CEDIFOP

CEDIFOP
le foto si riferiscono alle attività del CEDIFOP, nei vari livelli di addestramento

sabato 13 ottobre 2012

La Formazione (in Sicilia) è in balia di lotte di spartizione”

vedi anche: Il Moderatore:

=========

“Siamo una scuola che da alcuni anni (circa 20 per l’esattezza) realizza corsi per sommozzatori (non subacquei). Facciamo parte di una organizzazione di scuole a livello internazionale (IDSA) che riconosce 15 scuole come la nostra al mondo e in particolare ASIA 2 (India, Singapore), AFRICA 1 (Marocco), USA 2 e 10 in EUROPA (Belgio 2, Danimarca 1, Finlandia 1, Italia 1 (la nostra scuola unica in Italia), Paesi Bassi 1, Norvegia 1, Svezia 2).

Facciamo anche parte di un’altra organizzazione Internazionale del settore (IMCA), siamo anche qui una delle 19 scuole riconosciute, da questa organizzazione, al mondo (le altre sono in Norvegia, Sudafrica, Regno Unito, Francia, Egitto, India, Singapore, Canada, Malesia e Honduras).

CEDIFOP è socio dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) insieme con (cito gli altri soci di Palermo): AMG ENERGIA SPA, ARPA SICILIA, BECA BOX FACTORY SRL, C.I.A.P.I., CATANIA ONOFRIO, CEDIFOP, GEOLAB SRL, INFRASTRUTTURE SRL, ISTITUTO DIAGNOSTICO SICILIANO SRL, ISTITUTO REGIONALE DELLA VITE E DEL VINO, ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA SICILIA, LABORATORIO METRO SRL, MEDIELETTRA SAS DI BADALAMENTI A. & C., ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI PALERMO, ORSA CONSULTING SRL, SARE SUD SPA, SICURCERT ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE SRL, SPALLINA MARIA RITA. TECHSYSTEM SPA, TECNIMPIANTI SPA, TERME DI GERACI SICULO SPA, UNIVERSITA’ PALERMO BIBL.CENTRALE FAC.INGEGNERIA.

Io personalmente faccio parte della commissione sicurezza dell’UNI e mi occupo, insieme con altri, della norma 11366 (settore offshore della subacquea industriale) citata anche dall’attuale premier Monti nel Decreto legge 24 gennaio 2012 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, meglio noto come “decreto liberalizzazioni” (articolo 16, al punto 2).

Negli anni abbiamo stilato diversi protocolli d’intesa con scuole del palermitano (Istituti: Nautico, Volta, Cassarà) con i quali da anni, gratuitamente, collaboriamo organizzando incontri annuali con gli alunni di queste scuole, per presentare questo “mestiere” del mare.

Centinaia di allievi arrivano da tutte le regioni d’Italia e spesso anche dall’estero per partecipare ai percorsi formativi che annualmente svolgiamo (solo nel 2012 abbiamo già concluso 3 sessioni d’esami con commissioni nominate dall’assessorato regionale della formazione professionale e con la partecipazione in qualità di Esperto di un funzionario del Ministero dei Trasporti, nominato dalla Capitaneria di Porto di Palermo.

Il tasso di occupazione, per i ragazzi che conseguono con profitto l’attestato di qualifica a fine corso presso il nostro centro è altissimo, anche a partire dal primo livello di formazione e arriva al 100% per gli allievi che finiscono i 4 step formativi proposti dal nostro centro (gli ultimi 2 corsi sono corsi di perfezionamento di 20 e 15 giorni e l’ultimo prevede anche uno stage di una settimana in Norvegia).

Abbiamo inoltre sottoscritto diversi protocolli d’intesa sia con imprese Italiane, che operano sul territorio nazionale e ci mandano i loro dipendenti per aggiornamenti formativi (corsi IMCA per Diver medic refresher), ma anche con imprese estere che ci chiedono personale che ha conseguito le nostre certificazioni, obbligatorie per lavorare all’estero, gli allievi da noi indicati vengono ulteriormente addestrati con uno stage specifico in alcuni settori specialistici, realizzato gratuitamente all’estero, con un successivo ed immediato inserimento lavorativo in strutture sparse in tutta Europa (Scozia, Irlanda, Bulgaria, Grecia, Turchia, ecc.)

Malgrado tutto questo, il nostro Ente già accreditato da anni presso la regione, con diversi corsi realizzati e finanziati dal FSE nel passato (fino al 2003), non riesce a trovare spazi nei bandi di finanziamento con risorse pubbliche dal 2005 in poi, sia perché tali bandi, o non esistono, o perché vengono annullati (vedi avviso 8 del 2009) o perché non vengono completati (vedi avviso 12 del 2009), o perché si aspetta per anni che vengano fatte le graduatorie (vedi linea 2 e 3 del bando “Infomare”), oppure perché funzionari della regione, in qualità di componenti un nucleo di valutazione, “falsificano” le graduatorie, inserendo criteri di esclusione non pubblicati nel bando stesso (Avviso 20/2011) per poter “eliminare” un ente come il nostro non riconoscendoli quanto gli è dovuto di diritto.

Tutto ciò nel totale disprezzo di alcune centinaia di richieste, che abbiamo ricevuto da giovani siciliani che, pur sapendo che un corso presso di noi può loro cambiare la vita, non possono affrontare le spese per effettuare questi corsi a pagamento (corsi liberi).

Tutto ciò alla faccia di alcune interrogazioni parlamentari, dove si chiedono i motivi e si sottolineano le irregolarità, (n. 2010 del 20.07.2011, n.2690 del 29.06.2012 e la n.2691 del 29.06.2012) naturalmente senza alcuna risposta, in data odierna, da parte degli assessori regionali del settore (On. Centorino e On. Gallo)

Così ci viene attribuito nei progetti presentati come avviso 20, visto i “paletti” messi volutamente e illegittimamente nei verbali dal nucleo di valutazione per togliere quei punti dovuti per essere inseriti nella graduatoria dei corsi finanziati, durante l’esame dei nostri progetti, creando regole non previste nel bando stesso, attribuendoci alla voce “Esperienza continuativa nel territorio regionale.” il punteggio di 0/20 in virtù del paletto messo con una regola di esclusione non prevista dal bando, togliendoci 20 punti dovuti, mentre alla voce “Esperienza maturata nell’ambito di attività di formazione” il punteggio di 0/8 anche qui in virtù del paletto messo con una regola di esclusione non prevista dal bando e togliendoci 4 punti diversamente dovuti, mentre alla voce successiva “Capacità di realizzazione rilevata in precedenti azioni finanziate (ad esempio, limitato numero di abbandoni, ritiri, ecc.)” in virtù della dimenticanza (o forse perché erano già sazi, avendoci tolto ben 24 punti) otteniamo il massimo dei punteggi cioè 5/5.

Poca la consolazione derivata dalle dichiarazioni del Dott. Albert che nella seduta della V commissione lavoro e formazione dell’ARS n.287 del 26.6.2012 dichiara (riporto la parte scritta nei verbali, naturalmente non tutta la dichiarazione espressa davanti alla commissione) “Il dott. Albert, ammessa la qualità della formazione operata dall’ente CEDIFOP, rileva che il suo mandato era quello di portare a compimento il bando…”!!!!!!!!

Poca la consolazione che in primo grado il TAR ha scritto che: “…Ritenuto che, ai fini della successiva decisione in sede di merito, sia necessario acquisire dall’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione professionale della Regione n. 4 copie conformi all’originale della versione definitiva dell’avviso pubblico n. 20/2011 ravvisandosi delle incongruenze tra la copia prodotta in giudizio dalla ricorrente e quella prodotta in giudizio dall’Avvocatura erariale (v. art. 8, pag. 19), assegnando termine di giorni quindici (15) dalla comunicazione in via amministrativa, o dalla notificazione, se anteriore, della presente ordinanza, per il deposito, presso la Segreteria del T.a.r., dei documenti richiesti;…”, naturalmente l’art. 8, pag. 19 si riferisce alla “falsificazione” dei criteri di esclusione riportate nel bando rispetto a quelli inseriti dal nucleo di valutazione dell’assessorato.

Ora, si aspetta che venga fissata la prossima udienza dal tribunale amministrativo, ma i tempi della giustizia amministrativa a volte sono più lenti delle esigenze dei ragazzi che quasi giornalmente riceviamo, presso la nostra sede all’interno del porto di palermo, che vedono impotenti partire chi è più fortunato di loro perché ha la possibilità di affrontare da privato i costi del corso.

Sicuramente una realtà rispecchiata fra le righe delle interrogazioni parlamentari presentate, rimaste senza risposta dagli assessori regionali alla formazione (On. Centorino e On. Gallo) “…l’esclusione di tali progetti comporta, prima ancora che un pregiudizio per l’ente, un oggettivo vulnus per i giovani siciliani che si vengono a trovare nella materiale impossibilità di accedere, gratuitamente, a percorsi formativi e qualifiche che ne consentirebbero un rapido e proficuo inserimento nel mondo del lavoro…” e dove si chiede “…se si ritengano legittime le procedure adottate e, in particolare, se appaia o meno legittimo l’operato del Nucleo di valutazione nella parte in cui ha introdotto un criterio ultroneo (peraltro in carenza di un sottostante interesse pubblico) e quali interventi s’intenda adottare per individuare e sanzionare le eventuali responsabilità…”

Credo che la verità è sotto gli occhi di tutti: La formazione professionale è ormai in balia di lotte di spartizione e di interessi avallati di volta in volta da chi a turno viene chiamato a gestire i finanziamenti che la comunità europea manda in Sicilia, e visto che la situazione ormai è irrecuperabile, non può esserci spazio per chi come noi la vera formazione la fa sul campo.

Ricordiamo alcuni passaggi emblematici accaduti negli ultimi anni:

  • 2008: Prof 2008, viene impugnato dal commissario dello stato, ma dalla politica arrivano le garanzie di una corretta gestione. Viene riproposta la ripetizione del piano dell’anno precedente a garanzia degli enti storici e naturalmente di chi si avvantaggia di questa situazione per un altro anno
  • 2009: non potendo più ripetere il giochetto dell’anno precedente, si inventano la linea 1 (enti storici) e la linea 2 (tutti gli altri enti cosi come prevede il regolamento della comunità europea per poter usufruire dei finanziamenti – avviso 12 del 2009) per poter mettere di nuovo le mani illegittimamente sui finanziamenti della comunità europea. Naturalmente la linea 1 parte subito finanziata dalla CE, mentre la linea 2 dopo aver svolto il suo ruolo, cioè buttare fumo negli occhi e permettere l’accesso ai finanziamenti CE per finanziare la linea 1, non avendo più motivo di “esistere” scompare e in data odierna ancora si aspetta l’avvio di quei pochi corsi entrati in graduatoria, ma volutamente poi accantonati. Anche l’avviso n.8 del 2009 ha svolto la sua parte in quel periodo, perché ha permesso di avere poche lamentele da parte di chi non era stato inserito in un “blindato” Prof 2009, naturalmente anche l’avviso 8 dopo è stato smontato ad arte.
  • 2010: non potendo più ripetere i “trucchi” degli anni precedenti, con uno sforzo enorme, il Prof, viene finanziato con finanziamenti regionali e non europei, ma anche qui sono state cercate tutte le scappatoie per mettere le mani sui finanziamenti della CE ,come per esempio le diarie degli allievi pagati con quei soldi ecc.
  • 2011: siamo arrivati perfino a falsificare i criteri di selezione per accaparrarsi per l’ennesima volta i finanziamenti europei per gestirli con modalità diametralmente opposte a quelle sottoscritte con l’Europa (libera concorrenza, trasparenza, qualità, ecc.) e che poco hanno a che fare con quelli per i quali erano previsti


Manos Kouvakis

Direttore CEDIFOP

martedì 11 settembre 2012

CEDIFOP - corso TOP UP 2012


Le foto del corso per il TOP UP anche sul sito del CEDIFOP, a partire da questo link: http://www.cedifop.it/idsa_2011/top_up/foto_top_up_02.htm

Il percorso formativo del CEDIFOP per il TOP UP ha il riconoscimento dell’HSE-UK per il livello di "SURFACE TOP UP" (for Surface Supplied, Surface-Orientated Diving Techniques to a maximum depth of 50 metres), UNICO percorso formativo italiano ad avere questo riconoscimento.



Il corso "TOP UP" rientra fra le qualifiche riportate nel "Diver and Diving Supervisor Certification" dell'IMCA (UNICO IN ITALIA), categoria: A: Surface-Supplied Diver Certificates.

QUINDI HA IL RICONOSCIMENTO IMCA PER I CANTIERI IN CUI TALE RICONOSCIMENTO E' RICHIESTO.

giovedì 2 agosto 2012

Capitaneria di Porto di Milazzo: Ordinanza n. 40/2012 "Disciplina delle operazioni subacquee professionali"


Anche la Capitaneria di Porto di Milazzo, con l'ordinanza n. 40 del 2012, pubblicata il 30/07/2012, entra a far parte di quel gruppo di capitanerie di porto che in Italia, visto la mancanza di una specifica legislazione del settore, ha proceduto ad adottare in modo autonomo una disciplina che regolamenta il settore.

L'Ordinanza n. 40/2012 "Disciplina delle operazioni subacquee professionali" è importante perchè segue la linea tracciata dalla Capitaneria di Porto di Palermo con l'ordinanza n. 50/2011 "regolamento operazioni subacquee", che attualmente risulta essere, insieme a quella di Milazzo, fra le più tecniche e specifiche del settore della subacquea industriale, dando le maggiori specifiche di qualità e sicurezza per le immersioni di carattere non ricreativo.

Certamente questa iniziativa della Capitaneria di Porto di Milazzo, concorrerà ad aiutare a trovare, finalmente, una soluzione legislativa che da più di 30 anni manca in Italia, causa certamente di diversi incidenti nel settore. Complimenti alla Capitaneria di Porto di Milazzo, sperando che altre capitanerie di porto in Italia seguano questo esempio, per garantire maggiore sicurezza e qualità agli operatori del settore.



Altre ordinanze sulla subacquea industriale in Italia:

2012: CAPITANERIA DI PORTO  GUARDIA COSTIERA MILAZZO Ordinanza N. 40/2012
(attualmente l'ordinanza si può scaricare dal sito della guardia costiera/capitaneria di Milazzo
http://www.guardiacostiera.it/capitanerieonline/index.cfm?id=23
e da qui - ordinanze - ordinanza 40&2012)

2011: CAPITANERIA DI PORTO  GUARDIA COSTIERA PALERMO Ordinanza N. 50/2011
http://www.cedifop.it/appunti/ord-palermo_2011.htm

2011: UFFICIO CIRCONDARIALE  MARITTIMO CAORLE  Ordinanza N. 05/2011
http://www.cedifop.it/appunti/ord-caorle_2011.htm

2010: UFFICIO CIRCONDARIALE  MARITTIMO ANZIO Ordinanza N. 25/2010
http://www.cedifop.it/appunti/ord-ANZIO.htm

2006: CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA CHIOGGIA Ordinanza N. 33/06
http://www.cedifop.it/appunti/ord-chio.htm

2006: CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA VENEZIA Ordinanza N. 32/06
http://www.cedifop.it/appunti/ord-ven.htm

1992: CAPITANERIA DI PORTO  GUARDIA COSTIERA RAVENNA Ordinanza N. 77/92
http://www.cedifop.it/appunti/ord-rav.htm

domenica 29 luglio 2012

La storia più recente del CEDIFOP raccontata in articoli

La storia più recente del CEDIFOP raccontata in articoli, pubblicati nelle news mensili dal 2006 ad oggi

Un elenco di tutti gli articoli delle NEWS del CEDIFOP, su questo link:
http://www.cedifop.it/articoli.htm


Anno 2012 (n.13 articoli): http://www.cedifop.it/2012.htm
Anno 2011 (n.18 articoli): http://www.cedifop.it/2011.htm
Anno 2010 (n.23 articoli): http://www.cedifop.it/2010.htm
Anno 2009 (n.24 articoli): http://www.cedifop.it/2009.htm
Anno 2008 (n.21 articoli): http://www.cedifop.it/2008.htm
Anno 2007 (n.26 articoli): http://www.cedifop.it/2007.htm
Anno 2006 (n.07 articoli): http://www.cedifop.it/2006.htm



domenica 15 luglio 2012

ARS - Seduta n. 287 del 26.06.12 della V Commissione - Cultura, Formazione e Lavoro


Commissione QUINTA - Cultura, Formazione e Lavoro

Riferimenti: Seduta n. 287 del 26.06.12
Orario Seduta: dalle ore 11:30 alle ore 15:00

Componenti Presenti
Presidente: Lentini Salvatore (UDC Unione Di Centro).
Panarello Filippo (PD).
 Dina Antonino (UDC Unione Di Centro).
Beninati Antonino (PDL).
Bufardeci Giambattista (Grande Sud).
Caronia Maria Anna (PID-CANTIERE POPOLARE).
Currenti Carmelo (FLI).
Marinese Ignazio (PDL).
Marziano Bruno (PD).
Rinaldi Francesco (PD).


Altri Presenti


• MISSINEO, ASSESSORE BENI CULTURALI


• RAPPRESENTANTI ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE


Ordine del Giorno  

1) Seguito esame del disegno di legge n. 557 Organizzazione del servizio
bibliotecario regionale integrato a firma dell'onorevole Apprendi.

2) Audizione in ordine alle problematiche della formazione professionale, con
particolare rife-rimento all'avviso 20.

3) Audizione in ordine al Piano straordinario per il lavoro in Sicilia ;

4) Audizione dei richiedenti enti EUSS srl, EN@IPCL-ENAIP Caltanissetta,
C.E.DI.FO. P e Insieme per la formazione in ordine ai piani formativi 2012 -
2014.

Testo del Sommario

 La seduta inizia alle ore 1130.


     IL  VICEPRESIDENTE  LENTINI passa al primo punto all'ordine del
     giorno.  Dà  la  parola  all'Assessore  per  i  beni  culturali
     Missineo.

     L'assessore per i Beni culturali MISSINEO ritiene opportuna una
     revisione  del  testo da parte dei propri  Uffici  che  elimini
     alcuni  profili di particolare complessità, al fine di  rendere
     più agevole l'iter del disegno di legge.

     L'on. APPRENDI si dice d'accordo.

     Il VICEPRESIDENTE LENTINI invita l'Assessore a trasmettere il testo
     revisionato dagli Uffici onde discuterne l'adozione come  testo
     base.

       (  La  Commissione  si  trasferisce  in  Sala  Rossa  per  la
       trattazione dei rimanenti punti)

     Il VICEPRESIDENTE  LENTINI passa al secondo punto all'ordine del
       giorno.

     (I rappresentanti degli enti di formazione entrano nella Sala
                               riunioni)

     Il  sig.  LO  CICERO, della CGIL, ritiene incongruo programmare
     l'inizio   delle  attività  nel  mese  di  agosto.  Chiede   un
     approfondimento in ordine all'esigibilità di istituti di  legge
     e   contrattuali  che  confliggono  con  il  meccanismo   della
     rendicontazione  e che l'Amministrazione sia in  grado  di  far
     fronte alle eventuali riammissioni dei ricorrenti enti esclusi,
     in caso di pronunce loro favorevoli.

     Il  rappresentante della CISL solleva il problema  della  cassa
     integrazione  in  deroga  e la carenza  dell'offerta  formativa
     verificatasi   in   provincia  di   Caltanissetta   a   seguito
     dell'esclusione degli enti operanti in quella provincia.

     Il  sig  RAIMONDI, della UIL, rilevato che gli attuali  profili
     critici erano stati già rappresentati alla Commissione, ritiene
     non prefigurabile un inizio delle attività corsuali nel mese di
     agosto.  Solleva  il  problema del  finanziamento  degli  enti,
     considerando  che  i decreti di finanziamento  non  sono  stati
     ancora  posti in essere. Condivide la preoccupazione in  ordine
     alla  situazione  creatasi  nella provincia  di  Caltanissetta.
     Rappresenta i risultati di uno studio, effettuato dalla propria
     organizzazione,  dal quale si evincono circa  800  esuberi  nel
     settore.

     Il  rappresentante  di Insieme per la formazione  manifesta  la
     preoccupazione degli operatori del settore.

     Suor LO TURCO, di FORMA SICILIA, chiede un avvio immediato delle
     attività, stigmatizzando i ritardi della macchina burocratica.

     Il  dr.  MIRODDI, del CENFOP, chiede un immediato  avvio  delle
     attività  progettuali  per permettere l'inizio  delle  attività
     d'aula a settembre e certezze in ordine all'impegno finanziario
     ed in ordine alla tempistica dei decreti di finanziamento.

       Il dr. CEGLIA, di ASSOFOR, chiede garanzie sul finanziamento.
     Chiede, altresì, un anticipo delle somme dovute.

     Il dr. ALBERT, dirigente generale della formazione, premesso che i
     ritardi  sono  dipesi  anche  dalle  tempistiche  di  bilancio,
     rappresenta  che  con il decreto di approvazione  dei  corsi  è
     stato  già  posto  in  essere un impegno di  spesa  cui  devono
     necessariamente  seguire,  per prassi  consolidata,  i  singoli
     decreti di finanziamento. Rivendica che la Regione siciliana  è
     l'unica  regione alla quale Bruxelles ha riaperto i  flussi  di
     spesa.  In  ordine all'esigibilità degli istituti  contrattuali
     espone  che,  con l'adozione dell'unità di costo standard,  ciò
     che  rileva  è  l'effettivo svolgimento della  formazione  alle
     condizioni previste. Ammette la criticità in ordine all'offerta
     formativa   verificatasi  nella  provincia  di   Caltanissetta,
     affermando che, una volta partito l'avviso 20, si provvederà  a
     studiarne   i  rimedi.  In  ordine  agli  esuberi  strutturali,
     rappresenta che il dato è una variabile dipendente  dal  numero
     degli  allievi  e si dice, comunque, stupito del mancato  avvio
     della  contrattazione tra sindacati ed enti. Dichiara  di avere
     concordato  con gli enti un percorso che prevede l'avvio  della
     fase  di  progettazione  al 3 agosto  e  l'avvio  dei  corsi  a
     settembre, ritenendo governabili i tempi.

     L'on.  MARINESE,  difeso l'operato della macchina  burocratica,
     evidenzia  la  mancanza  di certezze.  Ritiene  impossibile  la
     rendicontazione  per l'anno 2010 a causa del non  funzionamento
     del sistema.


     Posto che l'Avviso è triennale, rileva come non esistano certezze
     per   gli   anni   successivi.  Ritiene  l'assistenza   tecnica
     dispendiosa  e carente. Lamentato un aumento di spesa  rispetto
     all'anno  precedente, pari a circa 30 milioni di euro, denuncia
     i  forti  ritardi  nell'attuazione del FSE, i cui  avvisi  sono
     quasi  tutti  fermi. Ritiene che in sede di attuazione  si  sia
     illegittimamente derogato a clausole del bando e che non  fosse
     possibile avvalersi delle premialità previste.

     L'on. DINA rileva che il problema dei lavoratori non è secondario,
     prospettando un'emergenza sociale. Chiede al dirigente generale
     di fare chiarezza sugli esuberi.

     Il dr. ALBERT rappresenta che, ove si è derogato al bando, era il
     bando  stesso che contemplava questa facoltà. Dichiara  che  in
     base  alle  attuali  regole,  non è possibile  individuare  una
     soluzione  che,  in assenza di formazione, consenta  di  pagare
     stipendi,  incorrendo  nelle procedure di  infrazione  relative
     agli  aiuti  di stato. Rileva che fino ad oggi i fondi  per  la
     cassa integrazione sono disponibili.

     Il sig. RAIMONDI, rappresentante UIL, quantifica in circa 800 gli
     esuberi,  al netto degli eventuali riassorbimenti, per  effetto
     delle  ore  non  assegnate  e dell'introduzione  del  parametro
     unico.

     L'on. PANARELLO rammenta che, se non si fosse operata la scelta di
     finanziare   con   il  FSE  la  formazione,  stante   l'attuale
     situazione  di bilancio, saremmo in presenza di una  situazione
     drammatica;  ritiene,  comunque, necessario  vigilare  affinché
     l'introduzione  delle  nuove  regole  determini  condizioni  di
     tranquillità  per  gli  operatori e  per  il  servizio.  Reputa
     necessario  un chiarimento sull'assistenza tecnica.  Invita  il
     dr. Albert a non essere reticente sugli esuberi e di affrontare
     la problematica in tempo nelle sedi idonee.

     L'on.  ALBERT rappresenta che il problema degli esuberi esiste;
     riguardo  al rilievo mosso di essere reticente, fa presente  di
     non  potere  sbilanciarsi sul tema in attesa di avere  contezza
     dell'avvio  delle  attività. Lamenta di non  avere  trovato  la
     disponibilità  dei  sindacati e degli enti per  la  definizione
     delle modalità concrete per l'attuazione del fondo unico.

     L'on.  BUFARDECI   rileva che l'annualità 2014  ricadrebbe  nel
     prossimo   POR   2014   -2020  e,  quindi,   su   una   diversa
     programmazione.  Chiede  che  il dirigente  generale  ponga  in
     essere  una  circolare che vieti nuove assunzioni  di  soggetti
     estranei al bacino. Annuncia un serrato confronto sugli  avvisi
     che non sono partiti e sull'attuazione del FSE.

     Il dr. ALBERT ammette che non può fornire alcuna certezza, nelle
     more  dell'emanazione dei nuovi regolamenti, pur rilevando  che
     in   passato   è   sempre  stata  prevista  una   clausola   di
     salvaguardia. Sull'assistenza tecnica, premesso che di essa  si
     avvalgono   tutte  le  Regioni,  fa  presente  che  nella   sua
     precedente esperienza nella regione Piemonte, poteva contare su
     circa  600  dipendenti per gestire circa la metà  dei  fondi  a
     disposizione della Sicilia e di non essere, pertanto, in  grado
     di  far  fronte alla situazione con le risorse umane  del  solo
     dipartimento.

     I rappresentanti degli enti EUSS srl, EN@IPCL-ENAIP Caltanissetta,
     C.E.DI.FO.P.  espongono le problematiche  sottostanti  la  loro
     esclusione   dalla  graduatoria,  ritenendola   illegittima   e
     annunciando ricorsi all'autorità giudiziaria.

     Il dr ALBERT, ammessa la qualità della formazione operata dall'ente
     C.E.DI.FO.P., rileva che il suo mandato era quello di portare a
     compimento  il  bando  e  che sulle esclusioni  non  potrà  che
     pronunciarsi  l'autorità giudiziaria; rileva  che  in  caso  di
     riammissioni i fondi per il finanziamento esistono.

     L'on. MARZIANO, premesso che è giusto che la  dinamica  delle
     esclusioni sia rimessa, in questa fase,  alle  determinazione
     dell'Autorità giudiziaria, sottolinea che  bisogna  garantire
     due esigenze: 1) che vengano tutelati gli enti  eventualmente
     riammessi;  2)  che,  ove  dovessero  essere  confermate   le
     esclusioni,  i  dipendenti   degli   enti   esclusi   vengano
     riassorbiti, anche ricorrendo  alle  qualifiche  equipollenti
     evitando fenomeni di  nuove  assunzioni  senza  attingere  al
     bacino. Menziona l'alta eccellenza dell'ente C.E.DI.FO.P.

     Il   Vicepresidente   LENTINI   propone   l'istituzione   di   una
     sottocommissione  al  fine di esaminare le problematiche  relative
     agli esuberi ed ai reintegri.


      La seduta termina alle ore 15.00




sabato 14 luglio 2012

I soldi dell’Avviso 20 alla forestazione?

di Giulio Ambrosetti (12/7/2012)




I fondi destinati alla formazione professionale sarebbero stati spesi – almeno in parte – per fronteggiare i bisogni finanziari di altre branche dell’amministrazione regionale, a cominciare dalla forestazione? 
La notizia ci lascia basiti, perché i fondi europei non possono essere utilizzati per la spesa regionale ordinaria. Eppure è quello che ci sussurra a voce bassa il parlamentare regionale del Pdl, Salvino Caputo. Possibile?


Insomma: per questo Avviso 20, il mega-bando per la formazione professionale siciliana, non ci sarebbe proprio pace. La dizione ‘mega’ ci sta tutta, perché si tratta di circa 900 milioni di euro da spendere in tre anni (287 milioni di euro circa ogni anno, compreso l’attuale). Vediamo di provare a capire quello che potrebbe succedere.


Qualche ora fa abbiamo dato notizia di un’interrogazione parlamentare presentata da Salvino Caputo, Pdl, presidente della terza commissione legislativa dell’Ars (Attività produttive). Il deputato di Sala d’Ercole chiede al Governo della Regione ‘lumi’ sulla copertura finanziaria dell’Avviso 20.


Per caso, incontriamo Caputo davanti il portone di Palazzo Reale. Abbiamo letto e riportato per grandi linee la sua interrogazione rivolta al Governo della Regione. Ci ha colpito, in particolare, un passaggio del suo ragionamento, là dove lascia intendere che gli Avvisi 7 e 8 (si tratta di altri due bandi per corsi di formazione professionale) sarebbero stati ‘bocciati’ per coprire i fondi dell’Avviso 20 che, a suo dire, non sarebbero più disponibili.


La cosa ci lascia perplessi, perché i fondi europei sono a destinazione vincolata. Ricordiamo che l’Avviso 20 viene finanziato con l’Fse, il Fondo sociale europeo. Risorse che debbono essere utilizzate per la formazione e non per altre finalità.


Chiediamo a Caputo che sta succedendo. Ci risponde che di nuovo non c’è niente. In effetti, da tre mesi a questa parte, sull’Avviso 20, registriamo il massimo dell’ ‘annacamento’ per il minimo movimento.


Non c’è niente in che senso, chiediamo? Caputo ci risponde così: “Non c’è niente nel senso che non ci sono i soldi per far partire l’Avviso 20″.


Replichiamo: scusi, onorevole, non è che possono sparire così quasi 900 milioni di euro!


Caputo non si scompone: “A me risulta che questi soldi non ci sono più”.


A questo punto, la nostra domanda è d’obbligo: scusi, onorevole, non ci sono più perché da Bruxelles non sono mai arrivati, o non ci sono più perché sono stati utilizzati per altre finalità?.


Caputo: “Credo che la seconda possibilità sia quella più vicina alla realtà…”.


Altra nostra domanda: dunque i 900 milioni dell’Avviso 20 sarebbero stati spesi per finalità diverse dala formazione professionale?


Caputo: “Esattamente”.


E in quali settori?


A questo punto Caputo deve andare via. Ci saluta garbatamente. Mentre si allontana avvertiamo la sua voce: “Mi dicono forestazione. Verificate”.


Ora noi sembra impossibile che il Governo regionale abbia preso i 900 milioni – o una part4e di questi 900 milioni di euro di fondi comunitari destinati alla formazione professionale – e li abbia stornati per pagare i forestali. Per noi ‘sta cosa è incredibile e impossibile. Ci rifiutiamo di credere che il Governo dell’Isola possa avere fatto una cosa del genere. Assolutamente impossibile…

martedì 10 luglio 2012

INTERROGAZIONE N. 2663 - Notizie circa il decreto n. 2376 del 14 giugno 2012 del direttore generale della formazione professionale.


  XV  Legislatura ARS

                         INTERROGAZIONE
                        (risposta orale)

  N. 2663 - Notizie circa il decreto n. 2376 del 14 giugno 2012
           del    direttore    generale    della     formazione
           professionale.

              Al Presidente della Regione e  all'Assessore  per
           l'istruzione e la formazione  professionale,  emesso
           che:

              in merito alla graduatoria  dell'AVVISO  20  sono
           state sollevate numerose  osservazioni  dalla  Corte
           dei conti  che  hanno  evidenziato  criticità  sulle
           modalità  della  formazione  della  graduatoria   in
           relazione ai progetti presentati;

              con decreto del 14 giugno  n.  2376,  non  ancora
           pubblicato  in  GURS,  il  direttore  generale   del
           dipartimento  della  formazione   professionale   ha
           modificatoi  criteri  di  assegnazione  individuando
           criteri di premialità (cfr.  articolo  3  dd  1.5  -
           2.6)diversinda quelli indicati in bando;

              considerato che:

              il  nuovo  decreto   interviene   in   una   fase
           successiva     all'individuazione     degli     enti
           beneficiari;

              sarebbero a rischio anche le  risorse  dei  fondi
           comunitari del FSE 2007/2013;

              ritenuto che occorre verificare se corrisponde al
           vero  la  notizia  del  decreto  di  modifica   alla
           graduatoria AVVISO 20;

              per sapere:

              se il decreto n. 2376 del 14  giugno  emesso  dal
           direttore generale della formazione  non  sia  stato
           pubblicato in GURS;

              quali  modifiche  il  decreto   abbia   apportato
           rispetto ai  criteri  di  assegnazione  indicati  in
           precedenza nei relativi bandi;

              se  i  criteri  del  nuovo  decreto  modifica  la
           graduatoria già stilata;

              quali provvedimenti abbiano adottato o  intendano
           adottare in merito al settore della formazione;

              se  siano  a  rischio  i  fondi  comunitari  e  i
           progetti relativi alla AVVISO 20.

              (L'interrogante   chiede   lo   svolgimento   con
           urgenza)

              (26 giugno 2012)

                                                CAPUTO