CEDIFOP

CEDIFOP
le foto si riferiscono alle attività del CEDIFOP, nei vari livelli di addestramento

sabato 6 luglio 2013

Firmato un protocollo d’intesa fra il Consorzio Universitario di Trapani e il CEDIFOP

(di Manos Kouvakis)

E’ stato firmato un protocollo d’intesa fra il Consorzio Universitario della provincia di Trapani e il CEDIFOP, che attiva una reciproca collaborazione fra i due enti.

Una prima immediata applicazione del protocollo d’intesa, già dal 2013, vedrà gli allievi dell’Università, partecipanti alla seconda edizione del Master di II livello in Medicina Subacquea ed Iperbarica per l’Anno Accademico 2012/2013, che nel mese di novembre, realizzeranno uno stage presso il CEDIFOP di Palermo, approfondendo l’aspetto della subacquea industriale  previsto nel modulo 8 del Master. 

Con il protocollo d’intesa si concretizza l’opportunità di valorizzare e sviluppare la professionalità del medico subacqueo e in particolare dei partecipanti al master di 2 livello di medicina subacquea, e fra le parti sottoscrittrici di potenziare le capacità autonome di progettazione e gestione in ordine all’articolazione e definizione dell’offerta formativa e dedicare particolare attenzione alla realizzazione di interventi formativi di elevata qualità,  coerenti con le innovazioni in ambito sociale ed istituzionale.


Il protocollo d’intesa, oltre allo stage, prevede la programmazione di una serie di iniziative nel settore della formazione professionale da realizzare in sinergia. In particolare gli obiettivi fissati sono quelli di realizzare, in reciprocità percorsi formativi per “Operatore Tecnico Subacqueo – IDSA level 1/SCUBA” come percorso minimo per i collaboratori delle università in genere, nei settori di archeologia subacquea, biologia marina e similari, che rappresenta il minimo dei percorsi formativi che consentono la partecipazione al corso successivo per DIVER MEDIC/TRAINING con riconoscimento IMCA.

Al raggiungimento dei primi obiettivi, si procederà verso successivi obiettivi, come le certificazioni IMCA per “Approved Training Providers for Life Support Technician” (LST), per l’assistenza di superficie per la camera iperbarica nelle immersioni di alto fondale, affrontando gli step intermedi necessari.


vedi anche:





giovedì 20 giugno 2013

Fissata per il 22/10/2013 l'udienza al TAR Sicilia del CEDIFOP contro la Regione Sicilia/Assessorato alla Formazione Professionale, relativa all'avviso 20

Fissata per il 22/10/2013 l'udienza per la discussione di merito, al TAR Sicilia del CEDIFOP contro la Regione Sicilia/Assessorato alla Formazione Professionale, relativa all'avviso 20. CEDIFOP sostiene che le graduatorie sono state falsificate, con l'inserimento di un criterio di esclusione NON PREVISTO NEL BANDO (pagina 19 del bando) da parte del nucleo di valutazione. Questa frase è riportata nella sentenza della Camera di Consiglio del TAR in data 27/07/2012 "... Ritenuto che, ai fini della successiva decisione in sede di merito, sia necessario acquisire dall’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione professionale della Regione n. 4 copie conformi all’originale della versione definitiva dell’avviso pubblico n. 20/2011 ravvisandosi delle incongruenze tra la copia prodotta in giudizio dalla ricorrente e quella prodotta in giudizio dall’Avvocatura erariale (v. art. 8, pag. 19), assegnando termine di giorni quindici (15) dalla comunicazione in via amministrativa, o dalla notificazione, se anteriore, della presente ordinanza, per il deposito, presso la Segreteria del T.a.r., dei documenti richiesti ..."

domenica 2 giugno 2013

ESAMI FINALI CORSO OTS del CEDIFOP

 Con Decreto Assessoriale (D.D.G.) n. 2213/F.P./GEST, del 31/05/2013, è stata nominata la Commissione di Esami, del corso OTS, composta da:

  • PRESIDENTE: CATANIA SERGIO (Funzionario Dipartimento Istruzione e Formazione Professionale)
  • ESPERTO: (CP) C.C. CITROLO FABIO (Capitaneria di Porto di Palermo)
  • COMPONENTE: VINCIGUERRA MARCELLO (CEDIFOP)
  • COMPONENTE: COSTANTINO FRANCESCO (CEDIFOP)
Questo procedimento è obbligatorio per il rilascio di un attestato valido per una regolare iscrizione al registro sommozzatori in servizio locale presso una Capitaneria di Porto.


Attenzione: 
Esami svolti senza in assenza di un funzionario pubblico, (nominato con opportuno decreto) o senza che l'attestato venga repertoriato da un ente pubblico, con numerazione attribuita non dalla scuola ma dall'ente pubblico (come attualmente sta succedendo nella regione Lazio) non rispettano gli standard legislativi Italiani per l'iscrizione presso le Capitanerie di Porto. Una eventuale iscrizione rappresenta un atto illegittimo, sanzionabile in termini legislativi.


martedì 2 aprile 2013

IDSA (International Diving School’s Association)


Fondata nel 1978 su iniziativa di Alan Bax (Fort Bovisand, UK) e Jim Joiner (College of Oceaneering, Los Angeles) l'Associazione riunisce sotto il nome di IDSA (International Diving Schools Association), le più importanti Scuole Diving, a livello mondiale, dedite alla formazione di subacquei industriali,  consolidando negli anni il proprio peso e la propria autorità per la competenza nel settore formativo

Fin dalle origini uno dei principali obiettivi è stata la necessità di definire uno standard, riconosciuto a livello internazionale, di addestramento subacqueo per migliorare qualità, competenza e sicurezza dei subacquei industriali (commercial diver) che si preparano per entrare in questo ambito lavorativo, con la prospettiva di cogliere opportunità occupazionali anche al di là dei confini nazionali. 

Nella riunione del 1982, tra scuole che partecipano alla American Conference Diving Contractors a New Orleans, vengono ufficialmente fissati i seguenti obiettivi dell'Associazione:      

  • Sviluppare norme internazionali comuni di formazione subacquea.
  • Fornire un mezzo efficace di comunicazione tra le scuole.
  • Lavorare per migliorare gli standard di sicurezza e qualità.
  • Migliorare la qualità complessiva della formazione del commercial diver.
  • Cooperare su questioni che possano migliorare le opportunità di inserimento lavorativo per i commercial diver formatisi nelle scuole aderenti all’associazione.
  • Promuovere qualsiasi attività, oggetto, idea, che possa migliorare le operazioni internazionali dell'Associazione.

Ulteriori obiettivi di carattere generale dell’IDSA sono:

  • Equiparazione degli standard formativi della subacquea industriale in tutto il mondo. 
  • Fornire una guida alle aziende fissando gli standard di immersione nelle varie profondità.  
  • Migliorare la sicurezza.  
  • Abilitazione dei Contractors a partecipare a bandi di gara oltre i confini nazionali in una situazione di parità.  
  • Migliorare la qualità della formazione subacquea. 
  • Fornire ai Diver maggiori opportunità di lavoro.                                                                                                       

In pratica possiamo affermare che IDSA rappresenta la didattica, (unica a livello mondiale), nel settore del diving industriale a livello mondiale perché indica i tempi di fondo, le esercitazioni, il numero delle immersioni minime e quant’altro necessario affinché una scuola full member possa addestrare nel miglior modo possibile i propri allievi, nelle varie fasi di addestramento, sia per l’inshore che per l’offshore diving, alle varie profondità.

L’associazione garantisce ai datori di lavoro in tutto il mondo, che un commercial diver munito di card  IDSA è stato adeguatamente addestrato al livello indicato, e contemporaneamente garantisce ai diver che una scuola IDSA riconosciuta full member applica gli stessi standard, a prescindere dalla collocazione geografica,  (Europa, Asia, Africa, America),  per raggiungere il livello di competenza certificato dalla card.

IDSA certifica i percorsi formativi del Commercial Diver (la qualifica di OTS è la parte iniziale di questo percorso formativo), nei vari livelli di formazione. I percorsi formativi dell'IDSA sono stati adottati a livello statale dai Paesi BELGIO, OLANDA, e paesi scandinavi (DANIMARCA, FINLANDIA, NORVEGIA, SVEZIA), la didattica IDSA inoltre è obbligatoria nei percorsi formativi che vengono svolti in USA (http://www.acde.us/index.htm)  perché gli standard della didattica IDSA sono stati adottati dall’Association of Commercial Diving Educators (ACDE), nei percorsi formativi statunitensi.

Fra chi aderisce all’IDSA, solo i Full member  hanno diritto di voto durante i meeting annuali e al rilascio delle certificazioni IDSA che stabiliscono il livello di addestramento del diver ma sono anche gli unici che vengono  sottoposti a  severissimi controlli triennali (audit) per la verifica dell’applicazione delle procedure e degli standard che la didattica prevede.

Cedifop ha aderito all’associazione nel 2005, superando una serie di controlli è diventato full member (cioè abilitato al rilascio delle certificazioni IDSA dal  2009), mantiene ad oggi tale status e risulta essere l’unica scuola Italiana accreditata e riconosciuta come full member da questa associazione, superando positivamente i diversi e severissimi controlli che l’associazione fa alle scuole full member, che a volte finiscono anche con l’essere espulse dall’associazione quando non  rispettano gli standard numerici e di qualità previste e approvate dall’Associazione.

Attualmente in tutto il mondo le scuole full member  sono :

Africa (1):
  • Morocco C.M.P.P. Centre Méditerranéen de Plongée Professionnelle

Asia (2)

  • India YAK Diving Academy
  • Singapore KBA Training Centre Pte Ltd

Europa (11)

  • Belgium SYNTRA
  • Belgium CFPME Centre de Formations pour Petites et Moyennes Enterprises
  • Denmark Royal Danish Navy Diving School
  • Finland Luksia
  • Ireland The Irish Navy Diving School
  • Italy Centro Studi C.E.DI FO.P
  • Netherlands Netherlands Diving Centre
  • Norway  Norwegian School of Commercial Diving (NYD)
  • Sweden Swedish Armed Forces Diving and Naval Medicine Centre
  • Sweden Farenjas Diving School
  • U.K. Interdive

U.S.A.

  • Divers Academy International  
  • The Ocean Corporation




Oltre alle 16 scuole full member, il cui corretto operato viene verificato con  controlli triennali, che aderiscono all’associazione applicando la didattica stabilita, troviamo anche diverse altre organizzazioni del settore, scuole, ditte di lavori subacquei ecc. che rientrano nelle categorie AFFILIATE MEMBERS, ASSOCIATE MEMBERS, RECIPROCAL MEMBERSHIP e INDUSTRIAL MEMBERSHIP  provenienti da: Bulgaria, Denmark, Egypt, France, Hungary, India, Iran, Israel, Italy, Jordan, Kuwait, Latvia, Montenegro, Netherlands, Nigeria, Norway, Poland, Russia, Serbia, Spain, Sweden, Switzerland, U.K. e U.S.A. Essi rappresentano organizzazioni, fondazioni, contractors, università del settore (Hytech  e la Pommec,  University of Southern Denmark, Arab Academy for Science & Technology, Santa Barbara City College, University of Plymouth Diving & Marine Centre, Association of Diving Contractors (UK), Association of Commercial Diving Educators (ACDE), The Association of Diving Contractors International (ADCI), ecc) o scuole non ancora arrivate allo status di Full Member che abilita al  rilascio di certificazioni IDSA (The Underwater Centre (Fort William - UK,  I.N.P.P. Institut National de Plongee Professionnelle Francia ecc).

Tutti i membri dell’associazione possono partecipare ai meeting annuali che diventano un forum per lo scambio di informazioni e di idee, non limitato da confini ed interessi nazionali. Gli aggiornamenti vengono approvati durante i meeting annuali, che IDSA svolge in uno dei Paesi di residenza degli aderenti all’associazione. Negli ultimi anni i membri hanno aggiornato qualifiche e programmi di formazione già in offerta, confrontando e scambiando le loro esperienze e competenze nella pianificazione e nella didattica dei corsi. Risultato di diversi anni di negoziati e di pianificazione è stata la recente pubblicazione degli standard della didattica e delle procedure IDSA che,  rispettando le varie normative nazionali in vigore, costituisce la base per la realizzazione di corsi per Commercial Diver esperti a vari livelli, che rispondono alle esigenze del settore subacqueo industriale  . 

Le nuove scuole che aderiscono l'Associazione vengono prima accettate come membri associati, poi vengono sottoposte ad una “revisione” completa prima di essere ammesse con lo status di full member.

Dal 2000 i meeting annuali dell'IDSA sono stati organizzati a:


  • 2000: meeting IDSA n. 18 - Delft (Paesi Bassi)
  • 2001: meeting IDSA n. 19 - Panama City (USA)
  • 2002: meeting IDSA n. 20 - Marseille (Francia)
  • 2003: meeting IDSA n. 21 - Toronto (Canada)
  • 2004: meeting IDSA n. 22 - La Spezia (Italia)
  • 2005: meeting IDSA n. 23 - Bergen (Norvegia)
  • 2006: meeting IDSA n. 24 - Galveston (Texas - USA)
  • 2007: meeting IDSA n. 25 - Helsinki (Finlandia)
  • 2008: meeting IDSA n. 26 - Philadelphia (USA)
  • 2009: meeting IDSA n. 27 - Palermo (Italia)
  • 2010: meeting IDSA n. 28 - Rotterdam (Paesi Bassi)
  • 2011: meeting IDSA n. 29 - Karlskrona (Svezia) 
  • 2012: meeting IDSA n. 30 - Seattle (USA)


Gli standard della didattica IDSA in vigore sono descritti in due volumi: “INTERNATIONAL DIVER TRAINING CERTIFICATION OPERATIONAL & ADMINISTRATIVE PROCEDURES  Revision 4 December 2009” e “E INTERNATIONAL DIVER TRAINING CERTIFICATION - DIVER TRAINING STANDARDS Revision 4 October 2009”, completati durante il meeting di Palermo del 2009.

Attualmente siamo in attesa che venga pubblicata  la revisione 5, elaborata durante il meeting di Karlskrona del 2011, convalidata durante il meeting di Seattle del 2012, con diverse interessanti novità che migliorano le applicazioni degli standard nel campo della didattica.

venerdì 15 marzo 2013

Emanata l’ordinanza n. 10/2013 della Capitaneria di Porto di Trieste


Emanata l’ordinanza n. 10/2013 della Capitaneria di Porto di Trieste, che si può leggere integralmente sul sito della guardia costiera, oppure sul sito del CEDIFOP, al seguente link: http://www.cedifop.it/appunti/ord-TRIESTE_2013.htm


L’ordinanza, che cerca di fissare delle regole nel territorio di competenza della Capitaneria di Porto di Trieste, è molto simile alle ordinanze del 2006 della Capitaneria di Porto di Venezia n. 32/06 (http://www.cedifop.it/appunti/ord-ven.htm ), della Capitaneria di Porto di Chioggia n. 33/06 (http://www.cedifop.it/appunti/ord-chio.htm ) ed a quella dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Caorle n. 05/11 (http://www.cedifop.it/appunti/ord-caorle_2011.htm ), ma non è all’altezza delle ordinanze, più recenti, che cercano di affrontare il problema della sicurezza nelle immersioni, alla luce anche delle cause dei diversi incidenti degli ultimi anni, come quelle dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio del 2010, ordinanza n. 25/10 (http://www.cedifop.it/appunti/ord-ANZIO.htm ) e quelle più recenti della Capitaneria di Porto di Palermo del 2011, n 50/2011 (http://www.cedifop.it/appunti/ord-palermo_2011.htm ) e quella Capitaneria di Porto di Milazzo del 2012, n 40/2012 (http://www.cedifop.it/appunti/ord-milazzo_2012.htm )


Se consideriamo anche l’ordinanza n.77 del 1992 della Capitaneria di Porto di Ravenna (http://www.cedifop.it/appunti/ord-rav.htm  - prima del suo genere, e ad oggi ancora molto attuale), quella di Trieste è l’ottava ordinanza che riguarda questo tipo di attività che rientra nella subacquea industriale, di operatori che rientrano nell’ ambito dei metalmeccanici secondo le classificazioni ISTAT e ISFOL, per tipologia di attività e competenze, in Italia, ed è un segnale forte e chiaro delle difficoltà in cui si trovano le varie capitanerie sul territorio nazionale nel dover garantire sicurezza e controlli adeguati in un settore molto delicato, dove spesso si rischia (e a volte si perde) la vita, perché la legislazione in Italia ha un ritardo di più di 30 anni (l’ultimo decreto ministeriale risale al 2(2/1982).


Da notare inoltre che fra proposte di legge in questo settore e testi unificati, nelle varie legislature dal 1997 (presentazione del primo disegno di legge in parlamento) ad oggi, ce ne sono ben 10 che testimoniano una colpevole indifferenza e incapacità del legislatore a regolamentare un settore cosi delicato.


Ci chiediamo quante altre vite umane dovranno essere sacrificate ancora, prima che si decida di riportare l’Italia alla pari con gli altri paesi del mondo, che hanno da anni regole ben precise e legislazioni specifiche in questo settore.

giovedì 28 febbraio 2013

CEDIFOP è l'UNICA scuola IMCA in Italia



CEDIFOP è l'UNICA scuola IMCA in Italia per i corsi DIVER MEDIC:


http://www.imca-int.com/divisions/diving/profile/personnel/training/courses-medic.html







Il corso per il DIVER MEDIC /IMCA del CEDIFOP è uno dei 4 corsi che vengono autorizzati dall'IMCA, ma l'unico dei 4 realizzato ad oggi in Italia.

Nessun'altra scuola sul territorio Italiano è autorizzata ad oggi dall'IMCA per svolgere corsi riconosciuti IMCA in Italia:

http://www.imca-int.com/documents/factsheets/IMCA-Logo.pdf






ecco la parte del documento riportato sopra che specifica tutto ciò:


.... 

Training and certification:

1) There are only four training courses for which IMCA offers approval/recognition – Trainee air diving supervisor, Trainee bell diving supervisor, Assistant life support technician and Diver medic. Each requires a training establishment to apply for approval then satisfactorily undergo an audit of its documentation, facilities and course. Once IMCA has confirmed approval/recognition such establishments may use the wording ‘IMCA Approved’ or ‘IMCA Recognised’ in relation to these specific courses only

2) No other courses are approved/recognised by IMCA and, therefore, no stablishments should state ‘IMCA Approved’ or ‘IMCA Recognised’ in relation to any other course. IMCA has produced a variety of guidance documents on various topics, such as ROV training, high voltage training, etc. Where members offer courses run in line with such guidance, the following text may be used
...............





sabato 9 febbraio 2013

La certificazione del TOP UP secondo gli standard IDSA, HSE, IMCA ed ENI in ambito offshore

(di Manos Kouvakis)

Torniamo di nuovo a parlare di certificazioni e corsi, per definire meglio concetti e obbiettivi dei vari corsi del settore, cercando di definire una linea guida che permetta di indicare un percorso formativo valido e corretto a livello internazionale.

Ma, in premessa, occorre fare alcune precisazioni che successivamente serviranno a capire le varie differenze:

1) IDSA (International Diving Schools Association) con sede a Malestroit, Bretagna, Francia, rappresenta una didattica (l’unica) nel settore della subacquea industriale. Essa è l’analogo di quello che rappresentano PADI/CMAS/ISDA/SSI ecc nella subacquea sportiva. IDSA non fa altro che definire tempi di fondo, esercitazioni obbligatorie, attrezzature specifiche da utilizzare e procedure nella gestione dei vari livelli della subacquea industriale, sia per il basso che per l’alto fondale. IDSA riconosce solo 15 scuole FULL MEMBER in tutto il mondo (2 in Asia, 1 in Africa, 2 in USA e 10 in Europa, di cui 1 sola in Italia il CEDIFOP) esse sono sottoposte a controlli obbligatori triennali (audit) per la verifica dell’applicazione corretta degli standard. Nell’IDSA, inoltre, confluiscono anche altre ditte e/o scuole che ancora non sono al livello di FULL MEMBER, ma soltanto membri associati o affiliati. La differenza sta nel fatto che queste ultime non hanno l’obbligo di mantenere gli standard della didattica e l’obbligo degli audit, ma non possono neanche rilasciare le certificazioni IDSA. Un esempio di queste scuole è la scuola di Fort William in Scozia (The Underwater Centre) mentre una scuola FULL MEMBER IDSA in UK è l’Interdiver di Plymouth (UK). (http://www.idsaworldwide.org/html/members.html). IDSA ha quattro livelli di riconoscimento nell’inshore diving e nell’offshore diving rappresentati dai livello 1, livello 2, livello 3 e livello 4.

2) L’HSE inglese aderisce all’OSHA (https://osha.europa.eu/it/about/organisation/focal_points) cosi come l’INAIL Italiano (ente equivalente all’HSE in Italia), da qui la validità dell’HSE – UK solo in Inghilterra così come l'INAIL ha validità solo in Italia. A differenza dell’INAIL Italiano, l’HSE riconosce una serie di percorsi formativi nella subacquea industriale, come validi per lavorare in UK. HSE-UK ha quattro livelli di riconoscimento nell’inshore diving o nell’offshore diving che sono:

a. SCUBA
b. SCUBA e SURFACE
c. SURFACE TOP UP
d. CLOSED BELL

Per cui dire “riconosciuto HSE”, senza far riferimento al livello di riconoscimento, è assolutamente errato, perché può trarre in inganno chi non è a conoscenza dell’esatto significato. Va sottolineato che il riconoscimento NON può riguardare la scuola specifica (questo comporterebbe un automatico riconoscimento anche di quei corsi che non rientrano nei quattro livelli indicati o nei parametri dell’HSE-UK per uno qualsiasi di questi livelli) ma i percorsi formativi singoli, fatti da una scuola, che rientrano nei parametri indicati. Il che vuol dire che l’inserimento della dicitura “riconosciuto HSE-UK” nella carta intestata (come fa una scuola di Roma) è illegittimo e ingannevole, perché assolutamente FALSO. Il riconoscimento di uno di questi livelli da parte dell’HSE è assolutamente gratuito e avviene dopo un esame e una valutazione dei contenuti di un percorso formativo.

3) IMCA è una associazione internazionale formata principalmente da imprese che operano nell’ambito offshore, esse pagano annualmente una quota di adesione. Anche qui, come nell’IDSA, ci sono diversi livelli di adesione che vanno

a. dalla semplice adesione come “Corrispondente” che permette l’uso del logo dell’IMCA (in Italia diverse strutture e/o associazioni aderiscono come “corrispondenti”, ad esempio AISI ed altre). Questo tipo di adesione da diritto solo all’uso del logo dell’IMCA e a ricevere informazioni sulle attività dell’associazione, ma non prevede alcun controllo dal parte dell’IMCA per qualsiasi cosa l’ente aderente fa, ma solo un annuale versamento della quota di iscrizione.

b. L’adesione come “Fornitore” IMCA per la fornitura di servizi o attrezzature, implica dei semplici controlli da parte dell’IMCA.

c. Riconoscimento come “Contractor” cioè Full Member IMCA nell’offshore diving, riservato alle aziende che chiedono il controllo degli ispettori IMCA i quali verificano attrezzature, procedure e quant’altro previsto dall’IMCA. E’ una adesione molto costosa, ma garantisce che l’azienda sottoposta a tale procedimento applica il top mondiale in tema di sicurezza durante le operazioni offshore Cioè è un marchio di qualità ad altissimo livello, che da massima affidabilità a livello mondiale. Difficilissimo da ottenere per costi e controlli.

d. Ci sono inoltre altri riconoscimenti IMCA che possono anche essere abbinamenti di riconoscimenti/adesioni precedenti o che possono includere altri settori come ROV ecc. Il tutto è specificato sul sito dell’IMCA. Qui rientrano le scuole che vengono autorizzate dall’IMCA a svolgere uno dei quattro corsi IMCA, che sono supervisor di basso fondale, supervisor di alto fondale, assistente tecnico per le immersioni con la campana chiusa e Diver Medic. Questo tipo di adesione / riconoscimento / idoneità avviene solo tramite controllo diretto dell’IMCA a seguito di audit iniziale, che successivamente si ripete ogni 3 anni per il mantenimento di questo status. Questo tipo di riconoscimento è quello che ha CEDIFOP per lo svolgimento dei corsi per Diver Medic. Il riconoscimento cessa di esistere se l’ente non supera uno dei successivi audit sull’idoneità del percorso formativo durante il controllo IMCA.

Anche qui va sottolineato che IMCA NON FA e NON HA MAI FATTO corsi per OTS, ma come HSE riconosce alcuni percorsi formativi, solo in ambito offshore, a livello internazionale a partire dal TOP UP per il basso fondale e del CLOSED BELL per l’alto fondale (quindi qualsiasi corso per OTS che secondo la legislazione Italiana serve per attività lavorative all’interno delle aree portuali è fuori dagli standard minimi dei riconoscimenti IMCA). Tutto ciò è specificato in una delle circolari dell’IMCA dal titolo “Diver and Diving Supervisor Certification”.

In Italia, la mancanza di una legislazione specifica del settore, ha negli anni creato non pochi problemi di riconoscimento dei titoli Italiani a livello internazionale, che vengono considerati non spendibili nel mondo dell’offshore, se parliamo dell’OTS, che per legislazione vigente (Decreto Ministeriale 02/02/1982 che integra il Decreto del 1979) permette solo l’attività in acque portuali, quindi molto limitativo per il raggio di interesse dell’IMCA. Questo si traduce nella necessità di fare una formazione integrativa per poter avere le competenze ed i titoli necessari richiesti in un cantiere nell’offshore diving.

Anche qui, anche se con parole diverse, e visto la lacuna legislativa, ENI spa, nella lettera HSE/SIC Prot. 16 del 21/05/2008, attualmente in vigore in Italia, dal titolo “Requisiti HSE per i subappaltatori di lavori subacquei”, oltre a vietare le immersioni in libera definisce 3 livelli di attività lavorative in questo settore: il primo per immersioni a profondità fino a -30 metri per le quali è richiesta una stazione di superficie per le immersioni ad aria con pannelli di controllo/erogazione d’aria/comunicazione e casco (linee guida IMCA d 015), questo tipo di immersioni sono equivalenti ai livelli 1 e 2 dell’IDSA e ai livelli di SCUBA e SCUBA e SURFACE dell’HSE-UK, il secondo livello per immersioni a profondità da -30 ai – 50 metri per le quali è richiesto di fornire una stazione per le immersioni ad aria compressa con campana aperta o basket (linee guida Imca D23) equivalente al livello 3 dell’IDSA o al livello SURFACE TOP UP dell’HSE-UK, e nel terzo livello per le immersioni oltre i -50 metri è richiesto un adeguato sistema per le immersioni di alto fondale in saturazione, equivalente al livello 4 dell’IDSA o al livello di Closed Bell dell’HSE-UK.

Le immersioni che vanno dai -30 ai -50 metri , chiamate anche TOP UP, rientrano nel basso fondale e naturalmente l’addestramento è successivo a un corso per OTS, sia come tempi, profondità, tecniche di immersione ed attrezzature utilizzate.

Attualmente CEDIFOP è l’unica scuola in Italia che seguendo rigidamente gli standard previsti dalla didattica IDSA sui tempi di fondo è risuscita dal 2011, ad avere per il percorso di “Operatore Tecnico Subacqueo - Top Up - IDSA level 3” il riconoscimento degli inglesi dell’HSE e rientrare fra quelli previsti dall’IMCA nel documento “Diver and Diving Supervisor Certification”.

Il percorso del CEDIFOP, attualmente è uno dei più rigidi in Europa, con regole molto ferree che prevedono l’obbligatorietà del corso IMCA per Diver Medic e, oltre al corso di 15 giorni fatto a Palermo, anche uno stage di 5 giorni presso la scuola FULL MEMBER IDSA NYD di OSLO, con la quale CEDIFOP ha stilato un protocollo d’intesa che include, tra le altre cose, anche una immersione con l’utilizzo della campana chiusa e TUP come introduzione alle immersioni di alto fondale, anche se questo tipo di immersioni non sono previste nel corso per il TOP UP.
Inoltre la differenza nella preparazione che attualmente troviamo fra le varie scuole per OTS Italiane, fino ad oggi ha penalizzato chi con un titolo da OTS non conseguito presso CEDIFOP, vuole continuare il percorso da noi, perché risulta insufficiente. Mentre l’accesso è immediato per i corsisti che hanno seguito tutto l’addestramento al CEDIFOP e quindi sono in possesso dei requisiti richiesti, solo una piccola percentuale esterna riesce ad accedere in virtù di una serie di esperienze lavorative correttamente timbrate sul Logbook personale. Nella pagina http://www.cedifop.it/offshore/top_up.htm del sito del CEDIFOP, questi standard vengono elencati ed analizzati per tutto il percorso, affinché chiunque possa richiedere l’iscrizione se in possesso dei requisiti di accesso. 

L’alternativa in questi casi è frequentare un corso all’estero, presso scuole che hanno standard meno rigidi e percorsi meno controllati, naturalmente non presso una delle 15 scuole full member IDSA che realizzano corsi per il TOP UP, ma presso scuole (vedi Scozia - FW) che propongono corsi senza richiedere i tempi che la didattica IDSA impone, sia come accesso che durante lo svolgimento del corso, senza chiedere un corso IMCA per Diver Medic ma un semplice certificato sportivo e naturalmente facendo un percorso molto limitativo per numero di immersioni e profondità (presso la scuola di FW, il corso per il TOP UP viene realizzato con un max di 7 immersioni ad una profondità max di 21 metri, mentre abilita ad effettuare immersioni lavorative a profondità da -30 a -50 metri - standard internazionali e standard ENI spa). Di conseguenza questa certificazione, facile da ottenere, può andare bene per alcune ditte Italiane che attualmente non hanno obblighi legislativi sul personale da assumere, ma gli operatori subacquei trovano difficoltà di inserimento presso aziende che operano con i massimi standard internazionali o nelle conversioni, ad esempio ACDE (che accetta solo percorsi secondo standard IDSA) obbligatoria per lavorare in America (vedi http://www.acde.us/index.htm).


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Per quanto riguarda CEDIFOP, questi sono i video del nostro corso per il TOP UP:


introduzione alla saturazione:


campana aperta:




basket: 



salto in camera (decompressione ad ossigeno): 




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A conclusione di tutti i vari adempimenti, queste sono le certificazioni che 
CEDIFOP rilascia (per il TOP UP):

CARD: 



Attestato della Regione Sicilia:  (lato a):




                                                      Attestato della Regione Sicilia  (lato b):



Card IDSA (Cedifop-Palermo/NYD-Oslo): 




Certificazione di competenze: 




certificazione dell'utilizzo campana aperta-chiusa ecc: