane Oil Discovery

Header
Northern announces that earlier today, Tullow Oil Plc (“Tullow”) in their Interim Management Statement provided the following update on well GM-ES-1, in the Guyane Maritime Permit, in which Northern has a 1.25% interest:
“In French Guiana, the Zaedyus exploration well discovered 72 metres of net oil pay in two turbidite fans. This is the first well in Tullow’s extensive Guyana Basin acreage and successfully proved that the Jubilee play is mirrored across the Atlantic from West Africa. Currently, a sidetrack is being drilled to recover reservoir cores with operations expected to complete in mid-November. The partners are working on the 2012 programme and anticipate it to include 3D seismic and the drilling of two wells which is expected to commence in mid-2012 once all the necessary approvals have been obtained. Shell is expected to take over Operatorship of the block in early 2012, subject to Government and Joint Venture approval.”
The partner interests in the Guyane Maritime licence offshore French Guiana are:
Shell France 45%
Tullow 27.5%
Total 25%
Northpet Investments 2.5% (Northern owns a 50% equity interest in Northpet)



domenica 6 novembre 2011

Tipologie di immersioni nei riconoscimenti HSE


HSE - UK, riconosce 8 categorie specifiche per la subacquea, di queste, le prime 2 sono la n. 1 “Offshore Diving” e la n. 2 “Inland/Inshore Diving”, per le immersioni in Gran Bretagna.
Come abbiamo già scritto, la differenza fra Offshore diving e Inland/Inshore diving (per l'HSE-UK) non riguarda solamente la profondità ma principalmente la tipologia dell’immersione.

 In tal senso  vengono classificate come Offshore diving le immersioni che sono collegate con i lavori che vengono svolti sulle piattaforme petrolifere e lavori similari in collegamento con gli impianti offshore, pozzi e gasdotti, con  immersioni effettuate dalle piattaforme o dalle navi; mentre vengono classificate come Inland/Inshore diving le immersioni per effettuare lavori di ingegneria civile, lavori connessi all’ambiente marino ed allevamenti ittici, in banchine, porti, fiumi, canali, laghi, stagni, serbatoi e vasche, piscine artificialmente costruite allo scopo di nuoto, acquari ecc., questa tipologia NON INCLUDE immersioni profonde oltre i -50 metri o  immersioni in connessione con impianti off-shore e gasdotti operanti, anche, entro il limite di 12 miglia a profondità anche inferiori a -50m; o per le quali esiste una qualifica che li riconduce alle immersioni previste per l’Offshore Diving

 HSE diversifica queste immersioni anche per il tipo di attrezzature usate e profondità secondo le seguenti categorie:

SCUBA: cioè immersioni in scuba, questa categoria NON è presente nell’OFFSHORE diving. Va sottolineato, che le immersioni in scuba nella subacquea industriale, si differenziano da quelle della subacquea sportivo/ricreativa, per l'uso OBBLIGATORIO della cima di sicurezza usata dal diver; cioè per l'obbligatorietà del contatto continuo con la superficie.

SCUBA e SSDE: (Scuba and Surface Supplied Diving Equipment) immersioni con attrezzature scuba o casco rigido per una profondità fra 0 e -30 metri. Presenti sia in Offshore diving e che in Inland/Inshore diving. Qui vengono riconosciuti i percorsi formativi che garantiscono oltre che la profondità anche esercitazioni specifiche che riguardano la qualità e la sicurezza.

Surface Supplied Diving – TOP UP: immersioni con attrezzature del tipo casco rigido ad una profondità dai -30 ai -50 metri. Questo tipo di immersioni è solo per l’offshore diving. Include, oltre alla profondità anche esercitazioni specifiche per la sicurezza, usando attrezzature specifiche (campana aperta o basket), durante i percorsi formativi riconosciuti dall’HSE .

Closed Bell Diving: anche qui solo per l’offshore diving per immersioni che superano la profondità di -50 metri, con l’uso di attrezzature specifiche (campana chiusa, hot water suite, ecc)

HSE-UK, riconosce i percorsi formativi inserendoli nella sua approved list (aggiornata nel agosto 2011) nell'apposita categoria per i diversi Paesi, oppure, nel caso di Paesi che ancora non hanno riconoscimenti ufficiali, dopo un attento esame dei contenuti del percorso formativo, rilascia una certificazione di approvazione per una delle categorie descritte sopra. Qui i percorsi imposti dall’IDSA alle 16 scuole che riconosce a livello mondiale, offrono una qualità nella formazione che se garantita anche dai controlli statali – in Italia dall’Ispettorato al Lavoro, ecc. - della nazione dove si trova la scuola, ottiene il riconoscimento dell’HSE, su richieste individuali.

Attualmente questo percorso viene applicato ai corsi del CEDIFOP con riconoscimento immediato dei corsi per OTS per SCUBA e SSDE e certificazione su richiesta al completamento del percorso del commercial diver, con il conferimento della certificazione del TOP UP/HSE.

di  Manos Kouvakis
direttore CEDIFOP


Foto dal corso OTS_IDSA level 2 del CEDIFOP  (Palermo - giugno 2011)

lunedì 31 ottobre 2011

RICONOSCIMENTO HSE DEL CORSO DEL CEDIFOP PER "OPERATORE TECNICO SUBACQUEO SPECIALIZZATO": OFFSHORE DIVING e INLAND/INSHORE DIVING


DESCRIZIONE DELLA "LIST OF APPROVED DIVING QUALIFICATIONS" 
del 09/08/2011 dell'HSE - UK


H.S.E. (Health and Safety Executive) riconosce diversi percorsi formativi di diversi Paesi, esattamente quelli che sono inseriti nella lista di “Approved Diving Qualifications”


HSE, ha ripartito in 8 elenchi le qualificazioni riconosciute: questi elenchi sono:

Schedule 1 – Offshore Diving
Schedule 2 – Inland/Inshore Diving
Schedule 3 – Shellfish Diving
Schedule 4 – Scientific and Archaeological Diving
Schedule 5 – Media Diving
Schedule 6 – Recreational Diving
Schedule 7 – Police Diving
Schedule 8 – Military Diving

Il corso di "Operatore Tecnico Subacqueo Specializzato", svolto da CEDIFOP, è un percorso formativo, valido e riconosciuto, abbinato alla parola “ITALIA”, come Paese, all’interno del “approved list”, NEI PRIMI DUE ELENCHI, cioè alla SCHEDULE 1 – OFFSHORE DIVING, e alla SCHEDULE 2 – INLAND/INSHORE DIVING, per il riconoscimento di Scuba and Surface Supplied Diving

In particolare, nella Schedule 1 – OFFSHORE DIVING, vengono riconosciute dall’HSE, le certificazioni di:

     3) Closed Bell Diving,
     2) Surface Supplied Diving (Top UP), e
     1) Scuba and Surface Supplied Diving

ai percorsi formativi citati e realizzati nei seguenti Paesi:
Great Britain – Australia – Canada – France – Netherlands – Norway – South Africa – Spain – Sweden .

 Vengono riconosciute dall’HSE, le certificazioni di:

     2) Surface Supplied Diving (Top UP) e
     1) Scuba and Surface Supplied Diving

ai percorsi formativi citati e realizzati in Denmark .

Ed infine viene riconosciuta dall’HSE, la certificazione di:

     1) Scuba and Surface Supplied Diving

ai percorsi formativi citati e realizzati nei seguenti Paesi:
Belgium – Finland – Germany – Ireland - Italy – Portugal.

In questo ultimo gruppo di Paesi, entra a far parte il corso di "Operatore Tecnico Subacqueo Specializzato", che svolge il CEDIFOP (riconoscimento nella Schedule 1 di OFFSHORE DIVING dell’HSE, per Scuba and Surface Supplied Diving).

Nella Schedule 2 – INLAND/INSHORE DIVING, vengono riconosciute dall’HSE, le certificazioni di:

     2) Scuba and Surface Supplied Diving, e
     1) Scuba

ai percorsi formativi citati e realizzati nei seguenti Paesi:
Great Britain – Australia – Belgium – Canada – Finland – France – Germany – Italy – Ireland – Norway – Portugal – South Africa – Spain.

E infine il riconoscimento di:

     1) Scuba

ai percorsi formativi citati e realizzati nei seguenti Paesi:
Sweden – Netherlands – Denmark .

Il corso di Operatore Tecnico Subacqueo Specializzato, svolto dal CEDIFOP, appartiene al primo gruppo di Paesi (riconoscimento nella Schedule 2 di INLAND/INSHORE DIVING dell’HSE, per Scuba and Surface Supplied Diving).





di Manos Kouvakis
direttore CEDIFOP








sabato 29 ottobre 2011

IL SOMMOZZATORE (O.T.S.) IN ITALIA


Il mondo professionale subacqueo italiano può essere diviso in due grandi scomparti di operatori, quelli che seguono la didattica e usano le attrezzature della subacquea sportiva ricreativa e quelli che seguono la didattica e usano le attrezzature della subacquea commerciale o subacquea industriale.

Nel primo scomparto possiamo inserire i seguenti professionisti:
  • istruttori, guide, accompagnatori (professional leisure diving), ultima tra le attività entrate nel professionismo, riunisce coloro che in ambito sportivo e turistico lavorano remunerati per fornire un servizio di didattica e/o di accompagnamento a turisti e a sportivi di ogni livello e provenienza;
  • giornalisti e foto/cine/teleoperatori (media project diving), una attività limitata, nel numero dei partecipanti, ma elevata nei livelli di specializzazione e di competenza, che giungono spesso a portare i praticanti oltre i limiti tradizionali e codificati della fisiologia e delle regole internazionali della subacquea.
  • osservatori scientifici che operano nei settori della ricerca scientifica e delle indagini ambientali.
Il secondo scomparto – subacquea industriale o commerciale - è quello che ci interessa approfondire, ad esso appartiene chi si immerge per eseguire lavori manuali utilizzando attrezzature specifiche. Questa figura professionale viene collocata nel settore "Industria" sotto la voce "Artigiani, operai specializzati e agricoltori/ Fonditori, saldatori, lattonieri – calderai, montatori di carpenteria metallica ed assimilati" (codice delle Professioni - ISTAT), che nelle sue declinazioni arriva al riconoscimento della qualifica di “Sommozzatore”. Diversi percorsi formativi, fatti oggi in Italia, da scuole con poca esperienza nel settore, a discapito di chi li frequenta, non sono calibrati per ricadere all'interno di questo settore (industria).


Dal punto di vista legislativo, la figura del “sommozzatore” viene istituzionalizzata in Italia dal D.M. (Decreto Ministeriale) del 13 Gennaio 1979 “Istituzione della categoria dei sommozzatori in servizio locale”, e dalle modifiche apportate dai D.M. 31 Marzo 1981 “Integrazioni al decreto ministeriale 13 gennaio 1979 concernente l'istituzione della categoria dei sommozzatori in servizio locale” e D.M. 02 Febbraio 1982 “Modificazioni al decreto ministeriale 13 gennaio 1979 istitutivo della categoria dei sommozzatori in servizio locale”, con i quali viene sottolineato che solo l'attestato di qualifica professionale, con allegato brevetto, di operatore tecnico subacqueo (sommozzatore) rilasciati da scuole riconosciute dallo stato o dalle regioni sono validi per l’iscrizione al Registro Sommozzatori tenuto dalle Capitanerie di Porto. Tale iscrizione abilita il sommozzatore ad operare in ambito portuale e conserva fino alla data odierna la sua valenza.



Ulteriori contributi, nel definire modalità ed ambiti operativi dell’OTS, sono stati dati a partire dal 1992 dalla Capitaneria di Porto di Ravenna, con l’ordinanza n. 77, la quale cita regole importanti per effettuare le immersioni di lavoro in sicurezza, anche al di fuori dell’ambito strettamente portuale, alla quale sono state affiancate le Capitanerie di Porto di Venezia (ordinanza n. 32 del 2006), di Ghioggia (ordinanza n. 33 del 2006), di Anzio (ordinanza n. 25 del 2010), di Caorle (ordinanza n. 5 del 2011) e quella di Palermo (ordinanza n. 50 del 2011), la sentenza del TAR del Lazio del 2006, che ha abolito il problema del limite di età per l’iscrizione al registro, fissata fino a quella data a 35 anni, e la normativa UNI 11366 del 2010  "Sicurezza e tutela della salute nelle attività subacquee ed iperbariche professionali al servizio dell'industria - Procedure operative" (Titolo in lingua inglese: Health and safety in diving and hyperbaric professional activities - Operative procedures), che definisce i criteri e le modalità di esecuzione di attività subacquee, le caratteristiche delle attrezzature e degli equipaggiamenti utilizzati ed i requisiti di natura professionale che deve possedere il personale coinvolto, tali da garantire la sicurezza e la tutela della salute dei medesimi lavoratori durante l'espletamento di tali attività.



Il fatto che la legislazione italiana in merito non è aggiornata, non aiuta di certo una formazione coerente e rispondente alle esigenze delle aziende che operano nel settore, e principalmente va a discapito di chi, senza conoscere questi problemi, decide di intraprendere questa professione, “buttandosi” al primo generico richiamo di un corso di formazione professionale.


Per contrastare la mancanza di regole certe da parte delle istituzioni, rimane soltanto l’iniziativa privata, come quella che noi del CEDIFOP, da anni abbiamo messo in atto, basandoci sulla nostra ormai quasi ventennale esperienza nella formazione specifica di OTS, cercando riferimenti e riconoscimenti a livello Internazionale, seguendo percorsi formativi specifici e monitorati da enti internazionali che operano in questo settore, investendo da anni nella qualità della formazione e aggiornando i nostri percorsi formativi costantemente, per essere sempre al passo con le esigenze di un settore in continuo sviluppo.


La competenza nell'impiego del casco rigido fa parte della formazione di base degli OTS che frequentano i corsi CEDIFOP, una sua collocazione nell'ambito del quadro delle equivalenze internazionali vede la figura e la definizione corrispondere allo Standard Surface Supply o/e Standard SCUBA and Surface Supply, certificazioni già riconosciute al CEDIFOP dall’HSE.



In particolare l’area operativa del sommozzatore è: 

  • recupero o demolizione di relitti (salvage diving), è l’attività tradizionale dei palombari che ha costituito per oltre un secolo e mezzo il nucleo (core business) dell’attività professionale subacquea;
  • interventi portuali (harbour diving), è l’attività altrettanto tradizionale che i palombari esercitavano nei porti per la loro costruzione, insieme ai “cassonisti”, e per le operazioni di ispezione, carenaggio, manutenzione e riparazione delle navi e degli ormeggi. In questo settore rientrano tutti i palombari (Codice della Navigazione) e tutti i Sommozzatori (DM del 13 Gennaio 1979) iscritti nei rispettivi registri per essere abilitati a operare in “servizio locale”;
  • interventi industriali per gli idrocarburi (oil and gas diving), attività che si è sviluppata a partire dal secondo dopoguerra ed ha assorbito gruppi crescenti di operatori subacquei professionisti, al punto da vantare oggi, nelle sue file, oltre tre professionisti subacquei su quattro;
  • interventi per acquacoltura (fish farm diving), è probabilmente la più silente, ma non per questo la più negletta, tra le attività subacquee professionali. Di relativa recente comparsa, rivela una lenta e contenuta tendenza all'espansione;
  • pesca professionale e raccolta di corallo (coral diving), storicamente e tradizionalmente ricca di nomi e di episodi, questa attività è limitata a un gruppo relativamente ristretto di operatori che lavorano oltre i limiti della fisiologia e delle regole internazionali dell’industria subacquea;
  • interventi per ricerca scientifica e delle indagini ambientali, categoria a volte al confine fra i due scomparti della subacquea citati all’inizio, qui una distinzione sottile può essere vista ed interpretata anche in considerazione degli strumenti usati dal subacqueo per l’espletamento del suo lavoro; per esempio, se l’attività prevede principalmente l’osservazione, rientra nel primo scomparto della subacquea sportivo/ricreativa, ma, se l’attività svolta prevede l’uso di attrezzature meccaniche (per esempio uso della sorbona, palloni di sollevamento o altro, (come avviene nei cantieri di archeologia subacquea) una formazione più specifica diventa obbligatoria per aumentare il livello di sicurezza, ma anche le competenze professionali degli operatori, per cui in questo caso, il subacqueo dovrebbe essere collocato nel secondo scomparto.
di Manos Kouvakis
direttore CEDIFOP



venerdì 28 ottobre 2011

Riconoscimenti e concetti H.S.E. UK (Health and Safety Executive - UK) - BASSO/ALTO FONDALE - INSHORE/OFFSHORE


Riconoscimenti HSE - UK (Health and Safety Executive - UK)
(descrizione della "List of approved Diving Qualifications" del 09/08/2011 delle schedule 1 e 2 dell'HSE - UK)


BASSO FONDALE 0-50 m 


1) INLAND / INSHORE DIVING: (Schedule 2 - H.S.E. - Diving at Work Regulations 1997 - List of Approved Diving Qualifications. Dated: 9 August 2011)
  • RICONOSCIMENTO "SCUBA"PAESI: Svezia, Paesi_Bassi, Danimarca, Regno_Unito, Australia, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Italia (ATTENZIONE!! NON TUTTI I CORSI PER OTS IN ITALIA HANNO QUESTO RICONOSCIMENTO), Irlanda, Portogallo, Sud Africa e Spagna 
  • RICONOSCIMENTO "SCUBA e SSDE" (immersioni ad aria dalla superficie, profondità massima -30m): PAESI: Regno_Unito, Australia, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Italia (ATTENZIONE!! NON TUTTI I CORSI PER OTS IN ITALIA HANNO QUESTO RICONOSCIMENTO), Irlanda, Portogallo, Sud Africa e Spagna


2) OFFSHORE DIVING: (Schedule 1 - H.S.E. - Diving at Work Regulations 1997 - List of Approved Diving Qualifications. Dated: 9 August 2011)
  • RICONOSCIMENTO "SCUBA e SSDE" (immersioni ad aria dalla superficie, profondità massima -30m) (Restricted certification means the holder has not completed the wet bell, hot water suit and tool skill modules): PAESI: Belgio, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia (ATTENZIONE!! NON TUTTI I CORSI PER OTS IN ITALIA HANNO QUESTO RICONOSCIMENTO), Portogallo, Danimarca, Regno_Unito, Australia, Canada, Francia, Paesi_Bassi, Norvegia, Sud Africa, Spagna e Svezia 
  • RICONOSCIMENTO "SURFACE SUPPLIED DIVING - TOP UP" (immersioni con l'uso di una campana aperta o di un basket, profondità -30, -50 m) : PAESI: Danimarca, Regno_Unito, Australia, Canada, Francia, Paesi_Bassi, Norvegia, Sud Africa, Spagna e Svezia. (L'ITALIA NON HA UN RICONOSCIMENTO AUTOMATICO. ATTUALMENTE, I RICONOSCIMENTI SONO POSSIBILI, SU RICHIESTA PERSONALE DEL DIVER, PREVIO CONTROLLO DEI CONTENUTI FORMATIVI E CONVALIDA DA PARTE DELL'HSE, DEL CORSO SVOLTO IN ITALIA)


ALTO FONDALE (oltre i -50 m)


1) Offshore diving (oltre i -50 m. Schedule 1 - H.S.E. - Diving at Work Regulations 1997 - List of Approved Diving Qualifications. Dated: 9 August 2011)
  • RICONOSCIMENTO "CLOSED BELL" : PAESI: Regno_Unito, Australia, Canada, Francia, Paesi_Bassi, Norvegia, Sud Africa, Spagna e Svezia. (L'ITALIA NON HA UN RICONOSCIMENTO AUTOMATICO. ATTUALMENTE, I RICONOSCIMENTI SONO POSSIBILI, SU RICHIESTA PERSONALE DEL DIVER, PREVIO CONTROLLO DEI CONTENUTI FORMATIVI E CONVALIDA DA PARTE DELL'HSE, DEL CORSO SVOLTO IN ITALIA)


DEFINIZIONI SECONDO GLI STANDARD HSE:


1) Inland / Inshore diving: (definizione secondo gli standard HSE)


La tipologia Inland/Inshore diving, in prossimità della costa definisce un sub che è abilitato ad immergersi per effettuare lavori di ingegneria civile, lavori connessi all'ambiente marino ed allevamenti ittici, in particolare:

  • attività subacquee, nelle zone costiere del Regno Unito (mare territoriale adiacente alla Gran Bretagna, in genere 12 miglia marine dalla linea di bassa marea), che implicano il rigoroso rispetto delle norme su salute e sicurezza sul luogo di lavoro. 
  • attività subacquee, interne in Gran Bretagna anche in banchine, porti, fiumi, canali sotterranei, canali, laghi, stagni, serbatoi e vasche ecc. 
  • attività subacquee, interne in Gran Bretagna in serbatoi,vasche o piscine artificialmente costruiti allo scopo di nuoto, immersioni o l'utilizzo di un acquario; 
ma non comprende le immersioni: 
  • profonde oltre i -50 metri; 
  • le immersioni in mare al largo in connessione con impianti off-shore e gasdotti operanti entro il limite di 12 miglia; immersioni tecniche con utilizzo di campana chiusa o saturazione; 
  • immersioni effettuate dalle navi, per il mantenimento delle postazioni, con impiego di posizionamento dinamico. 
  • immersioni per le quali esiste una qualifica che li riconduce alle immersioni previste per l’Offshore Diving

2) Offshore diving: (definizione secondo gli standard HSE)


L’Offshore Diving è definito per le seguenti tipologie di immersioni: 
  • in mare, al di fuori del Regno Unito, nel mare territoriale adiacente alla Gran Bretagna (in genere 12 miglia marine dalla linea di bassa marea). Ciò include tutte le operazioni di immersione nel Regno Unito zona della piattaforma continentale in collegamento con gli impianti offshore, pozzi, e con quelle parti di miniere che si estendono al di fuori del limite di 12 miglia; 
  • in mare al largo in connessione con impianti off-shore e gasdotti, operanti entro il limite di 12 miglia
  • immersioni tecniche con utilizzo di campana chiusa o saturazione; 
  • immersioni effettuate dalle navi, per il mantenimento delle postazioni, con impiego di posizionamento dinamico.

giovedì 27 ottobre 2011

SOCI UNI DA PALERMO


In Europa, i Paesi membri del CEN - Comitato Europeo di Normazione (European Committee for Standardization in inglese o Comité Européen de Normalisation in francese) sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta Norvegia, Paesi Bassi, Polonia Portogallo, Romania, Regno Unito, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia Svizzera e Ungheria.

In questi Paesi operano organizzazioni nazionali di normazione per la creazione di norme a livello nazionale. In Italia l’organizzazione nazionale equivalente è l’UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che è un’associazione  riconosciuta dallo Stato e dall’Unione Europea, che studia, elabora, approva e pubblica le norme tecniche volontarie.

In Italia l'nserimento del  CEDIFOP, come socio effettivo UNI, e la partecipazione alla commissione sicurezza per gli aggiornamenti e le  modifiche della norma italiana 11366  “Sicurezza e tutela della salute nelle attività subacquee ed iperbariche professionali al servizio dell’industria - Procedure operative” (titolo inglese:“Health and safety in diving and hyperbaric professional activities - Operative procedures”); permetterà di sottolineare l’importanza dei percorsi formativi adottati dal CEDIFOP, nella parte della normativa che riguarda la formazione dei commercial diver, dove l'OTS  Italiano, rappresenta la parte iniziale di un percorso formativo più completo, se confrontato agli standard formativi internazionali.

Questo è l'elenco dei soci effettivi dell'UNI, provenienti da Palermo. Questo elenco è visibile anche nel sito dell'UNI.
  1. AMAP SPA  - Web: www.amapspa.it - PALERMO PA
  2. AMG ENERGIA SPA - Web: www.amg.pa.it - PALERMO PA
  3. ARPA SICILIA - Web: www.arpasicilia.it - PALERMO PA
  4. C.I.A.P.I. PALERMO  - Web:    - PALERMO PA
  5. CATANIA ONOFRIO - Web:  - PALERMO PA
  6. CENTRO STUDI C.E.DI FO.P. - Web: www.cedifop.it - PALERMO PA
  7. CHIBIVET SRL - Web: - PALERMO PA
  8. GEOLAB SRL - Web: www.geolabsrl.it - PALERMO PA
  9. INFRASTRUTTURE SRL - Web: - PALERMO PA
  10. ISTITUTO DIAGNOSTICO SICILIANO SRL - Web:  - PALERMO PA
  11. ISTITUTO REGIONALE DELLA VITE E DEL VINO - Web: www.vitevino.it - PALERMO PA
  12. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA SICILIA - Web: www.pa.izs.it - PALERMO PA
  13. ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI PALERMO - Web: www.ingpa.com - PALERMO PA
  14. ORSA - Web: www.orsanet.it - PALERMO PA
  15. SARE SUD SPA - Web: www.saresud.com  -  PALERMO PA
  16. SICURCERT ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE SRL  - Web: www.sicurcert.it - PALERMO PA  
  17. SOFINANCE SERVIZI SRL - Web: www.sofinanceservizi.it  - PALERMO PA
  18. TECHSYSTEM SPA - Web: www.techsystemspa.it  - PALERMO PA
  19. UNIVERSITA' PALERMO BIBL.CENTRALE FAC.INGEGNERIA - Web: www.unipa.it  - PALERMO PA  
  20. UNIVERSITA' PALERMO DIP.ING.STRUTT.GEOTEC.(DISEG)  - Web: www.diseg.unipa.it   - PALERMO PA 

lunedì 24 ottobre 2011

Il percorso legislativo della figura dell'OTS in Italia


Circa tre anni fa, il 29 aprile 2008, veniva presentata in Parlamento, dall’On. Bellotti, il settimo - in ordine cronologico negli ultimi 30 anni - disegno di legge sulla subacquea, il n. 344 di questa legislatura: "Disciplina delle attività subacquee e iperbariche", successivamente, il 7 aprile 2009, dall’On. Lo Presti, il disegno di legge n. 2369: "Disposizioni concernenti le attività professionali subacquee e iperbariche" e infine, il 15 giugno 2009, dall’On. Carlucci, il disegno di legge  n. 2509:“Disciplina delle professioni di istruttore subacqueo e di guida subacquea e dei centri di immersione e di addestramento subacqueo".

A distanza di tre anni dal primo disegno presentato, faremo un riassunto dei lavori parlamentari sino ad oggi, e dei possibili tempi rimanenti per la conclusione dell’iter legislativo, per giungere ad una legge che ormai da decenni manca dalla legislazione Italiana.

Facendo un rapido riepilogo storico sulla attuale situazione legislativa italiana in tema di subacquea,  vediamo che  oltre i tre decreti ministeriali, del 1979,1981 e 1982, attualmente vigenti, che prevedono l’iscrizione al Registro Sommozzatori del Ministero dei Trasporti, presso una Capitaneria di Porto (Decreto  Ministeriale del 13 gennaio 1979 “Istituzione  della  categoria  dei  sommozzatori in servizio locale”) di cittadini Italiani o cittadini Europei (Decreto Ministeriale 31 marzo 1981 “Integrazioni  al  decreto ministeriale 13 gennaio 1979 concernente l'istituzione della categoria dei sommozzatori in servizio locale”) che sono in possesso dell’attestato  di qualifica professionale di Operatore Tecnico Subacqueo (Decreto Ministeriale 2 febbraio 1982 n. 144200 “Modificazioni al decreto ministeriale 13 gennaio 1979 istitutivo della categoria dei sommozzatori in servizio locale.”), c’è un vuoto legislativo di circa 30 anni. Le uniche azioni degne di nota in questo trentennio, sono l’ordinanza n. 77 del 1992 della Capitaneria di Porto di Ravenna, la cui importanza sta nel fatto che introduce per la prima volta in Italia nozioni che trovano già applicazione nel resto del mondo, importantissime per la gestione in sicurezza delle immersioni lavorative subacquee, come la figura dello stand-by, l’importanza della comunicazione con la superficie, l’uso di caschi che permettono contemporaneamente la respirazione autonoma e la comunicazione, e, l’applicazione di queste regole non solo all’interno dell’area portuale ma su  tutto il territorio di competenza della capitaneria ecc., e la sentenza del Tar del Lazio del 2006, con la quale decade la limitazione dei 35 anni per l’iscrizione al registro.

Nei trenta anni  di vuoto legislativo, non sono mancate le proposte legislative, dal 1997 ad oggi ne sono state presentate ben 9. Come si sa, la validità della proposta come tale, decade con la fine della legislatura, e bisogna ricominciare l’iter da capo con una nuova proposta. E questa è la fine che hanno fatto le prime 6 proposte legislative presentate con i governi precedenti.

Arriviamo cosi ad oggi,  le tre proposte legislative presentate durante questa legislatura in Parlamento, a partire dalla prima la n. 344, che in data  11 marzo 2009  viene assegnata alla Commissione XI Lavoro, dove successivamente in data 6 maggio 2009 viene nominato un Comitato Ristretto presieduto dall’On Aldo di Biagio per un primo esame di base. Le altre due proposte presentate, essendo proposte su medesimo settore, vengono immediatamente assegnate a questo Comitato Ristretto, senza ulteriori perdite di tempo.

Dopo una serie di riunioni, il Comitato Ristretto, elabora un testo base che in data 21 luglio 2009 è stato inizialmente esaminato dai deputati che avevano presentato le tre proposte legislative, i quali hanno emendato le parti che ritenevano non in linea con la loro proposta.

Successivamente è stato elaborato un testo nuovo, con gli emendamenti approvati in data 16 settembre 2009 dal Comitato Ristretto della Commissione Lavoro, e il testo è stato mandato alle restanti commissioni parlamentari per un ulteriore esame.

Allo stato attuale, le commissioni che hanno esaminato il testo base, hanno dato il loro consenso con un nulla osta o esprimendo delle osservazioni o ponendo delle condizioni in merito ad alcuni degli articoli della proposta base. Una di queste commissioni,  in particolare la V Commissione Bilancio, ha chiesto una relazione tecnica in base ai sensi dell'articolo 11-ter, comma 3, della legge n. 468 del 1978

Quindi, si aspetta il nulla osta della V Commissione Bilancio. Successivamente il Comitato Ristretto elaborerà il materiale in suo possesso,  prendendo nota delle osservazioni e delle condizioni poste dalle varie commissioni, per redigere un testo aggiornato, partendo sempre dalla base attuale inclusi gli emendamenti approvati.

Successivamente, il testo sarà presentato al presidente della Camera per la calendarizzazione e votazione in aula. Successivamente sarà presentato alla Camera per una prima votazione, in tale fase i deputati potranno presentare degli emendamenti. Finito l’esame alla Camera la proposta legislativa  passerà al Senato, dove comincerà il suo iter, con l'assegnazione ad una commissione, e la richiesta del nulla osta delle altre commissioni, prima di essere calendarizzata per il voto al Senato.

Qualora non intervengano variazioni sul testo mandato in Senato, dopo la votazione in aula, avremo finalmente una legge nuova sulla subacquea, se invece sul testo base dovessero esserci variazioni, la proposta ritornerà alla Camera per una ultima approvazione prima di diventare legge dello stato.

Iter abbastanza lungo, ma che garantisce in uno stato democratico, trasparenza e sovranità del popolo, prima che un testo possa a diventare legge, perché tutti possano, tramite i loro rappresentati in Parlamento, esprimere la loro opinione, durante i lunghi esami fra le varie commissioni parlamentari o in aula.

Se invece, durante questa legislatura non si riuscirà a definire l’intero percorso,  si dovrà ricominciare tutto dall’inizio con la prossima presentando delle nuove proposte di legge. Ma questa volta, comunque vada a finire, ritengo che siano state poste le basi affinché nei prossimi anni ci sia una svolta con una legge nuova, durante questa o con la prossima legislatura, visto che ormai anche i legislatori hanno  preso coscienza del problema e che si è cominciato finalmente a lavorare per una soluzione definitiva ed adeguata ai nostri tempi.

Si spera, comunque, in una conclusione positiva durante questa legislatura , e soprattutto in una legge seria a vantaggio di tutti coloro che operano nel settore, senza l’influenza di chi soffre di megalomane protagonismo senza avere l’intelligenza necessaria per esprimere con autorevolezza le sue opinioni che restano scarse, confuse e inadeguate, dando esempio con i suoi seguaci di come la leggerezza possa trasformarsi in trappole che solo la buona stella e un pizzico di fortuna oggi ha fatto si che le conseguenze, fortunatamente, siano state limitate a qualche ora di camera iperbarica e a non più gravi epiloghi, come purtroppo spesso negli ultimi anni la mancanza di una legislazione seria in Italia ci ha fatto leggere sui giornali.

In chiusura, vorrei fare una sola osservazione: attualmente in giro ci sono diverse voci che parlano di fantomatiche leggi approvate, o riportano pezzi dell’attuale proposta legislativa omettendo ad arte uno o più pezzi della proposta attualmente in esame, facendo propaganda di parte, sperando di ottenere popolarità o attenzione, per obbiettivi oscuri non meglio specificati, a volte per vanità, superficialità, stupidità o semplicemente ancora per mancanza di professionalità, preparazione o semplice incompetenza ed ignoranza, che purtroppo danneggia, perché porta su strade sbagliate sia coloro che vorrebbero intraprendere questa professione sia coloro che ci lavorano, penalizzando cosi un intero settore che di problemi ne ha già abbastanza.

Chiunque voglia conoscere esattamente la situazione attuale, l’unico sito attendibile e certamente non di parte, è quello del Parlamento Italiano dove vengono sistematicamente aggiornati i passi in avanti che fa la proposta legislativa, ed in particolare:

l’esame in commissione inclusi gli emendamenti approvati si trova su questo link:

http://nuovo.camera.it/126?PDL=344&leg=16&tab=4

l’esame nelle varie commissioni parlamentari e relative decisioni si trovano su questo link:

http://nuovo.camera.it/126?pdl=344&leg=16&tab=4&sede=4

Inoltre dal sito del CEDIFOP, si può scaricare in formato .PDF, un testo dal titolo “il percorso legislativo della figura dell'OTS in Italia”, di 140 pagine, dove vengono riportati tutti i passaggi sino ad oggi. Si può scaricare, gratuitamente, dal seguente link:

http://www.cedifop.it/percorso.pdf

Sempre sul sito della Camera e del Senato si potranno seguire tutti  i passi successivi, sperando alla fine, in una conclusione non solo positiva ma a vantaggio di tutti i subacquei Italiani.

Anche noi, vigili, seguiremo gli sviluppi e torneremo con aggiornamenti sull’argomento.

Manos Kouvakis  
Direttore CEDIFOP

(nella foto: Ammiraglio Vincenzo Pace, Manos Kouvakis, On.Aldo Di Biaggio, Carmela Cassese)