CEDIFOP

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le foto si riferiscono alle attività del CEDIFOP, nei vari livelli di addestramento

domenica 29 luglio 2012

La storia più recente del CEDIFOP raccontata in articoli

La storia più recente del CEDIFOP raccontata in articoli, pubblicati nelle news mensili dal 2006 ad oggi

Un elenco di tutti gli articoli delle NEWS del CEDIFOP, su questo link:
http://www.cedifop.it/articoli.htm


Anno 2012 (n.13 articoli): http://www.cedifop.it/2012.htm
Anno 2011 (n.18 articoli): http://www.cedifop.it/2011.htm
Anno 2010 (n.23 articoli): http://www.cedifop.it/2010.htm
Anno 2009 (n.24 articoli): http://www.cedifop.it/2009.htm
Anno 2008 (n.21 articoli): http://www.cedifop.it/2008.htm
Anno 2007 (n.26 articoli): http://www.cedifop.it/2007.htm
Anno 2006 (n.07 articoli): http://www.cedifop.it/2006.htm



domenica 15 luglio 2012

ARS - Seduta n. 287 del 26.06.12 della V Commissione - Cultura, Formazione e Lavoro


Commissione QUINTA - Cultura, Formazione e Lavoro

Riferimenti: Seduta n. 287 del 26.06.12
Orario Seduta: dalle ore 11:30 alle ore 15:00

Componenti Presenti
Presidente: Lentini Salvatore (UDC Unione Di Centro).
Panarello Filippo (PD).
 Dina Antonino (UDC Unione Di Centro).
Beninati Antonino (PDL).
Bufardeci Giambattista (Grande Sud).
Caronia Maria Anna (PID-CANTIERE POPOLARE).
Currenti Carmelo (FLI).
Marinese Ignazio (PDL).
Marziano Bruno (PD).
Rinaldi Francesco (PD).


Altri Presenti


• MISSINEO, ASSESSORE BENI CULTURALI


• RAPPRESENTANTI ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE


Ordine del Giorno  

1) Seguito esame del disegno di legge n. 557 Organizzazione del servizio
bibliotecario regionale integrato a firma dell'onorevole Apprendi.

2) Audizione in ordine alle problematiche della formazione professionale, con
particolare rife-rimento all'avviso 20.

3) Audizione in ordine al Piano straordinario per il lavoro in Sicilia ;

4) Audizione dei richiedenti enti EUSS srl, EN@IPCL-ENAIP Caltanissetta,
C.E.DI.FO. P e Insieme per la formazione in ordine ai piani formativi 2012 -
2014.

Testo del Sommario

 La seduta inizia alle ore 1130.


     IL  VICEPRESIDENTE  LENTINI passa al primo punto all'ordine del
     giorno.  Dà  la  parola  all'Assessore  per  i  beni  culturali
     Missineo.

     L'assessore per i Beni culturali MISSINEO ritiene opportuna una
     revisione  del  testo da parte dei propri  Uffici  che  elimini
     alcuni  profili di particolare complessità, al fine di  rendere
     più agevole l'iter del disegno di legge.

     L'on. APPRENDI si dice d'accordo.

     Il VICEPRESIDENTE LENTINI invita l'Assessore a trasmettere il testo
     revisionato dagli Uffici onde discuterne l'adozione come  testo
     base.

       (  La  Commissione  si  trasferisce  in  Sala  Rossa  per  la
       trattazione dei rimanenti punti)

     Il VICEPRESIDENTE  LENTINI passa al secondo punto all'ordine del
       giorno.

     (I rappresentanti degli enti di formazione entrano nella Sala
                               riunioni)

     Il  sig.  LO  CICERO, della CGIL, ritiene incongruo programmare
     l'inizio   delle  attività  nel  mese  di  agosto.  Chiede   un
     approfondimento in ordine all'esigibilità di istituti di  legge
     e   contrattuali  che  confliggono  con  il  meccanismo   della
     rendicontazione  e che l'Amministrazione sia in  grado  di  far
     fronte alle eventuali riammissioni dei ricorrenti enti esclusi,
     in caso di pronunce loro favorevoli.

     Il  rappresentante della CISL solleva il problema  della  cassa
     integrazione  in  deroga  e la carenza  dell'offerta  formativa
     verificatasi   in   provincia  di   Caltanissetta   a   seguito
     dell'esclusione degli enti operanti in quella provincia.

     Il  sig  RAIMONDI, della UIL, rilevato che gli attuali  profili
     critici erano stati già rappresentati alla Commissione, ritiene
     non prefigurabile un inizio delle attività corsuali nel mese di
     agosto.  Solleva  il  problema del  finanziamento  degli  enti,
     considerando  che  i decreti di finanziamento  non  sono  stati
     ancora  posti in essere. Condivide la preoccupazione in  ordine
     alla  situazione  creatasi  nella provincia  di  Caltanissetta.
     Rappresenta i risultati di uno studio, effettuato dalla propria
     organizzazione,  dal quale si evincono circa  800  esuberi  nel
     settore.

     Il  rappresentante  di Insieme per la formazione  manifesta  la
     preoccupazione degli operatori del settore.

     Suor LO TURCO, di FORMA SICILIA, chiede un avvio immediato delle
     attività, stigmatizzando i ritardi della macchina burocratica.

     Il  dr.  MIRODDI, del CENFOP, chiede un immediato  avvio  delle
     attività  progettuali  per permettere l'inizio  delle  attività
     d'aula a settembre e certezze in ordine all'impegno finanziario
     ed in ordine alla tempistica dei decreti di finanziamento.

       Il dr. CEGLIA, di ASSOFOR, chiede garanzie sul finanziamento.
     Chiede, altresì, un anticipo delle somme dovute.

     Il dr. ALBERT, dirigente generale della formazione, premesso che i
     ritardi  sono  dipesi  anche  dalle  tempistiche  di  bilancio,
     rappresenta  che  con il decreto di approvazione  dei  corsi  è
     stato  già  posto  in  essere un impegno di  spesa  cui  devono
     necessariamente  seguire,  per prassi  consolidata,  i  singoli
     decreti di finanziamento. Rivendica che la Regione siciliana  è
     l'unica  regione alla quale Bruxelles ha riaperto i  flussi  di
     spesa.  In  ordine all'esigibilità degli istituti  contrattuali
     espone  che,  con l'adozione dell'unità di costo standard,  ciò
     che  rileva  è  l'effettivo svolgimento della  formazione  alle
     condizioni previste. Ammette la criticità in ordine all'offerta
     formativa   verificatasi  nella  provincia  di   Caltanissetta,
     affermando che, una volta partito l'avviso 20, si provvederà  a
     studiarne   i  rimedi.  In  ordine  agli  esuberi  strutturali,
     rappresenta che il dato è una variabile dipendente  dal  numero
     degli  allievi  e si dice, comunque, stupito del mancato  avvio
     della  contrattazione tra sindacati ed enti. Dichiara  di avere
     concordato  con gli enti un percorso che prevede l'avvio  della
     fase  di  progettazione  al 3 agosto  e  l'avvio  dei  corsi  a
     settembre, ritenendo governabili i tempi.

     L'on.  MARINESE,  difeso l'operato della macchina  burocratica,
     evidenzia  la  mancanza  di certezze.  Ritiene  impossibile  la
     rendicontazione  per l'anno 2010 a causa del non  funzionamento
     del sistema.


     Posto che l'Avviso è triennale, rileva come non esistano certezze
     per   gli   anni   successivi.  Ritiene  l'assistenza   tecnica
     dispendiosa  e carente. Lamentato un aumento di spesa  rispetto
     all'anno  precedente, pari a circa 30 milioni di euro, denuncia
     i  forti  ritardi  nell'attuazione del FSE, i cui  avvisi  sono
     quasi  tutti  fermi. Ritiene che in sede di attuazione  si  sia
     illegittimamente derogato a clausole del bando e che non  fosse
     possibile avvalersi delle premialità previste.

     L'on. DINA rileva che il problema dei lavoratori non è secondario,
     prospettando un'emergenza sociale. Chiede al dirigente generale
     di fare chiarezza sugli esuberi.

     Il dr. ALBERT rappresenta che, ove si è derogato al bando, era il
     bando  stesso che contemplava questa facoltà. Dichiara  che  in
     base  alle  attuali  regole,  non è possibile  individuare  una
     soluzione  che,  in assenza di formazione, consenta  di  pagare
     stipendi,  incorrendo  nelle procedure di  infrazione  relative
     agli  aiuti  di stato. Rileva che fino ad oggi i fondi  per  la
     cassa integrazione sono disponibili.

     Il sig. RAIMONDI, rappresentante UIL, quantifica in circa 800 gli
     esuberi,  al netto degli eventuali riassorbimenti, per  effetto
     delle  ore  non  assegnate  e dell'introduzione  del  parametro
     unico.

     L'on. PANARELLO rammenta che, se non si fosse operata la scelta di
     finanziare   con   il  FSE  la  formazione,  stante   l'attuale
     situazione  di bilancio, saremmo in presenza di una  situazione
     drammatica;  ritiene,  comunque, necessario  vigilare  affinché
     l'introduzione  delle  nuove  regole  determini  condizioni  di
     tranquillità  per  gli  operatori e  per  il  servizio.  Reputa
     necessario  un chiarimento sull'assistenza tecnica.  Invita  il
     dr. Albert a non essere reticente sugli esuberi e di affrontare
     la problematica in tempo nelle sedi idonee.

     L'on.  ALBERT rappresenta che il problema degli esuberi esiste;
     riguardo  al rilievo mosso di essere reticente, fa presente  di
     non  potere  sbilanciarsi sul tema in attesa di avere  contezza
     dell'avvio  delle  attività. Lamenta di non  avere  trovato  la
     disponibilità  dei  sindacati e degli enti per  la  definizione
     delle modalità concrete per l'attuazione del fondo unico.

     L'on.  BUFARDECI   rileva che l'annualità 2014  ricadrebbe  nel
     prossimo   POR   2014   -2020  e,  quindi,   su   una   diversa
     programmazione.  Chiede  che  il dirigente  generale  ponga  in
     essere  una  circolare che vieti nuove assunzioni  di  soggetti
     estranei al bacino. Annuncia un serrato confronto sugli  avvisi
     che non sono partiti e sull'attuazione del FSE.

     Il dr. ALBERT ammette che non può fornire alcuna certezza, nelle
     more  dell'emanazione dei nuovi regolamenti, pur rilevando  che
     in   passato   è   sempre  stata  prevista  una   clausola   di
     salvaguardia. Sull'assistenza tecnica, premesso che di essa  si
     avvalgono   tutte  le  Regioni,  fa  presente  che  nella   sua
     precedente esperienza nella regione Piemonte, poteva contare su
     circa  600  dipendenti per gestire circa la metà  dei  fondi  a
     disposizione della Sicilia e di non essere, pertanto, in  grado
     di  far  fronte alla situazione con le risorse umane  del  solo
     dipartimento.

     I rappresentanti degli enti EUSS srl, EN@IPCL-ENAIP Caltanissetta,
     C.E.DI.FO.P.  espongono le problematiche  sottostanti  la  loro
     esclusione   dalla  graduatoria,  ritenendola   illegittima   e
     annunciando ricorsi all'autorità giudiziaria.

     Il dr ALBERT, ammessa la qualità della formazione operata dall'ente
     C.E.DI.FO.P., rileva che il suo mandato era quello di portare a
     compimento  il  bando  e  che sulle esclusioni  non  potrà  che
     pronunciarsi  l'autorità giudiziaria; rileva  che  in  caso  di
     riammissioni i fondi per il finanziamento esistono.

     L'on. MARZIANO, premesso che è giusto che la  dinamica  delle
     esclusioni sia rimessa, in questa fase,  alle  determinazione
     dell'Autorità giudiziaria, sottolinea che  bisogna  garantire
     due esigenze: 1) che vengano tutelati gli enti  eventualmente
     riammessi;  2)  che,  ove  dovessero  essere  confermate   le
     esclusioni,  i  dipendenti   degli   enti   esclusi   vengano
     riassorbiti, anche ricorrendo  alle  qualifiche  equipollenti
     evitando fenomeni di  nuove  assunzioni  senza  attingere  al
     bacino. Menziona l'alta eccellenza dell'ente C.E.DI.FO.P.

     Il   Vicepresidente   LENTINI   propone   l'istituzione   di   una
     sottocommissione  al  fine di esaminare le problematiche  relative
     agli esuberi ed ai reintegri.


      La seduta termina alle ore 15.00




sabato 14 luglio 2012

I soldi dell’Avviso 20 alla forestazione?

di Giulio Ambrosetti (12/7/2012)




I fondi destinati alla formazione professionale sarebbero stati spesi – almeno in parte – per fronteggiare i bisogni finanziari di altre branche dell’amministrazione regionale, a cominciare dalla forestazione? 
La notizia ci lascia basiti, perché i fondi europei non possono essere utilizzati per la spesa regionale ordinaria. Eppure è quello che ci sussurra a voce bassa il parlamentare regionale del Pdl, Salvino Caputo. Possibile?


Insomma: per questo Avviso 20, il mega-bando per la formazione professionale siciliana, non ci sarebbe proprio pace. La dizione ‘mega’ ci sta tutta, perché si tratta di circa 900 milioni di euro da spendere in tre anni (287 milioni di euro circa ogni anno, compreso l’attuale). Vediamo di provare a capire quello che potrebbe succedere.


Qualche ora fa abbiamo dato notizia di un’interrogazione parlamentare presentata da Salvino Caputo, Pdl, presidente della terza commissione legislativa dell’Ars (Attività produttive). Il deputato di Sala d’Ercole chiede al Governo della Regione ‘lumi’ sulla copertura finanziaria dell’Avviso 20.


Per caso, incontriamo Caputo davanti il portone di Palazzo Reale. Abbiamo letto e riportato per grandi linee la sua interrogazione rivolta al Governo della Regione. Ci ha colpito, in particolare, un passaggio del suo ragionamento, là dove lascia intendere che gli Avvisi 7 e 8 (si tratta di altri due bandi per corsi di formazione professionale) sarebbero stati ‘bocciati’ per coprire i fondi dell’Avviso 20 che, a suo dire, non sarebbero più disponibili.


La cosa ci lascia perplessi, perché i fondi europei sono a destinazione vincolata. Ricordiamo che l’Avviso 20 viene finanziato con l’Fse, il Fondo sociale europeo. Risorse che debbono essere utilizzate per la formazione e non per altre finalità.


Chiediamo a Caputo che sta succedendo. Ci risponde che di nuovo non c’è niente. In effetti, da tre mesi a questa parte, sull’Avviso 20, registriamo il massimo dell’ ‘annacamento’ per il minimo movimento.


Non c’è niente in che senso, chiediamo? Caputo ci risponde così: “Non c’è niente nel senso che non ci sono i soldi per far partire l’Avviso 20″.


Replichiamo: scusi, onorevole, non è che possono sparire così quasi 900 milioni di euro!


Caputo non si scompone: “A me risulta che questi soldi non ci sono più”.


A questo punto, la nostra domanda è d’obbligo: scusi, onorevole, non ci sono più perché da Bruxelles non sono mai arrivati, o non ci sono più perché sono stati utilizzati per altre finalità?.


Caputo: “Credo che la seconda possibilità sia quella più vicina alla realtà…”.


Altra nostra domanda: dunque i 900 milioni dell’Avviso 20 sarebbero stati spesi per finalità diverse dala formazione professionale?


Caputo: “Esattamente”.


E in quali settori?


A questo punto Caputo deve andare via. Ci saluta garbatamente. Mentre si allontana avvertiamo la sua voce: “Mi dicono forestazione. Verificate”.


Ora noi sembra impossibile che il Governo regionale abbia preso i 900 milioni – o una part4e di questi 900 milioni di euro di fondi comunitari destinati alla formazione professionale – e li abbia stornati per pagare i forestali. Per noi ‘sta cosa è incredibile e impossibile. Ci rifiutiamo di credere che il Governo dell’Isola possa avere fatto una cosa del genere. Assolutamente impossibile…

martedì 10 luglio 2012

INTERROGAZIONE N. 2663 - Notizie circa il decreto n. 2376 del 14 giugno 2012 del direttore generale della formazione professionale.


  XV  Legislatura ARS

                         INTERROGAZIONE
                        (risposta orale)

  N. 2663 - Notizie circa il decreto n. 2376 del 14 giugno 2012
           del    direttore    generale    della     formazione
           professionale.

              Al Presidente della Regione e  all'Assessore  per
           l'istruzione e la formazione  professionale,  emesso
           che:

              in merito alla graduatoria  dell'AVVISO  20  sono
           state sollevate numerose  osservazioni  dalla  Corte
           dei conti  che  hanno  evidenziato  criticità  sulle
           modalità  della  formazione  della  graduatoria   in
           relazione ai progetti presentati;

              con decreto del 14 giugno  n.  2376,  non  ancora
           pubblicato  in  GURS,  il  direttore  generale   del
           dipartimento  della  formazione   professionale   ha
           modificatoi  criteri  di  assegnazione  individuando
           criteri di premialità (cfr.  articolo  3  dd  1.5  -
           2.6)diversinda quelli indicati in bando;

              considerato che:

              il  nuovo  decreto   interviene   in   una   fase
           successiva     all'individuazione     degli     enti
           beneficiari;

              sarebbero a rischio anche le  risorse  dei  fondi
           comunitari del FSE 2007/2013;

              ritenuto che occorre verificare se corrisponde al
           vero  la  notizia  del  decreto  di  modifica   alla
           graduatoria AVVISO 20;

              per sapere:

              se il decreto n. 2376 del 14  giugno  emesso  dal
           direttore generale della formazione  non  sia  stato
           pubblicato in GURS;

              quali  modifiche  il  decreto   abbia   apportato
           rispetto ai  criteri  di  assegnazione  indicati  in
           precedenza nei relativi bandi;

              se  i  criteri  del  nuovo  decreto  modifica  la
           graduatoria già stilata;

              quali provvedimenti abbiano adottato o  intendano
           adottare in merito al settore della formazione;

              se  siano  a  rischio  i  fondi  comunitari  e  i
           progetti relativi alla AVVISO 20.

              (L'interrogante   chiede   lo   svolgimento   con
           urgenza)

              (26 giugno 2012)

                                                CAPUTO



INTERROGAZIONE N. 2657 - Chiarimenti circa la presunta assistenza tecnica affidata ad una società delle Isole Cayman in relazione all'Avviso 20.


XV  Legislatura ARS

                       INTERROGAZIONE
                      (risposta orale)

  N. 2657 - Chiarimenti circa la  presunta  assistenza  tecnica
           affidata  ad  una  società  delle  Isole  Cayman  in
           relazione all'Avviso 20.

              Al Presidente della  Regione,  all'Assessore  per
           l'istruzione  e  la   formazione   professionale   e
           all'Assessore per l'economia, premesso che:

              l'AVVISO 20 è stato oggetto  di  osservazioni  da
           parte della Corte dei  conti  e  che  non  vi  è  la
           certezza della copertura economica;

              per le  operazioni  di  assistenza  tecnica  sono
           state  incaricate  due   società:   la   Dispositivi
           tecniche metodologiche srl e la Ecube srl,  entrambe
           con sede a Torino;

              tale circostanza suscita  particolare  attenzione
           atteso che si tratta di società con sede in  Torino,
           città di provenienza del Direttore generale Ludovico
           Albert;

              considerato   che   dalle   visure   camerali   e
           commerciali è emerso  che  tra  i  soci  risulta  la
           società PERIWINKLE BLUE INVESTMENTLTD che ha sede in
           Georgetown, Isole Cayman;

              ritenuto che:

              si tratta di circostanze che denotano  una  forte
           preoccupazione per  i  fondi  comunitari  del  bando
           dell'AVVISO 20 che prevede l'utilizzo  di  centinaia
           di miliardi  di  euro  finalizzati  a  sostenere  le
           attività formative in Sicilia;

              la  notizia  circa  la  compagine  sociale  e  la
           presenza di società  con  sede  nelle  Isole  Cayman
           chiamate a fare le verifiche e l'assistenza tecnica,
           merita  attenta  verifica  parlamentare  e   precisi
           chiarimenti dal Governo della Regione;

              per sapere:

              se corrisponda al vero che le società  incaricate
           per la verifica tecnica hanno sede in Torino;

              se corrisponda al vero che la compagine sociale è
           formata anche da soci con sede nelle Isole Cayman;

              quali  provvedimenti  abbiano  adottato  per   la
           misura dell'AVVISO 20;

              quali criteri abbiano adottato per individuare le
           società incaricate per la verifica tecnica;

              quali provvedimenti abbiano adottato per revocare
           il blocco dell'AVVISO 20.

              (L'interrogante   chiede   lo   svolgimento   con
           urgenza)

              (20 giugno 2012)
                                                  CAPUTO




sabato 7 luglio 2012

Errori nelle graduatorie L'Avviso 20 rischia lo stop

http://livesicilia.it/2012/07/05/errori-nelle-graduatorie-lavviso-20-rischia-lo-stop/


Il presidente della Commissione Totò Lentini (nella foto): "L'assessorato non ha considerato, nel computo dei punteggi, i corsi 'autofinanziati' dagli enti: le graduatorie sono da rifare e si prepara una pioggia di ricorsi".

Ancora polemiche sull'Avviso 20. Il bando della Formazione professionale siciliana, stavolta è al centro di un'interrogazione parlamentare del deputato dell'Udc e presidente della Commissione Lavoro Totò Lentini che denuncia: “Commessi degli errori nel calcolo dei punteggi nelle graduatorie, l'Avviso rischia di affondare”.

La polemica gira attorno al concetto di “corsi liberi”. Si tratta di corsi di Formazione che non sono stati finanziati direttamente dalla Regione. Secondo Lentini e secondo diversi titolari di enti, questi corsi svolti dalle associazioni negli anni passati, non sono stati considerati nel computo dei “titoli” che ciascun ente deve presentare per ottenere i finanziamenti del Piano regionale dell'offerta formativa.

“L'Avviso 20 indicava – scrive Lentini nella sua interrogazione - fra i criteri di attribuzione dei punteggi per la formazione delle graduatorie, la cosiddetta 'esperienza continuativa nel territorio regionale' (punto 1.1), rilevata a partire dalla valutazione dei corsi realizzati nel quinquennio precedente alla data di pubblicazione dell’avviso; il citato punto escludeva esplicitamente, - aggiunge Lentini -  i corsi realizzati in ambito OIF, IFTS, dell’alta formazione, dell’apprendistato, della formazione continua anche con fondi interprofessionali”. Insomma, l'Avviso chiarisce, spiega il deputato, senza possibili ambiguità, quali siano i corsi da ritenere “inutili” per il computo del punteggio in graduatoria.

Tra questi, però, non ci sarebbero i cosiddetti “corsi liberi”: si tratta appunto di corsi che non sono stati finanziati dalla legge 24 (la legge Regionale che ha appunto sostenuto economicamente gli enti di Formazione) ma che comunque sono passati attraverso i controlli previsti “per le attività cofinanziate dal Fondo sociale europeo”, oltre che da quelli della Regione, previsti dalla legge 24, compresi i processi di accreditamento delle sedi. Insomma, spiega Lentini, “può tranquillamente affermarsi, che si è determinata una vera e propria equiparazione fra i progetti finanziati con fondi pubblici e quelli autofinanziati, considerato che gli enti accreditati operano progetti formativi che realizzano un interesse pubblico senza gravare sulle finanze pubbliche”. Anzi, non solo le tipologie di corsi vanno equiparate per la determinazione del punteggio in graduatoria, ma quelli “liberi”, dice Lentini, appaiono persino più “meritevoli”, perché organizzati senza gravare sulle finanze pubbliche.

E invece, il Nucleo di valutazione dell'assessorato alla Formazione e all'Istruzione, “ha proceduto – scrive Lentini - ad escludere dalla valutazione i corsi autofinanziati”, una decisione che “non trova riscontro in quanto previsto dall’Avviso 20, che in nessuna sua parte ed in alcun modo (neppure in forma indiretta ovvero desumibile in via analogica da altre disposizioni del vigente ordinamento) indica di escludere i “corsi liberi” dalla valutazione. Il comportamento del Nucleo – aggiunge Lentini - appare pertanto palesemente illegittimo nella parte in cui ha ritenuto di introdurre una previsione ultronea che ha alterato e falsato quanto sancito dall’Avviso”.

E il rischio, adesso, è che sull'assessorato cada una pioggia di ricorsi, tale da “bloccare” l'avvio delle attività di Formazione, visto che l'”errore” dell'assessorato finirebbe per mettere “in questione la legittimità dell’intera procedura e, soprattutto, della graduatoria scaturente dalla valutazione effettuata. L’esclusione dei 'corsi liberi' – prosegue Lentini - ha determinato e determina un grave pregiudizio a danno di alcuni enti che, come detto, hanno realizzato e realizzano finalità di pubblico interesse senza gravare fin qui sulle finanze pubbliche ed i corsi dagli stessi promossi hanno riscontrato e riscontrano vasto successo nella platea dei potenziali interessati”. Enti che, “da notizie di stampa”, dice Lentini, avrebbero già inoltrato ricorsi al Tar. “I contenziosi, che vedrebbero verosimilmente soccombere l’amministrazione regionale, rischiano – aggiunge infatti Lentini - di mettere in questione il regolare avvio dell’intero complesso delle attività formative, con pesanti conseguenze sull’occupazione e sul reddito dei ben 8mila operatori del comparto”. Insomma, la Regione intervenga ritoccando le graduatorie. Prime che una montagna di ricorsi finisca per sommergere l'Avviso 20.

martedì 3 luglio 2012

INTERROGAZIONE N. 2690 - ARS - Assemblea Regionale Siciliana Interrogazione Parlamentare N. 2690 del 29.06.12


 12 lug 2012 Trasmissione governo

Storico
29 giu 2012 Presentazione
03 lug 2012 Annuncio Aula Seduta n. 360 AULA



XV  Legislatura ARS

                    INTERROGAZIONE
                  (risposta orale)

     N. 2690 - Notizie sui  corsi  di  formazione  per
  'operatori  tecnici  subacquei'  e   sull'esclusione
  dell'ente  CEDIFOP  dai  progetti  di  cui  al  c.d.
  'Avviso 20'.

     Al Presidente della  Regione e all'Assessore  per
  l'istruzione e la formazione professionale, premesso
  che:

     il Dipartimento Regionale dell'Istruzione e della
  Formazione, con Avviso n.20, approvato  con  Decreto
  del Direttore Generale n.3699 del 12 agosto 2011, ha
  indetto una procedura finalizzata all'acquisizione e
  selezione   di   'Percorsi    formativi    per    il
  rafforzamento dell'occupabilità e  dell'adattabilità
  della forza lavoro siciliana';

     il  detto  Avviso  indicava,  fra  i  criteri  di
  attribuzione dei punteggi per  la  formazione  delle
  graduatorie,  le  esperienze  (punti  1.1  e   1.2),
  rilevate  a  partire  dalla  valutazione  dei  corsi
  realizzati nel triennio/quinquennio precedente  alla
  data di pubblicazione dell'avviso;

     tra  gli  enti   che   operano   sul   territorio
  regionale, in  possesso  di  tutti  i  requisiti  di
  accreditamento dei percorsi e delle sede  formative,
  vi è il  Cedifop  di  Palermo,  specializzato  nella
  formazione di operatori tecnici subacquei;

     il detto  ente,  fin  dal  1993,  ha  promosso  e
  gestito progetti formativi  finanziati  con  risorse
  comunitarie   (FSE),   regolarmente    vigilati    e
  positivamente   valutati   dai   competenti   uffici
  dell'amministrazione regionale;

     il   Cedifop   è    'full    member'    dell'IDSA
  (l'associazione che riunisce a livello  mondiale  le
  scuole   per   subacquei   professionisti),    socio
  effettivo  dell'UNI   (organizzazione   riconosciuta
  dallo Stato e  dall'UE  che  cura  l'adozione  delle
  norme tecniche), ed è 'approved training  providere'
  dell'IMCA  (l'organizzazione  mondiale  dei  'marine
  contractors'), avendo costruito, nei circa  20  anni
  di attività, uno straordinario patrimonio tecnico di
  esperienze, professionalità e dotazioni  strumentali
  che ne fanno  praticamente  un  'unicum'  a  livello
  nazionale;

     la  specificità  del  Cedifop  è  stata  peraltro
  rilevata esplicitamente dal competente  Assessorato,
  come attestato da  quanto  dichiarato  dal  Capo  di
  Gabinetto    pro    tempore    dell'Assessore    per
  l'istruzione in sede di audizione di fronte  alla  V
  Commissione  legislativa  permanente   all'Assemblea
  regionale siciliana (seduta n.185 del 25/01/2011);

     atteso che:

     in sede di  valutazione  delle  proposte  di  cui
  all'Avviso   20   il   nucleo   all'uopo   delegato,
  introducendo  una  previsione  NON  contemplata  dal
  detto  avviso,  ha  ritenuto   di   non   attribuire
  punteggio ai  c.d.  'corsi  liberi'  (soggetti  alla
  vigilanza della Regione ed alle medesime regole  cui
  sono sottoposti i corsi  a  finanziamento  pubblico)
  quali quelli promossi ultimamente dal Cedifop;

     l'operato   del   nucleo    appare    palesemente
  illegittimo nella misura in  cui,  alterando  quanto
  previsto  dall'Avviso  (che  costituisce   ad   ogni
  effetto lex  specialis  cui  l'amministrazione  deve
  conformarsi), ha  determinato  un  minor  punteggio,
  risoltosi  nell'esclusione  dal  novero  dei   corsi
  finanziati, per il  Cedifop  e,  eventualmente,  per
  altri enti che si trovino nella medesima condizione;

     sul  punto,  peraltro,  è  pendente  un   ricorso
  promosso  dall'ente  di  fronte  alla  giurisdizione
  amministrativa;

     il  Cedifop,  ad  oggi,  risulta  l'unico   ente,
  sull'intero territorio nazionale, ad  essere  membro
  dell'IDSA ed in grado di rilasciare qualifiche  fino
  al  'top-up'  conformi  agli  standard   HSE   (ente
  governativo britannico che stabilisce i  criteri  di
  sicurezza internazionalmente riconosciuti);

     tale  riconoscimento,  peraltro,   ha   richiesto
  l'intervento  dell'Assessorato  che  ha   rilasciato
  all'HSE  apposita  dichiarazione  sull'effettuazione
  delle attività di controllo sull'operato dell'ente e
  sulla piena conformità  dello  stesso  alle  vigenti
  disposizioni;

     le  proposte  progettuali  presentate   dall'ente
  risultano,    fin    dalla    loro    denominazione,
  assolutamente coerenti ed in linea con gli  standard
  HSE/IDSA  (peraltro  riconosciuti  ed  espressamente
  richiamati dal Dipartimento nelle 'Direttive per  la
  programmazione  e   presentazione   delle   proposte
  formative' del PROF 2011) e le uniche, relativamente
  alle professioni subacque, in grado di soddisfare  i
  requisiti  di   cui   alla   direttiva   comunitaria
  2005/36/CE;

     l'esigenza  che  i  percorsi  formativi  per   le
  professioni subacquee nel settore industriale  siano
  assolutamente in linea con  gli  standard  citati  è
  dettata oltreché dalla spendibilità sul mercato  del
  lavoro, anche dal peculiare profilo di rischio delle
  attività  di  diving  professionale  che  richiedono
  l'acquisizione   di   competenze    specifiche    ed
  irrinunciabili;


     rilevato che:

     negli ultimi anni il  centro  ha  promosso  corsi
  c.d. 'liberi' che, pure a pagamento, hanno visto  la
  partecipazione di tanti giovani siciliani,  attratti
  evidentemente  dal  prestigio  dei  corsi  e   dalle
  opportunità    occupazionali    che    seguono    al
  conseguimento  delle   qualifiche   rilasciate   dal
  Cedifop;

     i corsi promossi dal Cedifop,  da  ormai  diversi
  anni, attirano giovani da tutte le parti d'Italia  e
  da diversi paesi del  Mediterraneo,  costituendo  un
  oggettivo elemento di eccellenza nel  sistema  della
  formazione in Sicilia;

     il settore delle attività professionali subacquee
  risulta strategico per l'economia regionale (a causa
  della presenza di molteplici installazioni portuali,
  impianti chimici, insediamenti di acquacoltura, etc.
  ove tali figure sono richieste ed indispensabili)  e
  la  carenza  di  personale   adeguatamente   formato
  costituisce  un  duplice  danno:  per   le   imprese
  interessate e per i tantissimi giovani in  cerca  di
  lavoro;

     l'esclusione dei progetti presentati dal Cedifop,
  al di  là  dei  rilievi  formali  sopra  richiamati,
  comporta, nei fatti, l'impossibilità per  un  grande
  numero   di   giovani   siciliani   di   conseguire,
  gratuitamente,  una   qualificazione   professionale
  internazionalmente  riconosciuta  ed  in  grado   di
  assicurare loro concrete opportunità occupazionali e
  renderli competitivi,  come  operatori  qualificati,
  sul piano internazionale;


     considerato che:

     come  sopra  detto  emergono  seri  dubbi   sulla
  legittimità  degli  atti  che  hanno  portato,   fra
  l'altro, all'esclusione dei progetti del Cedifop dal
  novero di quelli finanziati nell'ambito  dell'Avviso
  20;

     in  ogni  caso  l'esclusione  di  tali   progetti
  comporta,  prima  ancora  che  un  pregiudizio   per
  l'ente, un oggettivo vulnus per i giovani  siciliani
  che   si   vengono   a   trovare   nella   materiale
  impossibilità di accedere, gratuitamente, a percorsi
  formativi e qualifiche  che  ne  consentirebbero  un
  rapido e proficuo inserimento nel mondo del lavoro;

     per sapere:

     se si ritengano legittime le  procedure  adottate
  e,  in  particolare,  se  appaia  o  meno  legittimo
  l'operato del nucleo di valutazione nella  parte  in
  cui ha introdotto un criterio ultroneo (peraltro  in
  carenza di  un  sottostante  interesse  pubblico)  e
  quali interventi s'intenda adottare per  individuare
  e sanzionare le eventuali responsabilità;

     se, in  particolare,  s'intenda  intervenire  per
  correggere le cause che hanno portato all'esclusione
  dei progetti presentati dal Cedifop  dal  novero  di
  quelli finanziati;

     quali iniziative s'intenda assumere per garantire
  che   le   attività    formative    per    subacquei
  professionisti    possano    essere    adeguatamente
  valorizzate, assicurando la possibilità  ai  giovani
  siciliani di intraprendere, gratuitamente,  percorsi
  di  eccellenza  che  offrano  concrete   opportunità
  occupazionali, anche a livello  internazionale,  nel
  settore.

     (L'interrogante   chiede   lo   svolgimento   con
  urgenza)

     (29 giugno 2012)
                                            LENTINI